di DANILO SANGUINETI
Dei compagni di viaggio che ci sono stati dati sulla Terra, il cavallo è tra i più preziosi, esteticamente superbo e moralmente sopraffino. Anche tra i più trucidi carnivori la affidabile maestosità del principe degli equini è rinomata, tra i suoi tanti doni negli ultimi tempi è stato scoperta anche una qualità che prima solo chi viveva a contatto con questi mammiferi ungulati poteva cogliere. Sono in grado di dare serenità e infondere sicurezza anche a bipedi problematici, bisognosi di cure ma anche desiderosi di vivere una vita il più possibile normale.
L’ippoterapia non è un passatempo, è un metodo di cura che ha basi scientifiche e risultati di inoppugnabile evidenza. L’Horse Club Rapallo ne ha fatto uno dei pilastri portanti della sua attività. Da sette anni organizza una settimana per i ragazzi che sono in carico al reparto di Diabetologia Infantile dell’Ospedale Gaslini. E, nonostante le complicazioni inevitabili dovute alle misure di prevenzione sanitaria, intende proporlo anche nel 2020, rispettando la scadenza settembrina.
Paola Tartaglia e l’intero Horse Club Rapallo stanno studiando il da farsi: “Vedremo se è possibile riportare qui i ragazzi del Gaslini. Se così non potremo fare, penseremo a un altro tipo di evento per testimoniare la nostra vicinanza all’istituto genovese. In quest’estate particolare siamo riusciti a mantenere quasi tutti gli appuntamenti. Le lezioni e gli allenamenti vanno avanti regolarmente da giugno, abbiamo solo dovuto rinunciare a tenere i soliti campi per ragazzi e le loro famiglie, perché si sarebbe superato il numero consentito e bisogna evitare gli assembramenti. Per le lezioni ogni ragazzo lavora solo con il cavallo assegnatogli e si confronta solo con l’istruttore, nei campi sarebbero stati vietati tutti i momenti collettivi, sinceramente avrebbe avuto poco senso tenerli in forma ridotta”.
Discorso a parte per il campo di ippoterapia, giorni dedicati ai bambini e ai ragazzi del reparto di diabetologia infantile dell’ospedale Gaslini ideato dalla dottoressa Paola Bertolini, agonista ed istruttore federale OTEB. Fu un successo superiore alle più rosee aspettative sin dall’esordio, nel 2013. Il responso per il dottor Minuto, direttore del reparto, fu soddisfacente. “C’erano risultati in entrambi i sensi. Perché i ragazzi del reparto trovarono nelle lezioni di equitazione un’occasione per confrontarsi con coetanei che non erano afflitti dai loro problemi e poterono socializzare, imparando non solo uno sport ma anche a gestire la loro giornata”.
Come ricordano i dottori, un paziente che deve fare i conti con le forme più gravi di diabete sin dalla più tenera infanzia deve imparare a farsi 3-4 iniezioni al giorno e nello stesso tempo fare 7-8 controlli dei valori ematici. Una disciplina che non è sempre facile insegnare a degli adolescenti. E allo stesso tempo i ragazzi del posto si confrontano con i ragazzi del Gaslini e imparano che la vita non è e non sarà tutta rose e fiori.
“Vero, le lezioni sono nei due sensi. Quando finisce il campo, ci sentiamo tutti più ricchi. Abbinarla all’impegno ma anche al divertimento del cavalcare è un ottimo metodo, abbiamo accertato che i ragazzi migliorano da ogni punto di vista”. E se il prossimo mese si dovrà sospendere l’esperimento, l’Horse Club Rapallo ha intenzione di contribuire egualmente al progetto del Gaslini. Per sostenere l’associazione diabete giovanile è stato creato il Vintage per ADG / Gaslini creato da Paola Bertolini sotto forma di test per la raccolta fondi. “Abbiamo ottenuto un ottimo riscontro in questi mesi impegnativi e contiamo di continuare la raccolta e incrementare il fondo con l’aiuto del centro ippico Horse Club Rapallo”. L’Horse Club ha approfittato dei mesi di stop forzato per un restyling approfondito, costruire un campo ex novo in sabbia bianca silicea e altre migliorie per farsi trovare pronto quando verrà allentato il morso della crisi e si potrà tornare a cavalcare a briglia sciolta.