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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Il Camogli si affida alla ‘bandiera’ Angelo Temellini

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La Spazio Rari Nantes Camogli procede a un deciso restyling. Ed ha deciso di farlo usando pittura di primissima scelta, una verniciata di esperienza e fama sul Boschetto che da tanto, forse troppo tempo langue nella seconda serie maschile.
Il posto di Daniele Magalotti passato a guidare il Bogliasco in A1 viene preso da un altro che ha fatto la storia della pallanuoto ligure negli scorsi decenni: Angelo Temellini. Classe 1974, si mise in luce nella Pro Recco giovanile dove assieme a una generazione di talenti (Mangiante, Riccadonna) vinse tutto a livello giovanile e moltissimo a livello di prima squadra. Debutta in serie A1 a soli 15 anni con la calottina biancoceleste. Sfiora la scudetto, passa al Savona e vince uno scudetto e una coppa Len. Dopo aver avuto maestri del calibro di Formiconi e Mistrangelo, approda in azzurro con Ratko Rudic, vince un mondiale juniores e la medaglia d’oro all’Europeo del 1995 in Austria. Nella fase finale della carriera da giocatore indossa la calottina della Rari Nantes Camogli: vince un campionato di serie A2 e arriva in semifinale di coppa Italia.
Il presidente Bozzo e i suoi collaboratori hanno pensato subito a lui, ottenendo che divida il suo ruolo di manager di successo con quello di tecnico di un Camogli che sta risalendo la corrente dopo anni grigi. Il messaggio inviatogli è chiaro: “Siamo convinti che con Angelo si possa aprire un nuovo e stimolante ciclo che possa far crescere i giovani del nostro vivaio raggiungendo importanti risultati sia sotto il profilo umano che sotto quello sportivo”.

Una sfida colta al volo
Temellini è pronto a raccogliere l’assist. In vasca era un lottatore dotato di ottimo tiro e bravissimo nel difendere come nel sapere partire in controfuga. Doti che gli verranno utili anche da tecnico: “Mi è bastato parlare con i dirigenti per capire che eravamo fatti per intenderci – afferma – Sono contentissimo e non vedo l’ora di iniziare a lavorare. Conosco la passione dei tifosi e l’entusiasmo che possiamo risvegliare in una città che vive e si nutre di pallanuoto”.
Si è già fatto un’idea del materiale umano a disposizione: “Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di vedere giocare diverse volte i ragazzi e mi hanno fatto una buonissima impressione. Ci sono le basi e penso che ci sarà il tempo per costruire qualcosa di importante, per aprire un ciclo ricco di soddisfazioni. Due sono gli atout sui quali dobbiamo puntare: la gioventù e la freschezza del gruppo, lo spirito di appartenenza a una società gloriosa. A fare da collante lo spirito di squadra: nella pallanuoto il collettivo è tutto, solo sacrificandosi l’uno per l’altro si può andare lontani”.

Il ritorno di Edoardo Caliogna
Tanti giovani rampanti però avranno bisogno di qualche elemento più esperto che faccia da collante e da sostegno nei momenti di difficoltà: quello che Temellini non arriverà a dare da bordo vasca provvederà a fornirlo Edoardo Caliogna, che dopo una stagione alla Pro Recco culminata nelle ‘solite’ vittorie, Scudetto e Coppa Italia, torna al Boschetto dove per due stagioni consecutive, dal 2015 al 2017, fu il condottiero dei bianconeri portandoli alle soglie dei play off. Una scelta coraggiosa, dai fasti milionari biancocelesti alla squadra fatta in casa bianconera. “Una scelta di cuore – ammette – fatta un minuto dopo aver capito che la avventura con la Pro Recco si sarebbe interrotta. Ho avuto diverse proposte, ma ho ascoltato solo la voce dell’animo e deciso di tornare al Camogli. Con il Recco ho potuto allenarmi e giocare fianco a fianco con giocatori straordinari, l’eccellenza della pallanuoto mondiale, spero di far fruttare queste esperienze, aiutare i più giovani e far divertire i nostri tifosi. Non vedo l’ora di incominciare, c’è la voglia di fare qualcosa di straordinario”.
La seconda vita di Caliogna e di Temellini al Boschetto comincia con il piede giusto.

(d.s.)

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