di DANILO SANGUINETI
C’è mancato poco. Sicuramente molto meno che nelle edizioni precedenti, quando i risultati di prestigio stentavano ad arrivare. Raggiungere il primo posto nella più importante competizione mondiale di canoa polo. I World Games – l’edizione 2025 si è tenuta a metà mese in Cina – valgono da massima rassegna intercontinentale per quegli sport che non sono ammessi (per ora) alla quadriennale rassegna a cinque cerchi organizzata dal Cio.
A Chengdu la squadra azzurra guidata dal chiavarese Luca Bellini ha conquistato la medaglia d’argento, battuta nel corso dell’intero torneo dalla super forte e super premiata Germania. È tanto, anzi tantissimo perché ottenuto da un’Italia rinnovata con l’arrivo in panchina di Bellini. La squadra è stata assemblata e potenziata nell’ultimo biennio, ossia da quando “LB9” – il soprannome universalmente conosciuto del campionissimo chiavarese – ha preso in mano le redini degli azzurri.
Nella fase di qualificazione l’Italia aveva perso proprio con la Germania ma combattendo (5-3), per poi ottenere due vittorie con Gran Bretagna (4-2) e con Cina (18-0). Nella fase ad eliminazione diretta la squadra si è fatta valere sia con la Spagna (5-3) nei quarti che con la Danimarca in semifinale (3-1). Con i tedeschi in finale una gara a due volti: vantaggio iniziale, raddoppio immediato e terza rete per la Germania, nella ripresa la giovane Italia ha accorciato le distanze con Massa.
In acqua sono andati Andrea Bertelloni, Jan Erik Haack e Gianmarco Emanuele della Pro Scogli Chiavari CK, il club dove Luca allena e ancora gioca; Andrea Silvio Costagliola, Fabrizio Massa, Giuseppe Ruggiero, Alessandro Schiano Di Cola (Canoa Club Napoli) e Tommaso Gaetano Lampò (Canottieri Jonica). Schiano Di Colas, Lampò e Ruggiero sono giovanissimi, 21 anni a testam, Massa e Costagliola sono sotto i 30 che in questo sport rappresentano l’ingresso nella fase di maggiore resa fisica e tattica.
“Sono tutti elementi dal grandissimo potenziale. Abbiamo iniziato il ciclo con il bronzo agli Europei 2023, proseguiamo la crescita con questo oro ai World Games due anni dopo. È chiaro che abbiamo ancora margini di crescita e la vetta è tutt’altro che lontana come ha testimoniato la sfida decisiva con la Germania. C’è di che essere fiduciosi”. Parola di LB9, uno che quando entra in competizione, sia in acqua o sia in panchina, non ha che un obiettivo: vincere. “La Federazione mi permette di lavorare con calma e serenità, si sta formando un gran gruppo, sappiamo che il tempo è dalla nostra parte”.