(r.p.l.) L’unica certezza, per il momento, è una data: 31 dicembre 2018. Le garanzie, invece, sono molteplici, praticamente quotidiane.
Non passa un giorno che, nella nostra regione, non avvenga un soccorso, un salvataggio (molto spesso fondamentale) di persone in pericolo di vita da parte del servizio di Elisoccorso del 118. Un operato importantissimo, quello attualmente portato avanti dai Vigili del Fuoco, in particolare nelle zone del Levante. Dove è proprio la conformazione del territorio (basti pensare alle vallate dell’entroterra) a rendere spesso essenziale l’utilizzo dell’elicottero per trasportare feriti e malati presso i principali ospedali genovesi.
Non solo ‘periferie’ della Provincia, però. Nei giorni scorsi, a seguito della tragedia del Ponte Morandi, si è potuto constatare con mano quanto il servizio di elisoccorso in Liguria sia reso in maniera puntuale, precisa e professionale. Ma, come tante volte accade in Italia, quando una cosa funziona, viene messa in discussione e rischia di scomparire. E’ il caso, per l’appunto, del servizio dato in convenzione ai Vigili del Fuoco.
Tutto inizia qualche giorno prima, rispetto alla sciagura del viadotto sul torrente Polcevera. Poi, i 43 morti, le centinaia di sfollati, i danni alle aziende, all’economia, al porto, i discorsi su demolizione e ricostruzione della struttura hanno messo a tacere il problema del rinnovo della convenzione con i pompieri per i servizi in elicottero. Ma la questione è rimasta aperta, il tempo passa e non ci sono novità.
In Liguria, l’elisoccorso del 118 viene affidato per via diretta ai Vigili del Fuoco da parecchio tempo. E’ una sorta di ‘anomalia’, rispetto alle altre regioni italiane (in molte operano realtà private), dove la convenzione viene stabilita tramite una gara. Ma l’efficienza dei Vigili del Fuoco non è mai stata messa in discussione e a tutti è sempre andato bene così. Sino al 2018.
Nelle scorse settimane, infatti, Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, in una lettera al Governatore della Liguria Giovanni Toti ha fatto presente che “le sopravvenute necessità organizzative del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non consentono oggi di rinnovare, negli stessi termini, la convenzione relativa al servizio di elisoccorso tecnico-sanitario”. Una pessima notizia, che in tanti neppure si aspettavano e per la quale non si era preparati. La portata dell’annuncio è stata talmente ampia che subito è scoppiato il ‘caso’ politico e sindacale.
Tra i primi a insorgere, il Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco: “Dopo tanti anni di battaglie del nostro sindacato per affermare un modello di soccorso integrato che porta risparmi ai cittadini ed efficienza del servizio, dopo venticinque anni di eccellenza dell’elisoccorso in Liguria, siamo sbigottiti e delusi dalla decisione del capo dipartimento Frattasi che non condividiamo e che costerà soldi ai contribuenti con i privati pronti a fregarsi le mani”, è stato il commento di Antonio Brizzi, segretario generale, che ha promesso “battaglie sindacali affinché non solo l’elisoccorso in Liguria resti pubblico, ma lo si estenda anche ad altre regioni, reinvestendo i risparmi in mezzi, attrezzature e assunzioni nei settori della sicurezza e della sanità”.
La questione è singolare, perché in questo caso le istituzioni liguri sarebbero ben intenzionate ad andare avanti come tradizione. Secondo Brizzi, “se corrisponde al vero che gli elicotteri servono per affrontare gli incendi boschivi, allora questo è un ulteriore danno della riforma Madia che ha soppresso il Corpo Forestale dello Stato affidando la quasi totalità di elicotteri, mezzi e uomini ai Carabinieri e lasciando in difficoltà operativa i Vigili del Fuoco. E ora piuttosto che acquistare un elicottero si fanno entrare i privati? La cosa puzza di bruciato. Cosa ne pensano i ministri dell’Interno Salvini e della Salute Grillo su un servizio cosi importante?”.
