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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Editoriale

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Periodo

Due emergenze estive: Pronto Soccorso di Lavagna e asilo del centro di Chiavari. Cosa si può fare? Il ruolo dei privati e della società civile. Solidarietà, solidarietà, solidarietà

Con l’indifferenza e l’egoismo non si è mai costruito niente: questa era la forte convinzione dei nostri antenati chiavaresi

Ma il modello Genova è cultura del malaffare?

L’essere stati capaci di reagire alla cultura del declino e della decrescita (infelice) con una narrazione diversa, positiva, pragmatica è stato il grande merito dell’amministrazione di Bucci

Bene il sindaco Bucci sul depuratore in Colmata. Il Comune di Chiavari invece non ha il coraggio di cambiare indirizzo

Il momento è topico perché se non succede qualcosa di rilevante nei prossimi mesi i lavori partono e la frittata è fatta

Nessuna discontinuità con l’era Timmermans. Deludente il programma della Von der Leyen. Essere propositivi con numeri e proposte razionali

Anche la proposta di un Industrial Clean Deal pare generica, non essendone noti i contenuti né soprattutto la copertura finanziaria

Se per i cittadini la difesa dell’industria europea non è una priorità si aprono prospettive di declino economico e sociale

Si fa una grande fatica in Italia, ma in Europa se possibile ancora di più, a far comprendere il valore dell’industria come architrave dello sviluppo economico e dell’inclusione sociale

Il Piano Mattei, una grande sfida e opportunità per l’Italia e le sue imprese

Il ruolo delle università italiane e in particolare delle grandi università delle città mediterranee: Genova, Napoli, Palermo e Bari sarà strategico. Progetti di collaborazione con Egitto, Tunisia, Algeria e Marocco devono essere al centro dell’azione dei nostri atenei

I grandi vecchi dell’illusione rivoluzionaria che stanno dietro l’ambientalismo estremista

Se oggi per un colpo di bacchetta magica tutta l’industria europea chiudesse facendo sparire le sue emissioni di CO2, che son più o meno il 3,5% di tutte le emissioni mondiali (!), ciò non servirebbe a nulla

Quale maggioranza politica e quale programma per l’Europa?

L'Unione è condizionata dall’intreccio di tre estremismi: un estremismo ambientalista e a tratti declinista, un estremismo mercatista e globalista, un estremismo della finanza che ha trasformato anche l’ambiente in un asset class

Deve essere la crescita il vero obiettivo dell’Europa (altro che decrescita felice!): bravo Starmer

La crescita non è né di destra né di sinistra. È l’unico mezzo che abbiamo per combattere il declino europeo e la miseria che ne seguirà se non si cambia strada

Il tema della leadership nei destini dell’Europa

Oggi noi europei paghiamo l’incapacità di comprendere la realtà e i suoi radicali cambiamenti; paghiamo la nostra presunzione e la sottovalutazione delle nostre debolezze; e paghiamo l’atteggiamento di chi per troppo tempo si è considerato il primo della classe

A Parigi si pensa al futuro dell’Europa. Riflessioni sul forum economico Confindustria/Medef

Ho scritto più volte, e lo ripeto, che nessun Paese del mondo è mai diventato grande per la funzione di consumo. Tutte le grandi economie del globo lo sono diventate per la loro capacità di produzione e di creazione di valore

Viva il Tigullio libero! Spigolature sull’intervento del sindaco metropolitano Marco Bucci all’assemblea della Confindustria del Tigullio

Bucci non può limitarsi a scaricare gli eventuali errori di localizzazione e di esecuzione delle opere sugli amministratori locali e sulle loro mancanze o debolezze. Se lui è il sindaco metropolitano deve avere la stessa attenzione ai problemi del Tigullio di quella che riversa su Genova