A vederlo da fuori, senza insegne, sembra un gran bazar. Poi entri dentro e capisci che la realtà è ben diversa, perché quell’accoglienza genuina si trova solo nelle botteghe a conduzione familiare.
ElettroMax è da oltre dieci anni a Cogorno, in corso IV Novembre 28, l’unica indicazione che vi permetterà di localizzarlo con precisione. ‘Max’ è Massimo Mosto, da 33 anni in mezzo a frigoriferi, lavastoviglie e forni. All’inizio, però, con vista mare: “Facevo il commesso da Colella, storica attività di Sestri Levante che purtroppo ha chiuso alcuni anni fa”.
C’è la crisi come trampolino verso la nuova avventura in Fontanabuona dieci anni fa: quando Mosto capisce che il mare a Sestri comincia a diventare agitato, decide di salire sulla scialuppa rappresentata da questo locale che lo storico commerciante di Cogorno, Reviati – operante nello stesso settore – sta per lasciare. Un’occasione ghiotta per garantirsi un futuro: “Avrei potuto aprire qualche strada più in là rispetto a dove ero, ma mi sembrava scorretto nei confronti di chi mi aveva dato da mangiare per oltre 20 anni”. E così, ecco la scelta di Cogorno, lavorativa ma pure romantica, visto che è il Comune della moglie Alessandra, originaria della frazione di Monticelli.
Un viaggio al contrario, dalla costa all’entroterra, che viene premiato: “Molti dei clienti di Sestri Levante mi hanno seguito fin da subito e piano piano siamo cresciuti, pur senza investire nulla sulla pubblicità. Il passaparola è la mia promozione, la migliore che possa esistere”.
Insieme ai coniugi c’è una commessa, Cinzia. Per contrastare i prezzi dei grandi magazzini, la ricetta prevede “trasporto e installazione gratuita, così come il ritiro”.
E poi le consegne, “che cominciano pure alle 6 di mattina per venire incontro alle persone che lavorano”. Rispetto a quando ha iniziato, “i clienti sono più informati e guardano molto di più all’estetica piuttosto che alla funzionalità”. Insomma, ne ha viste di tutti i colori nella sua vita dietro il bancone, persino una persona “che per sbaglio versò nella lavatrice benzina al posto del detersivo, non le dico la fiammata. Per fortuna era in casa e il danno fu limitato”. Il futuro, invece, riserverà “lavatrici senza detersivi, che toglieranno le macchie con l’ossigeno”.
Da ElettroMax non si trovano pc e smartphone, “per motivi di spazio, di personale visto che avrei bisogno di un dipendente dedicato e di prezzi, troppo altalenanti”.
Le tv le vende sul catalogo – a dimostrazione del rapporto di fiducia instaurato con i suoi clienti – mentre una porzione di vetrina è dedicata ai Lego: “Erano la passione dei nostri nipoti e così abbiamo deciso di prenderne alcune scatole. Abbiamo scoperto un mondo di collezionisti, specialmente persone adulte. È più facile vendere il pezzo da duecento euro che quello da venti”.
La moglie annuisce. Lei, la donna dei conti, potrebbe presto lasciare la vendita di elettrodomestici per diventare un medico di famiglia: “Undici anni fa fu costretta a lasciare gli studi in Medicina a pochi esami dalla laurea – racconta il marito – Da sei mesi si è rimessa sui libri per coronare il suo sogno e adesso le manca un solo esame. Sono contento per lei: questa è la storia che andrebbe raccontata, ancor prima che la mia!”.
DANIELE RONCAGLIOLO