di DANILO SANGUINETI
A voler dare plastica evidenza allo strafamoso monologo di Tony D’Amato (interpretato da Al Pacino) in “Ogni Maledetta Domenica” le campionesse della Chiavari Powerlifting di coach Fabio (Orso) Riccobaldi hanno conquistato le loro vittorie un centimetro o meglio un ettogrammo dopo l’altro. Testarde, volitive, sempre positive, come ha loro insegnato, ancor prima di coordinazione, modo di eseguire le prese e di scaricare la forza sui pesi. Perché nella “antipalestra” che sorge accanto alle scuole elementari Fortunato Solari al limite ovest della città si lavora prima sulla mente e poi sul corpo.
La ostinata rincorsa ai vertici del Powerlifting italiano delle due ragazze d’oro, Jasmine Ciarlone e Natalia Dyatel, era destinata con questi presupposti ad avere successo. Ne fanno fede i risultati ottenuti a metà del mese scorso da Jasmine e Natalia al Trofeo Bertoletti, competizione inserita nel circuito nazionale FIPL (Federazione Italiana Powerlifting), ospitata nel Palasport di Lodi Vecchio. Ciarlone ha vinto nella categoria al limite dei 47 kg con tanto di record italiano nella Panca: 83 kg. Dyatel si è piazzata terza nella categoria senior al limite dei 69 kg con 02,5 kg nella Panca.
Coach Riccobaldi svela i retroscena: “Abbiamo fatto una preparazione folle e complicata quanto l’organizzazione per riuscire a essere tutti in gara. Ma alla Chiavari Powerlifting siamo abituati ad andare oltre il limite. Infatti ci siamo presentati con due atlete preparate e motivate che hanno dato tutto”. Nel dettaglio: “Per chi conosce Jasmine sa che per lei sono “kg facili” ma essendoci sempre l’incognita della tecnica, dei gomiti sulla ATX (la panca N.d.r) abbiamo lavorato fino a perdere il sonno su una variante che potesse darci qualche sicurezza in più. Abbiamo fatto un po’ di circo con le pedane da 5cm che per le sue braccine corte (da brava genovese) si sono rilevate indispensabili. Siamo partiti “soft” per evitare scivolamenti. E’ stata una Panca solidissima e esteticamente impeccabile. Solo luci bianche (l’ok dei giudici N.d.r.) e a questo giro record italiano dopo anni di attesa”.
Elogi anche per Dyatel: “Natalie veniva da un periodo stressante che gli ha fatto perdere ben 3 kg Ambiva a stare intorno al suo record siglato poche settimane fa in WRPF. Aspettativa non banale nei circuiti IPF. Dopo un ingresso deciso, sufficiente alla parte alta della classifica, abbiamo provato i 92,5 in seconda chiamata, chiusi con fallo tecnico e infine validati in terza prova. Adrenalina a mille incitata dal compagno Marco. Si è portata a casa la sua prima medaglia italiana in FIPL. Contento per l’attitudine da gara dimostrata”.
E dietro l’angolo c’è un cambiamento importante anche per Riccobaldi: “Dopo anni di record e vittorie mi sto pian piano orientando a fare il coach dei coach, ossia verso la formazione di allenatori di rilievo che possano a loro volta dimostrare il loro talento. Questo percorso sportivo interessa alcuni dei miei atleti, per esempio Jasmine. È bello stare al loro fianco, vedere come maturano, che soluzioni adottano a determinati problemi. Lascio sempre spazio alle idee se ben ponderate. Fa parte della crescita”.