La domanda è stata rivolta, oltre che allo stesso Governo, anche al prefetto Frattasi, in una lettera che il Conapo ha inviato lunedì scorso a tutti gli interessati. Secondo il sindacato, “non convince la tesi avanzata sul nuovo compito istituzionale collegato alla ‘lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei’ che da sempre viene condotta con la cooperazione di tutte le amministrazioni civili e militari dello Stato in considerazione delle norme e delle risorse disponibili. I dati sull’impiego degli aeromobili Vigili del Fuoco nel concorso allo spegnimento di incendi boschivi sono in effetti marginali e tali da non essere presi a scusante per interrompere una convenzione di livello e caratura decisamente superiore. Viene il sospetto che i motivi non detti siano altri”.
Viene quindi proposto “di aprire un tavolo tecnico nel quale discutere nuove forme di convenzione in grado di armonizzare le esigenze del soccorso tecnico urgente e di quello sanitario. Convenzioni in cui si definiscano gli ambiti di applicazione del soccorso tecnico urgente con la componente sanitaria, con equipaggi composti da Vigili del Fuoco, medico ed infermiere, per lasciare spazio alle Regioni di gestire in autonomia le emergenze sanitarie”.
Anche il presidente della Liguria Giovanni Toti vuole scongiurare il peggio: “La Regione Liguria – spiega – ha sempre rinnovato la convenzione con il Corpo del Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso in un’ottica di leale collaborazione tra istituzioni dello Stato, anche nella convinzione che ciò fosse di aiuto economico a un corpo, quello dei Vigili del Fuoco appunto, che nel nostro territorio, come altrove, svolge compiti fondamentali per la sicurezza di tutti. Al fine di aumentare l’efficacia del servizio, Regione Liguria, a proprie spese, ha recuperato e rimesso in azione un ulteriore elicottero che le passate amministrazioni avevano abbandonato in un hangar nonostante si trattasse di un velivolo moderno e di grande pregio, oggi nuovamente in attività”.
Secondo Toti, “la notizia della volontà dei Vigili del Fuoco di non voler rinnovare la convenzione è giunta inaspettata e al momento ancora immotivata. Regione è pronta a rinnovare quella convenzione, augurandosi di poterla migliorare, dal momento che il servizio fino ad oggi, non sempre è stato al massimo della possibile efficacia per scarsità di mezzi e personale di volo. Se per ragioni indipendenti dalla nostra volontà non sarà possibile rinnovare la convenzione per scelte del corpo dei Vigili o per nuove linee ministeriali circa l’utilizzo del personale di quel corpo, Regione Liguria ricorrerà, come la totalità delle Regioni italiane, a affidare tramite gara analogo servizio. Occorre infatti tener presente che, ad esclusione della nostra Regione, tutte le altre regioni hanno deciso ormai da tempo di affidare quel servizio senza ricorrere al corpo dei Vigili del Fuoco. Una strada che la nostra Regione intraprenderà solo se resterà la ferma determinazione dei Vigili a non voler rinnovare il servizio ma che, nel caso, non comporterà alcuna disfunzione, ma anzi un aumento dei possibili servizi”.
Eppure la preoccupazione c’è. E non solo da parte della giunta regionale e dei suoi componenti. Tutti sanno com’è conformata geograficamente la Liguria, e sanno quindi perfettamente quanto l’elicottero in soccorso sia di un’importanza vitale, nel vero senso della parola.
E mentre il Movimento 5 Stelle in Regione chiede la convocazione di una commissione apposita, il Partito Democratico fa appello ai parlamentari.
Riuscirà la Liguria a trovare le sponde giuste? E, nel caso di fumata nera, si riuscirà a completare una gara a evidenza pubblica entro il termine del 31 dicembre? A gennaio il servizio di elisoccorso sarà garantito al 100%?
Difficile dirlo, per il momento. Ci sarà qualcuno pronto a salvare la vita delle persone, attraverso interventi repentini? Non dovrebbe esserci nulla di più importante.
Ma, nell’Italia della burocrazia e dei continui cambiamenti, bisogna pregare di non sentirsi male o infortunarsi in un paesino sperduto o in cima a una montagna.
Essere soccorsi potrebbe diventare più complicato del previsto.