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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

I Canottieri Argus ben figurano alle regate di Pra’ e ora si preparano ai Campionati Italiani di Ravenna

L’allenatore Filippo Dato: “I ragazzi sono migliorati nell’approccio alla gara. Passo dopo passo possiamo fare sempre di più”
I Canottieri Argus si preparano per i Campionati Italiani
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di DANILO SANGUINETI

È finito il lungo inverno e con la solita puntualità ultracentenaria (anno di nascita 1910, e scusate se è poco…) gli scafi della Canottieri Argus solcano i bacini di calma per andare a conquistare risultati e piazzamenti più che lusinghieri.

I campionati regionali, recentemente disputati nel bacino di Genova Pra’, sono serviti a “sgranchire le schiene” in una stagione che si annuncia molto interessante e che potrebbe portare a grandi cose nei prossimi campionati tricolori.

Da tenere presente che le competizioni a Genova valevano anche per il Trofeo Ramella e che, vista l’età degli atleti, tutti quanti gareggiano sulla distanza standard dei 2000 metri.

“I ragazzi sono andati bene – spiega l’allenatore Filippo Dato – nonostante una formula che secondo me ci ha un po’ penalizzato. Di solito ci sono le batterie che servono a selezionare i migliori da ammettere poi alla gara finale, che è una storia a sé. Stavolta invece non ci sono state finali. I giudici si sono limitati a raccogliere i tempi finali di ogni batteria, poi li hanno utilizzati per comporre un’unica classifica: senza confronto diretto tra i migliori. Questa è una formula penalizzante per un motivo molto semplice: nelle batterie, dove il livello dei concorrenti è più basso, la tensione agonistica è inferiore. Nelle finali la situazione è ben diversa. Gli atleti sanno che si stanno confrontando con i migliori e che devono dare il massimo: aiutati in questo anche dal fatto che vedono l’andamento degli altri concorrenti direttamente sul campo di gara. Questa formula con i tempi è più sbrigativa, ma non mette in evidenza i valori reali”.

Il risultato è stato che nel singolo Francesco Russo Verderame ha vinto nettamente la sua batteria con il tempo di 7’35”20, ma ha chiuso i campionati al secondo posto – ottenendo la medaglia d’argento – dietro il singolista della Speranza Pra’ (già medagliato ai Campionati italiani Under 23).

Nel doppio femminile junior gareggiavano Giada Castellini e Giulia Ghibaudo: sono arrivate al secondo posto nella loro batteria, con il quarto posto nella classifica finale dei campionati regionali. Giulia Ghibaudo ha gareggiato anche nel singolo, chiudendo al secondo posto della sua batteria e al quarto posto nella classifica finale.

Nel singolo ragazzi maschile c’erano Lorenzo Caperoni, che si è classificato quarto nella sua batteria, e Oscar Canale che ha chiuso al quinto posto.

Dato aggiunge: “Ora ritiro di tre giorni sul lago, a Candia Canavese, per preparare i campionati italiani, che si svolgeranno all’inizio di luglio a Ravenna. Sono soddisfatto, in generale, dei risultati che abbiamo ottenuto a Pra’. Come si sa abbiamo grosse difficoltà logistiche: l’hangar a mare, dove teniamo le barche, è sempre chiuso per lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza. Quindi abbiamo difficoltà di accesso al mare e poche barche. Adesso che è arrivata la bella stagione, abbiamo messo alcune imbarcazioni sui carrelli, lasciati all’aperto, e usiamo quelle: ma non è una situazione ottimale. Dato che per questi motivi i ragazzi si sono allenati poco in mare, mi ritengo soddisfatto dei risultati ottenuti a Pra’. I ragazzi sono migliorati nell’approccio alla gara. Passo dopo passo possiamo migliorarci. In questi giorni ci alleniamo uscendo in mare alle 7.30 di mattina, quando il mare è meno trafficato e quindi più calmo”.

Dura la vita del canottiere, che tanto si sacrifica e che così poco viene ricompensato. Eppure nessuno della pattuglia degli agonisti arretra di un solo centimetro, in acqua e fuori: perché la voga prima che uno sport è una filosofia di vita.

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