di DANILO SANGUINETI
Da Castiglione con furore: Filippo Montepagano colpisce ancora. Il campionissimo aggiunge l’ennesima perla una collana che sembra infinita, un altro titolo iridato per un campione che sta diventando una vera e propria leggenda nel campo del Long Casting.
Questa volta l’atleta della plurimedagliata società di pescasportiva Fi.Ma Chiavari, ex “bimbo prodigio” e attuale uomo (seppur ancora giovane per la specialità) di valore internazionale, l’ha combinata veramente grossa! È andato a prendersi il titolo di Campione del Mondo, nella specialità Long Casting (il lancio tecnico del piombino con la canna da pesca) a casa dei “maestri” e rinomati campioni della specialità: ha dominato in Argentina.
Dal 5 al 12 aprile, in quel di Tendil (Buenos Aires) si sono svolti i Campionati del Mondo individuali e per squadre nazionali, di Long Casting. Il presidente della Fi.Ma Chiavari Umberto Righi illustra la portata dell’impresa del suo poulain. “L’Argentina aveva sempre dominato sia a livello individuale (Salvator Bustos è stato il Maradona del lancio Tecnico, ai vertici per 12 anni continuativi) che a livello di squadre nazionali nelle ultime 10 stagioni. Bene, a casa dei Campioni, Filippo Montepagano ha urlato al globo, che attualmente il “Re” della specialità è lui!”.
Vincendo la prima e l’ultima categoria di lancio (175 gr con 261,45 mt) e 100 gr (con 264,81 mt) e primeggiando nelle restanti (150 gr con 265,21 e 125 gr con 269,70 mt) ha ottenuto il titolo più importante del mondo, relegando in seconda e terza posizione il brasiliano Jorge Neves (che nella categoria 125 gr ha segnato il record del mondo a 283,05 mt, misura spaziale e pazzesca) e l’argentino Juan Halber.
“Analizzando tecnicamente le performances tecniche di Filippo – riflette Righi – c’è da aggiungere che mai come in questa edizione dei Campionati, vi era un grande equilibrio di valori tra i 50 garisti in lizza per il titolo assoluto e quelli di categoria (175, 150, 125, 100 grammi). Il grande Salvator Bustos era alla sua ultima apparizione e non dava segnali di potersi inserire nella lotta serrata per il titolo. Gli “eredi” vecchi (argentini ed uruguagi) ed i nuovi (brasiliani e americani) si sono dati battaglia con alternanti prestazioni. Tutti meno uno, il nostro Filippo. incrollabile nella perseveranza delle misure over 260 mt, in tutte e quattro le zavorre, dando l’idea, sin dal primo giorno, che si concorreva solo per le restanti posizioni del podio iridato”.
E così è stato: primo Montepagano con 12 penalità (1+4+6+1), medaglia d’argento Neves 15 penalità e bronzo per Halber con 17 penalità. Oltre al titolo individuale, l’alfiere della Fi.Ma Chiavari Garbolino, ha portato l’Italia all’argento nella competizione per Squadre, con un bottino di 8 penalità; Vincitori gli inarrivabili argentini del Team A con 5 penalità, che hanno confermato la propria imbattibilità come “movimento” con la terza piazza dell’Equipe Argentina B con 11 penalità.
I Gauchos pensavano di “ganar” tutto quello che c’era da vincere, ma non avevano tenuto in debito conto il “Bimbone” di Castiglione Chiavarese.