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Inaugurato in Togo il poliambulatorio sorto con le offerte dei podisti coinvolti dall’Atletica Due Perle - Piazza Levante

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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Inaugurato in Togo il poliambulatorio sorto con le offerte dei podisti coinvolti dall’Atletica Due Perle

Per la prima volta Nicola Fenelli, presidente della società con sede a Rapallo, è andato in Africa, il mese scorso, per consegnare il ricavato delle offerte delle partecipatissime gare podistiche organizzate in questi mesi
Il viaggio in Togo per la consegna del ricavato delle gare podistiche
Il viaggio in Togo per la consegna del ricavato delle gare podistiche
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di ROSA CAPPATO

Il primo edificio del ‘Centro sanitario medicale Provvidenza’ è stato dedicato ad Antonella Guzzi. Per la prima volta Nicola Fenelli, presidente dell’Atletica Due Perle con sede a Rapallo, è andato in Togo, il mese scorso, per consegnare il ricavato delle offerte delle partecipatissime gare podistiche organizzate in questi mesi: il Trail di Portofino, la Portofino Run, la Mezza delle due perle, e la prima Maratona di Portofino, che ha debuttato a febbraio.

Da quando ha conosciuto questa realtà, ‘Ignesa’, Fenelli collabora con l’associazione che realizza strutture scolastiche e sanitarie in Togo. Così il 27 aprile scorso è stato inaugurato l’ambulatorio costruito anche col contribuito di migliaia di podisti. Ignesa in lingua togolese significa ‘vita’. 

L’associazione Ignesa ODV, ha la sede centrale in piazzetta S. Camillo 1, a Genova e promuove la consapevolezza, oltre a raccogliere fondi attraverso eventi e iniziative, per supportare gli interventi sul campo. La missione di Ignesa, una vera e propria lotta contro la povertà, è garantire condizioni di vita dignitose ai bambini in Togo, dando loro la speranza di un futuro sicuro.

L’iniziativa è nata nel 2016, grazie a Padre Felice (Padre Felice Patient, Koffi Komlan), sacerdote camilliano testimone della realtà dei villaggi emarginati della sua regione d’origine, il Plateaux, la regione degli Altipiani. Padre Felice opera come cappellano all’ospedale Galliera di Genova e si occupa della sede, in centro. Il missionario ha fortemente voluto e fondato l’associazione, insieme ad un gruppo di volontari, dopo anni d’attività e sensibilizzazione sul posto. Dal 2023 Ignesa si dedica agli orfani e i vulnerabili; si occupa di istruzione, cibo, alloggio e assistenza medica. Ora ad Azafi c’è una struttura sanitaria attiva.

“Al Centro sanitario medicale Provvidenza – spiega Padre Felice – il primo edificio appena inaugurato è stato dedicato ad Antonella, l’indimenticata moglie di Nicola Fenelli e si chiama ‘Batiment’. È intitolato a lei poiché tutto il progetto è iniziato con i fondi raccolti dalla Due Perle e da lì ha preso realmente forma. Poi ci sono state anche altre offerte, ma oggi si può dire che il poliambulatorio funziona grazie a questo”.

Padre Felice spiega di aver creato un’associazione con un medico, un infermiere, un’ostetrica e un tecnico di laboratorio, tutto l’occorrente e sufficiente affinché questa struttura possa funzionare bene, in una periferia dove mancano completamente le strutture sanitarie: “Vogliamo che anche queste persone possano poter accedere all’ospedale, considerando la grande distanza esistente dai nosocomi statali, che comunque sono a pagamento. L’obiettivo per loro è l’accesso e che sia gratuito”. Ora hanno una struttura aperta ogni giorno. Nel frattempo Ignesa, puntualmente, invia cibo ai bambini, sempre contando sulla generosità delle tante persone che gravitano attorno a questo grande progetto, così da implementarlo. 

Per il patron della Due Perle l’esperienza in Togo è stata indimenticabile. Era la prima volta per lui, che pensa già di tornare presto in Africa: “Provare certe sensazioni – racconta – allarga gli orizzonti e poi torni a casa con una bella carica. L’ambulatorio è stato intitolato a mia moglie, cofondatrice e organizzatrice degli eventi dell’Atletica Due Perle, per questo Padre Felice ha voluto dedicare a lei una parte di questa struttura. È stato commovente, come la grande festa che tutti ci hanno preparato, un’esperienza toccante, perché scopri davvero la grande umanità di queste persone che, pur in grande povertà, amano la vita e sono grati ad essa. Sono felici con poco. Mi hanno colpito i loro occhi che sprizzavano autentica gioia per le magliette da calcio che abbiamo portato, così da giocare a pallone, tutti uguali come le vere squadre: erano incredibilmente felici”. 

Dopo l’arrivo ad Azafi, Fenelli e Padre Felice sono stati accompagnati al sopralluogo in due scuole vicino, dove l’associazione ha già realizzato un pozzo e poi hanno visitato il secondo, accolti dal provveditore agli studi, con grandi onori. “Tutti quanti erano molto riconoscenti per queste nuove strutture costruite, per l’accesso all’acqua, la possibilità di alimentarsi: ora c’è anche l’ambulatorio. Mi hanno trattato come un re e c’erano tutte le autorità presenti. Poi la giornata è diventata una grande festa, con balli e canti, gioia e serenità per l’intero villaggio e i bambini sono dolcissimi. Siamo stati a messa e poi a pranzo, dove ho assaggiato specialità locali e sidro di palma. Mi sono ritrovato in una realtà familiare, piena di amore e testimonianza di uno sforzo continuo. Questo mi sprona ad andare avanti”.

Per supportare Ignesa le prossime iniziative a carattere solidale saranno a Rapallo, con un gazebo presente al Tigullio Expo in agosto e a luglio, in occasione di una premiazione che riceverà Fenelli da parte di una squadra di pallavolo, che riconosce l’operato della Due Perle. Naturalmente tutte le prossime edizioni del Trail di Portofino, la Portofino Run, la Mezza delle due perle e la Maratona di Portofino, avranno l’angolo col gazebo dedicato ad Ignesa, così da proseguire con i progetti. Oltre all’ampliamento dell’ambulatorio, infatti, si vuole ristrutturare la scuola, piuttosto spartana, che verrebbe consolidata e magari dotata di una mensa per i piccoli che vanno a studiare e si fermano per la giornata. Da anni, grazie all’Atletica Due Perle, il Tigullio è ‘al centro della corsa’ e, insieme agli appassionati, si notano grandi nomi al via, come Stefano Baldini, campione olimpionico 2004, Ottaviano Andriani, più volte azzurro, Daniele Meucci, campione europeo di maratona 2014, Valeria Straneo, record italiano, Emma Quaglia. È una comunità variegata che corre, anche per una buona causa. E i risultati si vedono.

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