di DANILO SANGUINETI
Il cemento dei gruppi sportivi più tenace si sta rivelando quello creato con l’amore e il comune sentire nelle piccole realtà di quartiere. Per questo il RupinaroSport sta reggendo botta molto meglio di tante altre aggregazioni sociali.
I solidi valori fondativi della società di calcio e altri sport creata da don Fausto Brioni nel 2014 sono travi portanti poste su un terreno reso assai tremolante da questi tempi perigliosi. Soprattutto per gli spiriti vacillanti, è questo il caso dei più giovani che non hanno mai neppure immaginato di dover sperimentare situazioni così estreme.
Passare da una blanda normalità a un mondo letteralmente capovolto è un potenziale moltiplicatore di smarrimenti. Per questo don Fausto e i suoi più stretti collaboratori, Gian Luigi ‘Cicci’ Macchiavello e Nicolò Scarlasetta, responsabili del settore giovanile, Giovanni Scarlasetta e Marco Macchiavello, coordinati dal direttore generale Ilario Ghiorzo, si sono immediatamente dati da fare, inventandosi di tutto e di più per tenere accesa la fiamma dell’interesse.
E per controbattere all’ombra di tensioni e malumore che calava su ognuno e ogni dove non hanno esitato a combattere con le armi dell’ironia. Due mercoledì fa sulla pagina Facebook della società che ha una prima squadra maschile in Seconda, una prima femminile in Eccellenza, con alcune tra le più promettenti giovanili della Liguria, un settore giovanile articolato, è comparso un annuncio che ha lasciato i lettori a bocca aperta: “L’Associazione Sportiva Dilettantistica Rupinaro Sport 2014 comunica tristemente le dimissioni da parte di don Fausto Brioni come presidente della nostra società. Fausto, dopo molte riflessioni, ha optato per questa dolorosa scelta a causa dei numerosi impegni da lui intrapresi che non gli permettevano più di seguire come piaceva a lui la squadra. Fausto, prima di essere surclassato da numerose dirette su Telepace e impegni ecclesiastici, amava presenziare a tutti gli allenamenti e le partite delle nostre compagini, dai più grandi fino ai bimbi. Egli verrà per sempre ricordato come il presidente della storica promozione dalla Terza alla Seconda categoria, per la vittoria della Coppa Italia di Eccellenza Femminile e della Coppa di Comitato Ligure. Il consiglio direttivo ringrazia don Fausto per i valori che ha saputo trasmettere a giocatori, dirigenti e staff tecnici, per il suo impegno e la sua dedizione, ed è convocato alla prima data disponibile al termine dell’emergenza Coronavirus. Grazie Fausto!!! Un grande sogno, una passione vera… forza Rupinaro!!!”.
Sembrava impossibile, l’ideatore e fondatore che gettava la spugna. Partivano le ipotesi più disparate: dalla richiesta pervenuta da più ‘alte sfere’, a dissapori dissimulati tra il gruppo dirigente, alla stanchezza del pur infaticabile don Brioni. Pochi, a dir la verità, avevano colto un particolare nella didascalia della foto a corredo del posto: il nome del presidente terminava in uno svolazzo a forma di pesce. I più avveduti hanno realizzato che era il 1 aprile e che la cosa era una burla ben architettata. Per tutti gli altri (la maggioranza) sulla pagina Facebook pochi giorni fa il club ha provveduto a fare chiarezza: “L’Associazione Sportiva Dilettantistica Rupinaro Sport 2014 comunica che le dimissioni di don Fausto da presidente della nostra società sono un pesce d’aprile. L’indizio per capirlo, oltra alla data del comunicato ben evidenziata, era il disegno di un pesce sulla didascalia della foto. Ci tenevamo a fare questa precisazione perché molti, non avendo letto i commenti, hanno creduto alla notizia. Scherzo riuscito!!! Buon weekend a tutti!!! Un grande sogno, una passione vera… forza Rupinaro!!!”.
Ilario Ghiorzo se la ride. “Sinceramente non pensavo che si preoccupassero così in tanti. Va bene così perché di questi tempi qualunque argomento che allontani un po’ il pensiero dalle solite e purtroppo solide preoccupazioni va bene. Va detto che don Fausto, che non era stato avvertito della burla, quando l’ha vista ha riso molto e ha apprezzato”.
L’Asd Rupinaro Sport continua a tenere la barra ben dritta. “Facciamo quadrato perché siamo convinti che collaborando potremo uscire prima e meglio da questo periodo tremendo. Non ci facciamo soverchie illusioni sul fatto che per i nostri giovani la stagione sia già finita. Non vedo come potranno riprendere, dovendo anche fare i conti con gli obblighi scolastici e quant’altro. Per quello che riguarda le prima squadre, maschile e femminile, i nostri allenatori ogni giorno postano sulla nostra pagina FB video e foto”.
C’è in corso una challenge tra maschi e femmine per chi fa più palleggi in salotto usando, in modo da non fare sconquassi, invece di un pallone, un rotolo di carta igienica.
“Questo è un vero e proprio concorso a cui possono partecipare bambini, bambine, ragazzi, ragazze, uomini e donne di tutte le età e non importa che si faccia parte o meno della nostra società. Il video che prenderà più like vincerà un premio del nostro merchandising. Per inviarci il materiale potete: inviare una mail a info@rupinarosport.it; inviare un messaggio alla nostra pagina Facebook o Instagram; taggarci nelle instastories o nei video da noi pubblicati che noi condivideremo. Le nostre ragazze al momento stanno surclassando i maschi”.
Insomma, il buonumore non si dà per vinto a Rupinaro: “Cerchiamo di non pensare a quando finirà. Sappiamo – riflette Ghiorzo – che ci sarà da ripartire da zero o quasi. Che soprattutto noi club dilettanti, piccoli e senza sostegni che non siano quelli del volontariato e del buon cuore dei sostenitori, saremo i primi a pagare dazio. Ma stracciarsi le vesti e lacerarsi i capelli a che serve”.
L’atteggiamento giusto è quello del seminatore, che lancia i suoi chicchi su ogni terreno, sapendo che anche se solo una parte di essi cadrà sulle buone zolle, esse daranno in cambio il cento per uno.