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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Il bancomat, questo sconosciuto: oltre il 50% dei comuni liguri è privo di uno sportello

Circa 116.000 persone risiedono in località senza una banca. Solo cinque regioni presentano dati peggiori: sono Abruzzo, Calabria, Molise, Piemonte e Valle d’Aosta
Gli sportelli bancomat nei piccoli centri sono praticamente in via di estinzione
Gli sportelli bancomat nei piccoli centri sono praticamente in via di estinzione
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(r.p.l.) Il processo di desertificazione bancaria prosegue senza sosta e senza eccezioni. Sempre più comuni lungo tutto lo stivale rimangono orfani degli sportelli bancari. In Liguria il fenomeno colpisce in modo particolare i comuni dell’entroterra. Al 30 settembre, ben il 54,3% dei comuni liguri non aveva più alcun sportello bancario, mentre il 15,8% ne aveva solo uno, circa 116.000 persone risiedono in comuni senza una banca. Solo cinque regioni presentano dati peggiori: AbruzzoCalabriaMolisePiemonte Valle d’Aosta.

Le cause di questo fenomeno sono molteplici. Innanzitutto, la crisi economica ha portato a una riduzione dei ricavi delle banche, che hanno cercato di tagliare i costi, tra cui quelli relativi alla rete distributiva. In secondo luogo, la digitalizzazione dei servizi bancari ha reso meno necessario recarsi allo sportello per svolgere molte operazioni. Infine, la concentrazione del settore bancario ha portato alla chiusura di molte filiali di banche minori, che sono state assorbite da quelle più grandi.

Le conseguenze dell’abbandono bancario dei territori sono molteplici. Per le persone, significa dover affrontare maggiori difficoltà per svolgere operazioni bancarie di base, come prelevare contanti o pagare le bollette. Per le piccole imprese, significa perdere un importante punto di riferimento per l’accesso al credito e ai servizi bancari.

In Liguria, il fenomeno della desertificazione bancaria ha avuto un impatto particolare sui comuni dell’entroterra, che spesso presentano una popolazione anziana e un tessuto economico fragile. In questi comuni, la chiusura delle filiali bancarie può rappresentare un vero e proprio isolamento, che rende più difficile l’accesso ai servizi essenziali.

Per contrastare il fenomeno della desertificazione bancaria, è necessario intervenire su più fronti. È necessario, da un lato, sostenere le banche affinché mantengano una presenza capillare sul territorio, anche nei comuni più piccoli. Dall’altro lato, è necessario promuovere la digitalizzazione dei servizi bancari, in modo da rendere più accessibili a tutti, anche ai cittadini meno informati, le operazioni bancarie online.

È innegabile che le abitudini dei cittadini stiano subendo un cambiamento significativo. Secondo le analisi della Banca Centrale Europea, nel 2022 le carte rappresentano una quota maggiore di transazioni rispetto ai pagamenti in contanti, raggiungendo il 46%. Inoltre, il 92% di coloro che hanno superato la maggiore età possiede una carta di pagamento.

Tuttavia, l’Italia è ancora indietro rispetto a paesi vicini come Francia e Spagna. Mentre in queste nazioni la percentuale di utilizzatori delle banche digitali è rispettivamente del 68% e del 69%, in Italia si ferma al 48%. Inoltre, molte persone continuano a preferire il contante come metodo principale di pagamento.

La situazione è frammentata: nelle regioni del Nord Italia, la percentuale di utilizzatori delle banche digitali è in crescita, e si registra il maggior numero di sportelli bancari per ogni 100 abitanti nelle province di Trento (67), Bolzano (62) e Valle d’Aosta (55). Al contrario, nell’Italia Meridionale, solo il 27% della popolazione utilizza l’home banking, e ogni 100 abitanti ci sono appena 18 sportelli bancomat.

Alcuni paesi come Gran BretagnaScoziaSvezia Stati Uniti hanno già intrapreso soluzioni specifiche. Si parla di filiali condivise e chioschi bancari gestiti da più istituti, oltre allo studio della distanza massima ammissibile tra i vari istituti. L’obiettivo è mantenere un settore bancario vitale per l’intero sistema economico, garantendo al contempo la tutela di milioni di persone nelle loro attività finanziarie.

La tecnologia e l’informatizzazione dovrebbero essere un valido supporto per migliorare l’efficienza del sistema bancario, senza però diventare un ostacolo per gli utenti.

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