di DANILO SANGUINETI
Una ripartenza che sa di riscatto. Impressionante come il Santa Maria del Taro si sia riscattato dopo diversi anni di quiescenza: la società, reduce da una dolorosa caduta dalla Seconda Categoria, ha subito trovato le capacità e le attitudini per balzare in testa alla classifica del campionato di Terza Categoria, un campionato che nel Levante, sotto l’egida della Delegazione di Chiavari, è ancora di qualità elevata.
Il torneo ha un numero di squadre superiore, in proporzione, a quelli organizzati dagli altri comitati provinciali. È appena terminato il girone di andata: la società che rappresenta la Val di Taro ha assunto il comando fin dalle prime battute e si è laureata campione d’inverno con sette punti di vantaggio sul Moconesi. Eppure solo sette mesi fa il Santa Maria si stava leccando le ferite come ricordano in società.
“La stagione 2022/23 si concluse nel peggiore dei modi con la retrocessione a due giornate dalla fine del campionato. La cosa importante fu però che il nostro pubblico non ci aveva mai abbandonato. Aveva accompagnato la squadra per tutta la stagione nonostante la situazione di classifica complicata e non aveva fatto mancare il supporto anche nelle trasferte più difficili”.
Cadere e rialzarsi fu tutt’uno: “Il passato è passato e tutto il Santa Maria era pronto a voltare pagina e tornare al lavoro per riprendere la categoria”. La mossa decisiva del presidente Roberto Cardinali fu la scelta del nuovo mister: uno straniero, l’argentino Lucas Gomez, originario di Tucuman, 46 anni. In Italia dal 2000 al 2006, con l’Entella di Pasculli, poi in giro per l’Italia in serie D, tornò nel Tigullio alla Ciassetta e al Carasco dove conobbe il presidente Cardinali. Tornato in Italia dopo 16 anni, ha accettato l’offerta del suo ex compagno di squadra. “Mi chiese se me la sentivo di accettare questa sfida. Chiesi delle garanzie, le ebbi. Vidi la voglia di migliorare, l’ambiente mi fece subito un’ottima impressione. C’è voglia di fare, di costruire qualcosa con impegno e dedizione. Il mio obiettivo è di arrivare il più in alto possibile, pensiamo partita per partita, provando a vincere sempre”.
Dalle parole ai fatti è stato un attimo. Quattro mesi dopo il Santa Maria è in fuga verso… il ritorno. Il presidente Cardinali resta cauto. “Siamo Campioni d’inverno, un titolo però che conta poco se non è accompagnato da un ritorno altrettanto positivo. Certo i presupposti ci sono tutti. Il girone di andata è stato superlativo, il Santa lo ha chiuso da imbattuto e primo in classifica. Ma attenzione questo torneo è di livello elevato, difficile quanto e forse di più della Seconda”.
Il Santa Maria vinse il torneo nella stagione 2019-20, una competizione ‘rovinata’ dall’irrompere della pandemia. Ora vuole confermarsi senza scorciatoie. Con Gomez in panchina si potrebbe aprire un ciclo. Da risolvere però il problema del campo di casa: i biancocelesti della Val di Taro infatti possono solo disputare le partite ufficiali sul campo comunale di Tornolo. E deve viaggiare moltissimo in un torneo dove ci sono rappresentative della Val di Vara e della Val d’Aveto e viaggiare lungo la costa fino a Pieve Ligure e addirittura Genova. Tornare in Seconda più che una ascesa sembra una discesa, quanto meno una pausa rinfrancante.