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di FRANCESCA TORCASIO *
Santos è diventato il sesto legislatore della storia e il primo dal 2002 a essere rimosso dalla camera bassa del Congresso. Primo Repubblicano apertamente LGBTQ+, aveva ottenuto una vittoria schiacciante nel terzo distretto congressuale di New York, tradizionalmente a tendenza Democratica. Tutto ciò, però, è avvenuto facendo leva su un background personale inventato.
I suoi 11 mesi di mandato sono stati segnati da menzogne sul suo passato e da accuse di frode, tutte emerse successivamente alla sua elezione. Questo ha suscitato un acceso dibattito politico, con richieste di dimissioni provenienti da entrambi gli schieramenti.
Dopo la sua elezione nel novembre 2022, il New York Times lo ha accusato di aver mentito sulla sua presunta carriera a Wall Street, sui suoi titoli universitari e anche sulle sue origini ebraiche. Da allora, le accuse sono cresciute in numero e in gravità, culminando con la falsa affermazione secondo cui sua madre fosse morta negli attentati terroristici dell’11 settembre.
A maggio, sono emersi 23 capi di accusa, inclusi reati come frode telematica, riciclaggio di denaro e furto di fondi pubblici. Tuttavia, il colpo finale è arrivato il mese scorso, quando la commissione etica della Camera ha rivelato che Santos aveva sfruttato ogni aspetto della sua candidatura alla Camera per il suo personale profitto finanziario. Le accuse sono state gravi, dalla spesa dei fondi della campagna elettorale in trattamenti di Botox e debiti con le carte di credito, ai viaggi lussuosi negli Hamptons e l’impiego su Only Fans. Nonostante ciò, l’ex Deputato ha rifiutato le dimissioni, attaccando i colleghi online e sfidandoli a rimuoverlo.
Il terzo tentativo per la sua espulsione ha visto 311 voti a favore – tra cui 206 democratici e 105 repubblicani – e 114 contrari e dopo l’adozione del provvedimento, sono stati uditi applausi sparsi nell’aula della Camera. La differenza sostanziale tra i primi due tentativi di espulsione e questo è stata la pubblicazione del rapporto da parte del comitato etico.
Ora, l’ex Deputato non ha più la possibilità di votare sulle leggi, né può usufruire dei benefici sanitari governativi o della pensione legislativa del Congresso. Tuttavia, conserva alcuni benefici come l’accesso a spazi e servizi nel Campidoglio.
Dopo l’espulsione, Santos ha creato un account Cameo, offrendo messaggi video personalizzati a pagamento del valore di 200 dollari cadauno. In un video ha dichiarato “Possono togliermi dal Congresso, ma non possono portar via il mio buon umore, l’orgoglio per ciò che ho fatto e la mia grandiosa personalità”. In un’intervista esclusiva con la CBS di New York, ha ammesso di aver guadagnato più soldi in sette giorni di quanti ne avrebbe guadagnati un anno intero al Congresso.
Le elezioni per sostituire Santos nel terzo congresso distrettuale di New York si terranno il 13 febbraio 2024 e, con otto seggi in meno, vi è la concreta possibilità che i Democratici prendano il suo posto. I Repubblicani newyorkesi da mesi facevano pressione per la sua rimozione, preoccupati che lo scandalo del legislatore potesse danneggiare le loro possibilità di vincere le elezioni nello Stato il prossimo anno.
Nulla vieta a Santos di ricandidarsi al Congresso; ai membri espulsi – o anche a quelli condannati – non è vietato il rientro in aula, se riescono a convincere gli elettori. Con il processo federale per frode all’orizzonte, alcune voci suggeriscono la possibilità che firmi un accordo di patteggiamento con i pubblici ministeri per evitare il carcere, simile a quanto fatto in Brasile all’inizio di quest’anno. In caso contrario, rischia almeno 20 anni di reclusione.
(* Redattrice, Content Creator e Responsabile TikTok Jefferson – Lettere sull’America)