di ROSA CAPPATO *
Spedizione in Sardegna per la ‘Città dei Mille Bianchi velieri’. A fine mese si rinsalda un legame iniziato a Camogli nel 2004, che vedrà anche il ‘Dragun’ esibirsi in mare nel suo coloratissimo, atteso spettacolo. Venerdì 28 giugno i camoglini Stefano Quarantelli e Bruno Costa saranno ospiti a Carloforte per una serata all’insegna dell’amicizia e della stima che lega da molto tempo quest’isola alla nostra regione.
Le origini della comunità carlofortina, come riportato anche sul sito turistico locale, risalgono al 1738, quando re Carlo Emanuele III di Savoia concesse l’isola a un gruppo di pescatori e commercianti originari di Genova Pegli. I progenitori degli attuali carlofortini provenivano dall’isola tunisina di Tabarka, dove si erano insediati intorno al XVI secolo per raccogliere il corallo per conto dei Lomellini, di Pegli.
Da queste vicende antiche deriva l’uso di chiamare “tabarchini” (oltre che carlofortini e carolini) gli abitanti dell’isola di San Pietro, e “tabarchino” la loro lingua conservativa, variante locale del dialetto genovese. La Pro Loco di Carloforte celebrerà questo legame in occasione della festa patronale di San Pietro e del settantesimo anno della sua nascita, così ha invitato i due musicisti di Camogli, che si esibiranno assieme a Matteo Leone, un collega musicista locale, noto per la sua esibizione nell’Acoustic Night 23 di Beppe Gambetta a Genova. I tre artisti si esibiranno per la prima volta insieme per questo evento così particolare. Verrà presentato un brano inedito di Quarantelli, autore che si distingue per quella vena di ‘racconto in musica’ col quale riesce fare viaggiare le emozioni più profonde, non solo di liguri, dal titolo “Genovesi”, che ha visto la collaborazione di vari musicisti locali.
La canzone, in dialetto, prende spunto dall’abitudine degli abitanti di Carloforte di chiamare ‘genovesi’ tutti coloro che provengono della Liguria. È stata registrata a Sori, presso lo studio Tabasco e sarà la colonna sonora del video che racconterà ai presenti la città di Genova, montato da Guido Scaglia, operatore dell’emittente televisiva regionale Primocanale.

“Si tratta di un lavoro corale – spiega Quarantelli – praticamente pronto da circa due anni e realizzato insieme all’autore e scrittore genovese Lorenzo Benvenuto: abbiamo apportato alcune modifiche e così è nato un blues tutto ligure. Lo presenteremo a Carloforte insieme all’altra canzone ‘Camoggi’ (presentata nel 2018 al ‘Festival in Mare’). Il titolo scelto, ‘Genovesi’, deriva dal fatto che a Carloforte, gli autoctoni identificano noi liguri, tutti, esclusivamente come genovesi. Nel video realizzato da Guido Scaglia c’è Genova e si assapora un po di Camogli, oltre me che canto e Simona Carfora, un lavoro per cui è stato richiesto il patrocinio alla Regione Liguria. Tra la musica e le parole ad alto contenuto la città di Genova è decantata da un blues di spessore. La cosa bella è che in tre minuti non c’è neppure un assolo di chitarra, il tutto perché è basato su melodia e parole, che evocano anche fenomeni tipici della Liguria, come il Caligo che ogni tanto sale dal mare”.
Gli arrangiamenti sono di Bruno Costa e Quarantelli; l’audio di Costa e Nicola Sannino; la fotografia di Michele Moscino; la voce e i cori di Quarantelli e Carfora; al basso c’è Costa; alla chitarra acustica Quarantelli; alla chitarra elettrica Claudio Cinquegrana; alle tastiere Ermanno Petroncini; alla fisarmonica Giorgio Paterlino e alla batteria Saimon Marino Milanese; collaborazioni tecniche esterne di Marco Solporini.
Quarantelli, emozionato per questa grande occasione, ringrazia tutti per il prezioso lavoro svolto: “Un progetto nato da un testo poetico dedicato alla nostra amata ‘Superba’ e sostenuto da musicisti del nostro tessuto artistico musicale, tutto ligure”. In ‘Genovesi’ si parla del ‘paese più bello del mondo’, Camogli, con riferimenti al passato, alle antiche tradizioni che ancora sopravvivono tra caruggi e scale, alla vita che scorre all’ombra dell’Abbazia dell’Annunziata, baciata dal mare, alla storica ‘Sagra del Pesce’, dove la pro Loco di Carloforte è stata ospite diverse volte, ma non solo.
L’ultima visita è avvenuta l’anno scorso, a dicembre, durante il ponte dell’Immacolata, quando una delegazione guidata da Gianni Repetto, presidente della loro Pro Loco sarda, ha fatto visita a Camogli, una fra le mete liguri e del basso Piemonte toccate in un tour all’insegna dell’amicizia, in sinergia con altre Pro Loco. All’occasione speciale di fine mese sarà presente anche il sindaco di Camogli Giovanni Anelli e il vicesindaco Lorenzo Ghisoli, che illustreranno il gemellaggio tra Carloforte e il borgo. In tale occasione Andrea Costa e Antonio Leverone parleranno del progetto che ispira il senso e l’esistenza del ‘Dragun’, oggi simbolo di Camogli, dei suoi abitanti e delle tradizioni marinare che il gruppo ‘U Dragun’ cerca di mantenere vive.
Si tratta dell’imbarcazione a remi e vela con caratteristiche tipiche dello Sciabecco e della Galea, scafo in legno creato dall’artigiano indimenticato Ido Battistone nel 1968. Così quella scialuppa di salvataggio di una nave dei primi del ‘900 ha preso la forma attuale. Quarantelli, da buon ‘Dragonauta’ si dice molto orgoglioso di vedere ‘U Dragun’ in mare davanti all’isola di San Pietro, il giorno della festa patronale: “Sarà una due giorni ricca di eventi, dove verranno presentate le passate spedizioni per il mondo del Dragun, porta bandiera non solo di Camogli ma soprattutto della nostra Liguria. Partirà da Genova e poi si esibirà in mare con l’inconfondibile spettacolo che spesso offre ai cittadini e ospiti a Camogli nelle feste patronali”.
Il cantautore camoglino riprende, così, anche grazie a questo evento le attività artistiche, dopo una lunga pausa (l’ultimo lavoro risale al 2018), ma ha già in serbo un’altro appuntamento quello della sera del 27 agosto a Levanto dove, insieme alla sua ‘Compagnia teatrale ligure’ a cui appartiene anche il nipote Andrea Quarantelli, Francesco Taliente e Saimon Marino Milanese, con musica e racconti liguri, si esibirà con il suo cavallo di battaglia, la canzone ‘Camoggi’, già presentata in porto al borgo nel 2018. Tra i pezzi più significativi, c’è anche ‘La Donna dei Gotti’, canzone che narra la storia di una prostituta e un giovane spasimante e dell’amore impossibile tra i due. Anche questa canzone ha ispirato un video ambientato a Camogli che uscirà a breve, subito dopo “Genovesi”.