di DANILO SANGUINETI
Un’altra raffica di risultati importanti per Powerlifting Chiavari. Fa parte della filosofia di Fabio “Orso” Riccobaldi, fondatore e maestro del club domiciliato in via Aurelia 1 (imbocco della statale per Rapallo) far crescere con calma e con costanza i suoi pupilli, quelli che si hanno scelto disperarsi alla sua particolarissima “way of sport”.
La filosofia della sua “antipalestra” – un club che promuove la salute e lo sport non l’immagine o l’ego – prevede un miglioramento consapevole, senza sbalzi in avanti, con solidissime basi e che promette di durare nel tempo.
Basta guardare cosa sanno ottenere le sue due “stelle” per capirlo. Imprese notevoli. Alessandro Solari, il gigante di Chiavari, si è laureato campione italiano juniores 2025 nella gara di stacco, dove si è anche confermato “plurirecordista”. Racconta Riccobaldi: “Avevamo in mente questa gara già da un po’. Abbiamo fatto un buono scarico, eppure eravamo reduci da una gara impegnativa, affrontata solo un mese prima. È stata dura, combattuta fino all’ultimo mezzo kg ma abbiamo portato a casa la medaglia d’oro e il record italiano assoluto nella categoria Open -120kg. Con 335 kg ha ottenuto il primato italiano valido anche per i senior. È chiaro che Alessandro ha un potenziale enorme, e che il tempo è dalla sua parte. Oltretutto ha una carica agonistica notevole, oltre alle doti fisiche ci sono quelle morali, un “garista”, uno che nella competizione si esalta”.
Pochi giorni dopo è stata la volta di Jasmine Ciarlone. “Jasmine ha affrontato una gara Open per il wec. Si è classificata al terzo posto assoluto con un totale di 335 kg, dato da 120 kg nello Squat, 85 kg nella Panca, 130 kg nello Stacco. Le medaglie più nobili le sono sfuggite per una inezia: si è fermata 2,5 kg dalla seconda e a 5 kg dalla prima. Poteva succedere di tutto nell’ultima chiamata che le è sfuggita per un soffio dalle mani”.
Pochi rimpianti. “Gara emozionante e pure interessante considerando il fatto che lo squat semilow era stato ripreso da 2 settimane. Anche se premiata come migliore alzata in gara in bench, non toglie che sia al 80 per cento del suo potenziale. Con tutto il focus per scavare nello sterno, scarpe piatte e gomiti buttati indietro e zero focus sullo spingere il bilanciere che rallentava ed è sceso sul tentativo di record. Inoltre lo schienale atx essendo rigido ruba anche dell’affondo fondamentale per la validità. Non ho nulla da appuntarle, concentrata dall’inizio alla fine. Ottima gestione dello stress specie durante la panca”.
Insomma a Chiavari Powerlifting si suda, si lavora, si vince, si festeggia ma subito dopo si torna a sudare, c’è sempre un altro limite da superare.