di DANILO SANGUINETI
Non c’è più il minimo dubbio che il Tigullio sia una terra feconda per i campioni Surfcasting, la specialità della pesca sportiva più giovane, ma anche con maggior ritmo di crescita in questo ultimo decennio. Il Surfcasting è la disciplina che prevede abilità e tecnica, esperienza e colpo d’occhio. Uno sport che ha trovato nella Fi.Ma Chiavari una base perfetta per lanciare i suoi più giovani tesserati, terreno fertilissimo. Nella scia dei tanti campioni dei decenni trascorsi, abbiamo alcuni ragazzi rampanti che stanno scalando le classifiche, non solo nazionali, ma addirittura mondiali della specialità.
Il più giovane tra essi, il chiavarese Emanuele Turletti, ha appena contribuito a conquistare il titolo iridato per squadre Under 21. Recentemente in Olanda sulle spiagge di Domburg, l’Italia ha fatto l’impresa aggiudicandosi il titolo mondiale davanti a Spagna ed Inghilterra oltre all’argento ed al bronzo individuale con Gabriele Piraneo e Danilo Galim.
Nel team azzurro guidato dal CT Massimiliano Giacich e da Giuseppe Francone c’era anche Ermanno Turletti che rappresenta il talento emergente più interessante della scena mondiale, tesserato per la Fi.Ma. Chiavari. Il presidente del sodalizio Umberto Righi elogia il suo golden boy: “Turletti si conferma talento assoluto del surf casting. Entrato in Nazionale Under 16 nel 2021 con il settimo posto assoluto nel mondiale individuale, all’esordio, questa volta sale sul podio più alto portando alla Nazionale catture di rilievo e piazzamenti favolosi in tutte le prove, segno inequivocabile di abilità tecnica e ottimo adattamento alle diverse situazioni di pesca”.
Del resto la Fi.Ma Chiavari non è nuova a questi risultati, basta ricordare il pluricampione Filippo Montepagano entrato in Nazionale a 16 anni nel 2009 e vincitore del titolo mondiale con la Nazionale di categoria, in successione tanto da diventare Capitano della Nazionale di Long Casting.

Ma nelle acque interne con la Tecnica Mosca i titoli mondiali sono arrivati ancora prima dal 1981 con Mario Pinasco, poi 82 Carlo Malvasio, 83-84 Angelo Ferrari con Mario Pinasco, 86 Ferrari e Maurizio Raffo, poi dal 1989 con Mario Altora, sino al 2000 e 2001 con Stefano De Martini. Con la Canna da Natante in mare i titoli di Amato Matthieu nel 2003 e 2004. Nel 2003 anche il Long Casting porta alla Fi.Ma e a Chiavari il titolo mondiale con Paolo Muscas, replicato nel 2004-2005-2006. Poi l’arrivo in Nazionale Long Casting di Filippo Montepagano dal 2014 in poi per una carriera sempre ai vertici mondiali individuali e di squadra senza un accenno di resa in dieci anni, che anche nel 2023 lo ha visto vincere tutto.
La scuola Fi.Ma ha sfornato un altro giovane talento ‘figlio d’arte’: Simone Del Corso, entrato in Nazionale nel 2012 (under 16), che vinse il titolo mondiale nel 2013, rimanendo punto fisso in nazionale salendo di categoria Under 21 nel 2016 e conquistando l’argento mondiale nel 2021.
“Forse ci hanno viziati dandoci una incredibile continuità di risultati ai vertici mondiali. Senza dimenticare che per entrare in Nazionale, nella pesca devi vincere i campionati Italiani o essere tra i primi 7 in classifica, sapendo che solo il podio ti garantisce il posto in Nazionale. Vi è, insomma, un lungo percorso per arrivare al vertice. Con un’unica condizione: bisogna saper pescare molto bene, sempre, senza mai avere flessioni”.
Il creare sempre nuovi campioni, nuovi giovani talenti, non si deve alla fortuna ma rappresenta il risultato di oltre mezzo secolo di scuola di pesca, fatta di incontri didattico-tecnici, pesca pratica e formazione maturata negli anni e trasmessa dai tanti vecchi campioni Fi.Ma che si dedicano all’insegnamento…
“Molto se non tutto accade nella nostra vecchia sede in via Tito Groppo (vicino alla piscina del Lido) che si affaccia alla foce dell’Entella, quattro passi (reali non si tratta di modo di dire ndr) dalla nostra ‘palestra di pesca’ con il suo arenile e le ricche opportunità di catture dal richiamo delle acque dolci che sfociano in mare. Per il sottoscritto e per il Consiglio Direttivo questi ragazzi sono motivo di orgoglio, non possiamo che ringraziarli per contribuire a tenere alta la fiaccola di una tradizione illustre, una storia costellata di trionfi”.