di ROSA CAPPATO
Disperato Sos da Calvari: “Il fango ci ha sommerso e abbiamo perso tutto”. Dopo la piena del fiume Lavagna di giovedì 17 ottobre, che ha spazzato via il campo di addestramento dell’Unità Cinofila regionale U.C. della Croce Rossa, il gruppo, incredulo, supportato da altri volontari CRI, ha iniziato la difficile bonifica su ciò che è rimasto. Niente.
Tutto è successo durante l’alluvione che ha colpito il Levante ligure, un giorno veramente sfortunato in cui i volontari, che da pochi mesi avevano iniziato ad addestrare i propri cani in questo nuovo sito, si sono ritrovati inaspettatamente spiazzati. Lo racconta Valentina Tarantola, Referente regionale per la Croce Rossa Italiana del Soccorso Speciale con Supporto Cinofilo, che ad aprile aveva inaugurato con i colleghi questo nuovo spazio, dove l’unità andava ogni fine settimana insieme ai propri compagni a quattro zampe. Proveniente dal Comitato CRI di Sori, dal 2022 nel Comitato di Uscio, Tarantola, oltre 30 anni di esperienza in Croce Rossa, nel 2017 aveva caldeggiato con impegno ed entusiasmo la ‘rinascita’ del “soccorso con supporto Cinofilo”.
Si tratta di ricerca di dispersi in superficie e macerie, con l’aiuto dei cani. Da allora tanti volontari provenienti da tutta la riviera ligure, da Ventimiglia a La Spezia hanno aderito all’iniziativa, frequentando corsi e addestramenti. Oggi tutto sembra vanificato e i volontari devono ricostruire il campo e rifornirsi di nuovo materiale.
Siamo a Calvari, dal ponte di Pian dei Cunei. Improvvisamente l’acqua mista a fango e detriti trascinata dal torrente in piena si è riversata sul sito d’addestramento, che era stato generosamente concesso in comodato d’uso da una persona che, sebbene avesse a disposizione questo terreno in buone condizioni, ha ritenuto meglio affidarlo gratuitamente alla Croce Rossa per un utilizzo di tipo sociale, ben sapendo quanto siano importanti i cani addestrati alle emergenze. “Noi ci occupiamo della formazione nell’ambito della ricerca dei dispersi – spiega Tarantola – e anche di cani in attività sociale”. Le Unità Cinofile svolgono ruoli emergenziali, dimostrativi, didattici educativi, preventivi, formativi e di promozione. Sono risorse operative di supporto che operano su scenari di intervento reale e svolgono attività di ricerca dispersi (ricerca in superficie GSAR e ricerca su macerie USAR). Queste si integrano ai sistemi coordinati dagli Enti preposti al servizio tecnico urgente. La Croce Rossa Italiana si avvale anche delle Unità Cinofile, quale attività inserita nei Soccorsi Speciali CRI.
In Liguria la Croce Rossa ha solo questa Unità Cinofila. L’attività operativa e di addestramento è garantita attraverso percorsi formativi specifici che garantiscono un fondamentale supporto nella ricerca (Search), Soccorso tecnico (Rescue) e nell’ambito sociale tramite attività assistite. Tali operazioni richiedono un alto livello di competenza, organizzazione e materiali specifici tecnici. L’attività Cinofila in supporto per il Sociale comprende, invece, interventi con finalità di socializzazione, volti a promuovere il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale, attraverso interventi di informazione. Inoltre i cani da sociale svolgono attività con persone con disabilità e anziani.
Per perseguire questi obiettivi a Calvari si addestravano 14 cani, che ogni fine settimana si ritrovavano insieme ai loro conduttori per allenarsi all’interno di questo grande campo di circa 1700 metri quadrati. “Adesso è sparito tutto – prosegue la referente regionale -: sono andati dispersi e ricoperti dal fango tutti gli attrezzi, le gabbie, la recinzione e tre casette da esterno con il materiale. E’ rimasto solamente il modulo abitativo in precario equilibrio”. La notizia, il giorno dopo l’alluvione, è finita anche sul TG “non è il giorno della conta dei danni – ha scritto la responsabile sui social – perché da contare non c è rimasto nulla, solo desolazione, sconforto, rabbia”. E se in un primo momento c’è stata voglia di abbandonare tutto, l’indomani è subentrata la volontà di tornare, “lì nello stesso posto, con la stessa energia ed entusiasmo…del resto lo abbiamo già fatto due volte e non c è due senza tre. Madre natura non risparmia nessuno e grazie a tutti quelli che con messaggi e telefonate hanno cercato di portare una parola di conforto. La U.C. CRI liguria ha preparato gli stivali: domani ci riprendiamo ciò che è nostro!”. Tra le gabbie disperse o sommerse da fango e pietre, una era di Tarantola, sua personale, appena acquistata: “Piano piano stiamo ripulendo e forse qua sotto potremmo ancora trovare qualcosa e cercare di capire se può essere recuperata oppure arrenderci perchè diventata inutilizzabile. Non abbiamo parole perchè è tutto materiale acquistato dai volontari dalla Croce Rossa e molte attrezzature sono anche state donate: proprio non ce l’aspettavamo. Dall’accaduto ogni momento possibile e compatibile con i turni e le singole occupazioni dei volontari, ci rechiamo al nostro campo, armati di guanti, stivali e pale per continuare a pulire e cercare. Il maltempo, poi, non aiuta di certo queste operazioni e il tempo passa”.
Nessuno è andato ad aiutare, ma la speranza è l’ultima morire e il gruppo è abituato a rimboccarsi le maniche, dopo il rapido trasloco dal sito precedente a San Salvatore, dove erano iniziati degli scavi propedeutici all’allargamento del canale di scolo di un torrente. L’anno scorso questa difficoltà si è presto trasformata in nuova occasione a Calvari. “Alle persone piace quello che facciamo – chiude la d volontaria – e questo ci dà conforto e speranza. Anche il comitato ci aiuta costantemente, ma siamo tutti volontari. Ora speriamo tanto nel buon cuore del prossimo e se qualcuno davvero avesse la possibilità di supportarci concretamente, ci servono delle gabbie per i cani, delle pale, dei rastrelli possibilmente anche una nuova casetta per gli attrezzi, tipo quelle da giardino”. Al momento i cani dell’U.C. CRI sono fermi, occorre far ripartire l’addestramento. Per aiutare si può contattare Valentina Tarantola su Facebook o scrivere alla mail dell’Unità Cinofila: cinofili@liguria.cri.it.