(r.p.l.) Bill Gates ha comprato il Castello di Portofino? Giallo immobiliare e conseguenze per i vip coinvolti nel borgo della Liguria, simbolo del bel vivere e dell’extra-lusso. Rosanna Armani, sorella minore dello stilista superstar Giorgio, ha lasciato da qualche giorno l’amata Villa San Giorgio, che a Portofino tutti chiamano il Castello, 12 stanze per 1200 metri quadri.
Si è infatti diffusa la voce che dietro al trasloco ci sia la mano di Bill Gates, il magnate americano fondatore di Microsoft, che avrebbe acquistato il prestigiosissimo immobile per farne un hotel di lusso. “Non è vero, smentiamo ogni coinvolgimento in questo investimento di mr. Bill Gates”, ha fatto sapere la società del miliardario come ha riferito l’ente Stati Generali del Patrimonio italiano. Dichiarazione che non convince del tutto la celebre ‘piazzetta’ del borgo ligure. I residenti sospettano di Gates ma anche del gruppo Four Season (che ha smentito).
Il Castello è di proprietà dell’imprenditore della cantieristica genovese Ferdinando Garrè. Il quale, al momento, tace limitandosi a comunicare lo ‘sfratto’ ai suoi famosi inquilini. Tanti saluti ad Armani, ma anche a Giacomo Loro Piana e alla gallerista Carla Sozzani, altri nomi illustri degli inquilini che, a quanto pare, sei mesi fa avrebbero avuto comunicazione di lasciare l’immobile a novembre e poi null’altro. Sozzani sottolinea il suo dispiacere, Armani si dice “furibonda”. Il dubbio resta: che fine fa il Castello?
Nei giorni scorsi, in un’intervista, ha parlato anche Maurizio Raggio, personaggio già noto alle cronache portofinesi ai tempi della scomparsa della contessa Francesca Vacca Agusta. Torna viva l’ipotesi del gruppo Four Season: “L’imprenditore Nadim Ashi mi ha chiesto di trovargli una località speciale in Italia, l’ho portato in marzo a Portofino per vedere Castello San Giorgio, è rimasto folgorato. Stanno preparando un progetto per residence di super lusso, in assoluto il migliore degli ultimi trent’anni e sono convinto che cambierà il volto di Portofino. Oltre al Castello ci sarà il grande giardino annesso che sarà un punto di forza”.
Il cambio di proprietà pone nell’incertezza anche il futuro del Museo di Portofino, nato agli inizi degli anni Ottanta. Che fine farà il suo patrimonio? A raccontare il caso sono i consiglieri comunali di Chiavari, Nicola Orecchia e Giovanni Giardini: “Entro il 31 dicembre dovrà essere sgomberato il giardino che ospita una collezione di opere d’arte di altissimo valore internazionale: Beuys, Rotella, Pomodoro, Carlo Ramous, Cucchi, Arman, Spagnulo, Atchugarry, Conti, Renato Guttuso, Poirier, Votier, Spoerri, Lucio Fontana, Fortunato Depero. Grazie al lavoro di Daniele Crippa, direttore da trent’anni del polo culturale e artistico di Portofino, ogni anno, il museo si arricchiva di nuove acquisizioni, fornendo uno spazio culturale in continua evoluzione che è un vero delitto dover perdere dal nostro territorio. Il parco Museo si trova nel giardino del Castello San Giorgio che era stato realizzato agli inizi del secolo scorso dal Barone Mumm, che creò una collezione di piante rare provenienti da tutto il mondo”.
Daniele Crippa sta cercando un’area idonea ad ospitare le sculture e ha già coinvolto il sindaco metropolitano,Marco Bucci, che avrebbe prospettato la sede di Villetta Dinegro a Genova, dove si trova il museo orientale Chiossone. Crippa ha osservato: “Sarebbe uno spazio molto bello e importante, però è chiaro che sarebbe una grande sconfitta per Portofino e anche per il Tigullio”.
Ecco allora che Orecchia e Giardini lanciano la loro idea: “Perché non proporre come sede del Tigullio il Parco di Villa Rocca a Chiavari? Il Parco di Villa Rocca fu costruito agli inizi del ’900 dalla famiglia Rocca per ricreare ambienti di diverse zone del mondo e poi fu donato alla città con l’augurio che il complesso potesse diventare giardino botanico e galleria d’arte. Sarebbe il luogo ideale per accogliere le sculture del Museo di Portofino, un vanto per il nostro Comune e soprattutto verrebbe mantenuto un punto fondamentale del mondo culturale nel Tigullio. Per giunta, impreziosire di opere d’arte un’autentica oasi naturale nel centro cittadino ne implementerebbe l’attrattività, anche per i tour croceristici che questa amministrazione aveva promesso di portare a Chiavari”.