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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Editoriale

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Periodo

Continuare a parlare di “grave crisi” di uno dei sistemi industriali più forti del mondo è un inutile pessimismo intellettuale

Questa visione è da sempre molto diffusa tra opinionisti e commentatori, che vedono costantemente il bicchiere mezzo vuoto e che sono inflessibili critici nei confronti dell’economia italiana

Grande confusione sotto il cielo, ma non si può dire che tutto va bene

Il quadro macro si sta facendo ogni giorno più complesso. Un elenco di fatti accaduti nell’ultima settimana lo dimostra

Perché la sinistra post-comunista non riesce a fare i conti con Craxi? Essere riformisti significa avere cultura di governo

Quali sono le ragioni per le quali la sinistra italiana, o quello che resta di essa, non riesce neanche a parlare di Craxi, uomo di sinistra come riconoscono gli storici e tutti coloro che con molte pubblicazioni anche recenti si sono occupati di lui?

La partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa. Inclusione e competitività. Le novità in Finanziaria di cui nessuno parla

Il segretario della CISL Luigi Sbarra ha dichiarato che l’obiettivo è favorire “un diverso rapporto tra capitale e lavoro”. C'è bisogno di cooperazione tra attori sociali per cercare di salvare i sistemi industriali europei

Perché il sistema industriale italiano è di una bellezza e di una forza uniche al mondo e innova in modo originale

Voglio proporvi una visione terza, di un intellettuale e docente universitario, Luca De Biase, che ha pubblicato un libro interessantissimo: “Eppur si innova. Viaggio alla ricerca del modello italiano”

Come sarà il 2025: forse meglio del previsto. Non mi iscrivo al partito dei pessimisti apocalittici

La stabilità del Governo italiano, a confronto con le turbolenze di Francia e Germania, può costituire un ulteriore elemento di forza della nostra economia, e ci consentirà di dire autorevolmente la nostra a Bruxelles

Eppur si muove. Speranze di cambiamento grazie a un giovane commissario europeo all’industria

L’incontro con Séjourné è stato molto importante perché ascoltando il neo-Commissario abbiamo avuto la sensazione che l’aria in Europa potrebbe cambiare

Depuratore di Chiavari: una vittoria di pochi tenaci e coraggiosi per il bene di tutti. L’arroganza del potere si può vincere

L’impressione, molto triste, è che la maggioranza dei chiavaresi fosse soprattutto preoccupata di non disturbare il “manovratore”, anche a fronte di decisioni gravemente sbagliate

Anche la sinistra finalmente torna ad occuparsi di industria? 11 domande ad Elly Schlein

Occuparsi di industria in maniera non astratta e non retorica significa entrare nel merito dei problemi e misurarsi con le contraddizioni e gli errori che sono stati compiuti dall’Europa negli ultimi vent’anni

A Parigi l’Italia industriale mostra la sua forza e impressiona tedeschi e francesi. Conseguenze e responsabilità

Anche per la profonda crisi in atto dell’economia e delle industrie tedesche e francesi, abbiamo un ruolo centrale e di traino e questo ruolo viene percepito come tale dagli altri partner europei

Perché anche in Italia c’è bisogno dell’energia nucleare

È ormai chiaro a tutti che le energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, non bastano perché sole e vento sono intermittenti e non programmabili

L’industria italiana non vuole morire di sindrome cinese. Europa svegliati

L’intervento del presidente Antonio Gozzi all’assemblea confindustriale di Bergamo e Brescia davanti a oltre 1500 industriali