(r.p.l.) Ed Sheeran, Passenger, Janis Joplin, BB King e, più recentemente, Maneskin. Cos’hanno in comune questi artisti? Tutti hanno iniziato la loro carriera come artisti di strada, busker, per utilizzare un termine meno comune ma sicuramente più appropriato. Una parola che per molto tempo ha avuto una connotazione quanto meno svilente, se non del tutto negativa, a cui oggi è stata restituita dignità.
La vita del busker non è semplice. In qualsiasi altro scenario del fare musica chi si esibisce conosce il suo pubblico, le aspettative, i gusti. E così, viceversa, chi sceglie di andare ad un concerto sa cosa aspettarsi. Un riconoscersi vicendevole che, negli spazi e nei tempi tradizionali della busking music, non esiste: l’esecutore non sa a chi si sta rivolgendo, così come l’ascoltatore non sa, prima di passare fortuitamente in una piazza o una via, dell’esistenza di quel dato performer.
Lo scorso weekend a Lavagna, questa barriera di imprevedibilità reciproca, è stata parzialmente abbattuta con un mix di pubblico ‘consapevole’ e ‘involontario’ che ha seguito numeroso le tre serate semifinali della seconda edizione del Lavagna Busking Contest.
“Il livello dei partecipanti era davvero alto, ciascuno ha dimostrato di avere personalità e talento. Abbiamo assistito a performance molto diverse tra loro e non è stato facile per le giurie decretare i finalisti. Essendo un busking contest però, abbiamo tenuto conto principalmente del busking appeal sul pubblico, oltre che dell’originalità e potenziale della proposta artistica e delle qualità musicali e canore degli artisti”, ha spiegato la direttrice artistica Cance.
Dei sei vincitori finali (Esteban, Le Tendenze, il chiavarese Michele Mirenna, Simone Maritano, Carolina Cardini e Comfort Zone) i primi cinque sono stati decretati dalla somma dei voti delle giuria itinerante locale, formata dall’amministrazione comunale, dalla direzione artistica e da Aldo Mistrangelo (direttore Corpo Bandistico città di Lavagna), con quelli della giuria tecnica esterna composta da Gennaro De Rosa, presidente dell’Associazione Musica contro le mafie e direttore artistico del premio musicale nazionale ‘Music for Change’ e Dinastia, rapper e autore per Marco Mengoni, J-Ax e molti altri.
Il sesto finalista, ‘Comfort Zone’, band di giovani ragazzi romani, dopo essersi aggiudicati il primo posto nella classifica del voto popolare hanno avuto accesso di diritto alla finale.
“La finale rappresenterà simbolicamente il percorso dalla strada al palco, nonostante il palco rimarrà comunque basso, perché la strada non è un luogo di passaggio ma spesso una scelta di vita e artistica di grande spessore umano”, la filosofia tracciata dagli organizzatori del festival.
La finale avrà luogo sabato 5 agosto alle ore 21 in piazza Guglielmo Marconi a Lavagna, ai piedi della Basilica di Santo Stefano e sarà presentata da Marco Revello, speaker di Radio Aldebaran, media partner del contest. Ospite della serata il duo Nolo, vincitori della scorsa edizione.
Quest’anno il contest vanta come main partner il Ferrara Buskers Festival, il festival di artisti di strada numero uno al mondo, che darà la possibilità al vincitore di esibirsi presso il prestigioso festival il 24 agosto.