di DANILO SANGUINETI
I cultori delle due e delle quattro ruote rombanti hanno il loro punto di forza nelle vallate della nostra regione. Zone nelle quali le moto e le auto da corsa continuano a essere il sogno di molti giovani e la passione per gli sport automobilistici rimane se non intatta sicuramente molto forte. Forse ecco perché il Rally ospitato dalla valle che è il cuore palpitante degli appassionati driver ha un fascino che non tramonta, una presa che bypassa le generazioni, che fa premio su qualsiasi altra considerazione.
Tra un mese sarà di nuovo tempo di far rombare i motori in Val d’Aveto. Il 22 e 23 giugno otto prove speciali attendono i concorrenti a Santo Stefano d’Aveto. Spiegano gli organizzatori del LanternaRally: “Il 2024 sarà l’anno della maturità per il Rally Val d’Aveto, che dopo sette edizioni in affiancamento al Rally della Lanterna, sta per compiere il grande passo e per l’ottavo appuntamento diventerà una gara indipendente”.
La tipologia scelta dagli organizzatori e dal Gruppo Sportivo Allegrezze che li affianca è quella del Rally Nazionale, quindi molto simile a quella adottata negli anni precedenti. “Abbiamo ufficializzato il percorso della manifestazione che proporrà i grandi classici della zona più alcune interessanti novità”.
Otto prove speciali per 58.12 chilometri cronometrati attendono i concorrenti.
Sabato 22 giugno la giornata sarà divisa tra lo shakedown del mattino, previsto in località Pievetta, e le prime prove speciali da percorrere nel pomeriggio. I concorrenti affronteranno per due volte la PS “Alpicella” (8.12 km), che in parte ripercorre un tratto già utilizzato in alcune edizioni della Ronde della Val d’Aveto, ma inedita in questa configurazione.
Una sequenza di curve e tornanti su carreggiata piuttosto stretta ne caratterizzano la prima parte. Attraversato l’abitato di Villaneri e raggiunto il bivio di Passo Romezzano la prova prosegue verso il Passo del Tomarlo, percorrendo alcuni tratti veloci e spettacolari in falsopiano con un netto cambio di ritmo rispetto alla sezione precedente. Il fine prova si trova a circa 500 m dall’innesto sulla S.S. 654 della Val Nure, presso passo del Tomarlo.
Domenica sarà poi la volta di due classici: Monte Penna (9.92 km) e Pievetta (4.04 km), da ripetere tre volte. La prima sarà molto simile alle edizioni passate, ma leggermente accorciata come nel formato proposto negli anni ‘80 e ‘90. Start ad Amborzasco, per poi iniziare la famosa salita verso il Passo del Chiodo, dove la “speciale” terminerà poco dopo lo scollinamento.
La “PS” (Prova Speciale” Pievetta ripercorrerà parte dello shakedown, ma partirà poco dopo il bivio della S.S. 586, attraversando gli abitati di Torrini e Pievetta, per poi concludersi in località Gropparo, a due passi dal centro di Santo Stefano. La Pievetta è una prova speciale che evoca emozioni allo staff del Gruppo Sportivo Allegrezze, che nel 2019 la dedicò al compianto Ugo Monteverde, uno dei principali promotori della manifestazione che ci lasciò cinque anni fa.
Lo scorso anno il successo andò allo spezzino Claudio Arzà su Skoda Fabia, mentre Alessandro Gino con la Citroen C3 deliziò il pubblico della Val d’Aveto gareggiando con classifica separata nella Coppa WRC Plus.