di DANILO SANGUINETI
Una partita di pallone senza pubblico sugli spalti è come una Sacher priva di glassa al cioccolato: qualcosa di commestibile, non certo di gustabile. La ‘Torcida’, la ‘Fossa’ in curva e in gradinata, sulla ‘Collina’ o nel ‘Terzo Anello’ sono qualcosa di indispensabile per dipingere il quadro del calcio, non una cornice ma un tocco di colore che ravviva un ritratto spesso non all’altezza delle aspettative.
La differenza tra casa e trasferta è sempre stata fatta non dalle caratteristiche e le dimensioni del terreno di gioco (incidono molto meno di quanto si voglia far credere nel calcio contemporaneo) ma dalla spinta del ‘dodicesimo uomo’ capace di intimidire la squadra avversaria – e a volte anche indurre una certa sudditanza psicologica al team arbitrale – e a motivare i propri beniamini – e a volte pure a minacciarli…
Tutto questo nelle due ultime stagioni si era perso: nel 19-20 la brutale interruzione a due terzi del cammino, nel 20-21 porte sbarrate. In queste prime settimane di campionato i cancelli erano stati socchiusi ma il pubblico sembrava timido, forse impaurito dai tanti requisiti da presentare per varcare la soglia, forse distratto dai tanti problemi che la pandemia aveva portato con sé.
La recente decisione del Governo di portare al 75% della massima capienza i posti disponibili in ciascuno stadio ha indotto anche i più oltranzisti tra gli ultras a rivedere la loro posizione di netto rifiuto dei limiti ancora in vigore: Green Pass, obbligo di mascherina, divieto di spostarsi dai propri posti.
Tra gli stadi che sono tornati a colorarsi c’è da lunedì 11 ottobre anche il Comunale di Chiavari. Il presidente della Virtus Entella, Antonio Gozzi, lo aveva chiesto espressamente in una dichiarazione pubblica la settimana precedente: “Capisco le remore dei tifosi e comprendo anche la loro delusione per quanto ci è capitato lo scorso anno. Sappiano che sono, siamo i primi a essere affranti per le sconfitte, ma debbono sapere che per ripartire serve tempo e che abbiamo cambiato parecchio tra serie B e serie C, abbiamo tanti giocatori che sono arrivati a fine mercato. Ci stiano vicini e sapremo ripagarli, questa è la stagione del rilancio”.
Un messaggio che i ragazzi della Gradinata Sud, la ‘new generation’ del tifo al Comunale, la più compatta e rumorosa sezione di supporter biancocelesti, hanno raccolto. Con un comunicato ufficiale hanno annunciato il rientro in grande stile per il primo big match casalingo, quello con un’altra grande decaduta, il Pescara.
“Entriamo perché non vogliamo scioglierci! Quasi due anni senza vedere una partita sui nostri gradoni ha allontanato molte persone che orbitavano intorno al nostro gruppo, non lo nascondiamo, siamo rimasti con un numero esiguo di persone. Consapevoli che ormai non è più un calcio vicino ai tifosi, l’unico luogo all’aperto dove occorre il Green Pass, i continui orari infrasettimanali assurdi (anche alle 14,30 di un giorno lavorativo!!!), la pochissima chiarezza relativa alla vigente normativa dell’entrata negli stadi dopo il Covid e vedendo molte tifoserie che non hanno avuto problemi con le restrizioni, da lunedì sera contro il Pescara entreremo e ci riprenderemo il nostro posto al centro della Gradinata, ora più che mai la squadra e gli altri tifosi hanno bisogno di noi. Invitiamo tutta la tifoseria a presenziare e ad aiutare il gruppo al centro. Nonostante tutto stiamo tornando, sta tornando il dodicesimo uomo in campo! Avanti Gloriosa Entella!!!”.
Hanno avuto in cambio una prestazione gagliarda da parte della formazione guidata da Volpe che si è vista sfuggire la vittoria di mano per qualche distrazione difensiva di troppo. Ciò che contava era farsi sentire: la corsa di Schenetti ad esultare al loro cospetto dopo la rete del 2-1, persino un gesto di insofferenza di un biancoceleste per le critiche pungenti a lui rivolte durante il match proprio dalla Gradinata Sud – poi chiarito nel dopo gara con tanto di maglia regalata ai ragazzi, così come hanno fatto i suoi compagni – sono stati altrettanti segnali che il filo diretto campo-spalti è stato riannodato. E questo vale più di tre punti.