Martedì 31 Maggio 2022, alle ore 18, presso la sede di Wylab, in via Davide Gagliardo 7 a Chiavari, è in programma la presentazione del libro ‘La logica del pesce rosso’, pubblicato da Internòs Edizioni. L’autrice, Elisa Bixio, sarà intervistata da Goffredo Feretto, editore e libraio. Introduzione a cura di Alberto Bruzzone. L’evento è a ingresso libero ed è organizzato nel pieno rispetto delle normative anti Covid: è quindi necessario accedere con la mascherina indossata e la prenotazione del proprio posto, sino ad esaurimento, è obbligatoria, utilizzando la piattaforma EventBrite (al seguente link: https://bit.ly/3GhJVzn), oppure telefonando al numero 347 2502800. In caso di rinuncia dopo la prenotazione, si raccomanda di avvisare, in modo da rendere il proprio posto nuovamente disponibile per altre persone interessate. Anticipiamo alcune riflessioni da parte di Goffredo Feretto.
di GOFFREDO FERETTO *
Esordio molto interessante quello di Elisa Bixio nella narrativa. È uscito da poco il suo breve giallo ‘La logica del pesce rosso’ (Internòs Edizioni).
Ho conosciuto Elisa qualche anno fa, grazie al Premio Andersen di Sestri Levante dedicato alla fiaba nel nome del grande scrittore danese che soggiornò nel borgo ligure e rimase affascinato dalla sua bellezza. Entrambi, infatti, facciamo parte della giuria: Elisa nel suo ruolo di assessore alla Cultura della cittadina dei due mari, io in qualità di coordinatore dei giurati. Da subito mi ha colpito il suo dolce viso, la sua intelligenza e la sua dedizione al compito assegnatole dall’amministrazione. Senza presunzione e con grande capacità di sintesi tra le varie opinioni emerse durante il non facile lavoro dei giurati, alle prese, ogni anno, con oltre ottocento testi provenienti da mezzo mondo.
Ma veniamo al suo libro. Se ‘La logica del pesce rosso’ ha visto la luce lo dobbiamo al Covid e alla lunga clausura cui siamo stati costretti. Proprio tale clausura, infatti, ha consentito all’autrice, sempre impegnata sul fronte del lavoro di imprenditrice della ristorazione e di pubblico amministratore, di trovare il tempo necessario per coltivare l’antica passione per la letteratura e, in particolare, per quella poliziesca. È nato così il bel personaggio di Anna Banti, commissario di pubblica sicurezza nel piccolo paese di Leonida. Non domandatemi se il nome della protagonista abbia qualche riferimento con l’identico pseudonimo adottato da Lucia Lopresti, raffinata scrittrice italiana del secolo scorso. Non domandatemelo perché non lo so: potremo saperlo direttamente da Elisa Bixio nel corso della presentazione.
Coprotagonista del romanzo non è soltanto il brigadiere Vassallo, efficace e simpatica ‘spalla’ della Banti, ma, soprattutto, la cittadina di mare nella quale si svolgono i fatti narrati. Qui la gente non vuole essere disturbata nel suo tranquillo tran tran quotidiano e l’omicidio della più ricca e autorevole concittadina, la contessa Arragoni, pare più una seccatura che una tragedia. Eppure la contessa è stata al centro della vita economica e culturale del borgo e due dei suoi tre figli, l’uno affermato avvocato con la passione per il mare e l’altra notissima gallerista, sono persone a dir poco di spicco fra la popolazione del paese. E Antonio, il terzo figlio? Lui è la pecora nera della famiglia, disprezzato dai fratelli, ma amatissimo dalla madre.
Che dire ancora, senza il rischio di incorrere nell’ira dei lettori cui si è rivelato troppo, privandoli del piacere della scoperta? Assolutamente nulla, se non che Anna Banti si troverà a dover dipanare una matassa molto aggrovigliata.
Buona lettura.
(* editore e libraio)