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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Estate 2025: il Covid torna di scena, mentre i vaccini vengono demonizzati dalla politica. L’allarme di Bassetti: “Un errore enorme”

“Speculare sui vaccini per andare a prendere il voto del mondo no-vax è la cosa più folle che ci sia. È anche più folle di tutti gli errori, e sono stati tanti, commessi durante la pandemia”
Matteo Bassetti, medico genovese direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Martino
Matteo Bassetti, medico genovese direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Martino
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(r.p.l.) Mentre mezza Liguria si gode gli ultimi scampoli d’estate, in questo finale d’agosto 2025 tornano i tamponi positivi. Covid 2025, l’ultima variante ribattezzata a inizio giugno si chiamava ‘Nimbus’, a rilevarla in Italia era stato il laboratorio di Igiene di Genova ormai due mesi fa, dopo che a maggio l’Oms aveva inserito il nuovo sottogruppo nelle categorie di monitoraggio. Nessun allarme, ma non sono pochi i liguri in queste settimane ancora estive finiti a letto con sintomi influenzali o para-influenzali, che a tampone sono risultati positivi al covid (spoiler: i tamponi funzionano ancora).

Nonostante non si tratti di emergenza, la o le ultime varianti non hanno smesso di circolare, a cinque anni di distanza dal periodo più cupo della pandemia. E a ricordarlo, proprio nell’estate in cui l’attenzione era caratterizzata dal tema arbovirosi e dalle infezioni ‘esotiche’ trasmesse dalle zanzare, Zika, Dengue e West Nile tra tutte, è bastato un video social di Stash, il frontman dei The Kolors, anche lui messo a letto dal test positivo al Covid.

Un’ondata che gli esperti si aspettavano e che si è manifestata sul finire di stagione portando sintomi per lo più lievi, che vanno dalla febbre al forte mal di gola, tosse ma anche dolori muscolari e articolari, e congestione nasale.

L’ultimo report pubblicato dal Ministero della Salute, relativo alla settimana dal 14 al 20 di agosto 2025, riportava 36 casi positivi censiti dalla sanità ligure (erano 44 nella settimana precedente) zero decessi, a fronte di 583 tamponi effettuati per un tasso di positività del 6,2%. Lontani dai dati dell’estate di cinque anni fa, certo, ma ancora in circolazione.

“Molti si sono stupiti di vedere il cantante dei The Kolors annullare i concerti perché ha il Covid – spiega l’infettivologo genovese Matteo Bassetti – Ma perché? Perché molti pensano che il Covid non esista più, che fosse qualcosa che riguardava il 2020-2021. Ma il Covid continua ad essere presente. Certamente non con quelle proporzioni, ma con forme molto simili all’influenza. Ma abbiamo persone nuovamente ricoverate con il Covid, dopo molto tempo in cui non le vedevamo”.

Secondo Bassetti, “questo succede perché è considerato un non problema, e invece per qualcuno lo è ancora, le persone più anziane e quelle più fragili ad esempio. Quindi, non pensiamo tutto sia passato, il Covid non è più lo stesso di allora ma è uno dei virus che causano sindromi respiratorie, simili all’influenza, e in alcune situazioni può dare delle polmoniti anche più gravi. Dobbiamo imparare a conviverci, di Covid si continua a parlare perché è un problema non solo in Italia ma anche in tanti altri Paesi. E non è buttando la polvere sotto i tappeti che si risolvono i problemi, ma guardandoli negli occhi”.

Così torna di strettissima attualità tutto il tema dei vaccini, e non soltanto in relazione al Covid. “In questa calda estate, l’errore più grave che si potesse commettere è quello che stanno commettendo alcuni politici, anzi alcuni partiti politici, che hanno invaso pesantemente il campo altrui, ovvero il campo della medicina e della scienza. Dico questo perché c’è qualcuno che oggi ragiona dicendo che i vaccini non servono, che i vaccini non devono essere fatti ai bambini, che non è giusto porre l’obbligo di avere la vaccinazione per poter andare a scuola. E questa è la filosofia del ‘tanto peggio tanto è meglio’”.

Bassetti ne è convinto: “Demonizzare i vaccini è l’errore più grande che si possa fare perché i vaccini, insieme all’acqua potabile e agli antibiotici, sono gli strumenti che hanno dato di più a questa umanità. Sono strumenti di salvezza dell’umanità. Ebbene, speculare sui vaccini per andare a prendere il voto del mondo no-vax è più folle, è la cosa più folle che ci sia. È anche più folle di tutti gli errori, e sono stati tanti, commessi durante la pandemia. I vaccini hanno ridotto del 40% la mortalità per il morbillo. Sono oltre 90 milioni i bambini che oggi sono stati salvati nel mondo storicamente grazie alla vaccinazione contro il morbillo. Non dividiamoci per un tema così importante come quello delle vaccinazioni: chi vi dice di non vaccinarvi per ottenere un voto, è soltanto un povero ignorante”. Demonizzare i vaccini significa consentire “il ritorno di patologie che ritenevamo potessero essere sconfitte per sempre, oltre a un aumento enorme sulla spesa sanitaria”. Parole nette e convinte, che sono valse a Bassetti ancora minacce di morte da parte del mondo no-vax. “Siamo nazifascisti di destra vera. Ti uccideremo presto perché sei un vaccinatore infame”, hanno scritto in una mail inviata al medico genovese, condita da diversi insulti. Secondo Bassetti, “sembra di essere tornati indietro di quattro anni. Quando la politica e i giornali infiammano il dibattito scientifico invadendo il campo altrui, questi sono i risultati. A farne le spese siamo noi, medici e scienziati, che difendiamo i vaccini dagli attacchi arroganti e incompetenti della politica e dei vari guru e sciamani di turno”. Bassetti ha segnalato tutto alla Digos che adesso approfondirà innanzitutto se l’indirizzo da cui sono arrivate le minacce sia riconducibile a qualcuno. Non è la prima volta che l’esperto è vittima di insulti e minacce di morte: su Telegram era stato pubblicato il suo numero di telefono e in 11 avevano iniziato a perseguitarlo. Era stato anche aggredito in strada mentre camminava con la moglie nella centralissima via XX Settembre a Genova, solo per citare alcuni casi.

Gli attacchi sono arrivati proprio dopo la sua presa di posizione, insieme ad altri colleghi, contro la nomina di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle, noti per le posizioni critiche sui vaccini, nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute. Nomine che avevano portato anche a una petizione per chiedere la revoca delle nomine, raccogliendo in nove giorni trentacinquemila firme. Uno dei primi sostenitori della petizione, con il Nobel Giorgio Parisi, è stato il farmacologo Silvio Garattini. La bagarre ha portato il ministro Schillaci a sciogliere la commissione suscitando anche qualche malumore tra i colleghi del Governo. E così in questi giorni Bassetti è tornato nel mirino dei no-vax. “Continuare a ricevere minacce di morte perché un medico parla di vaccini e dei loro benefici è inaccettabile e dimostra che l’Italia è un paese che ha evidenti, e gravi, problemi politici, culturali e sociali”. 

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