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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Avegno punta al potenziamento del sistema di videosorveglianza: l’obiettivo è integrare quanto già esistente

La Civica amministrazione intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio consentendo un controllo efficace dei punti di accesso
Il Comune di Avegno punta al potenziamento dell'impianto di videosorveglianza
Il Comune di Avegno punta al potenziamento dell'impianto di videosorveglianza
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di ROSA CAPPATO

Il Comune ha appena firmato il ‘Patto per l’attuazione della sicurezza urbana’. L’amministrazione comunale di Avegno, circa 2500 anime residenti, investe ogni anno diverse risorse per il mantenimento dell’infrastruttura di videosorveglianza esistente ma intende, ora, concorrere all’ottenimento dei finanziamenti previsti per il potenziamento della stessa, per integrarla e aggiornarla. 

L’obiettivo è assicurare e accrescere, ove possibile, i livelli di sicurezza urbana e rurale. I sistemi di videosorveglianza rappresentano una tra le misure di controllo del territorio a cui i Comuni hanno rivolto e continuano a rivolgere una sempre maggiore attenzione. Per la richiesta di contributi governativi è obbligatorio sottoscrivere un ‘Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana con la Prefettura’, secondo uno schema ‘tipo’ pervenuto ad ogni Comune interessato alla promozione e attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza.

I patti che vengono sottoscritti dal Prefetto e dal sindaco sono indicati quali principali strumenti di promozione alla sicurezza urbana. Il termine ultimo per la presentazione dei patti Sindaci – Prefetto e istanze di finanziamento era giovedì scorso, 26 giugno. “Siamo al secondo tentativo – spiega il sindaco Franco Canevello – abbiamo già presentato i progetti necessari e confidiamo che questa volta sia quella buona. Siamo già finiti anche in graduatoria per accedere a questi contributi, ma ci sono molti altri Comuni italiani che provano a ricevere finanziamenti”.

Nel Patto appena sottoscritto il Comune di Avegno intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio consentendo un controllo efficace dei punti di accesso e il rafforzamento del monitoraggio delle frazioni, del plesso scolastico, delle aree commerciali e di maggior attività antropica. La Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo e il Comune di Avegno (di seguito Parti), nel rispetto delle reciproche competenze, adottano strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità favorendo l’impiego coordinato delle Forze di Polizia Statali e la Polizia locale. A tale scopo, le Parti concordano di intervenire attraverso azioni volte alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria; la promozione del rispetto del decoro urbano. 

“Il nostro progetto – aggiunge il vicesindaco Hugo Santoro – tende ad offrire maggior sicurezza in tutto il territorio che è ampio e non costituito esclusivamente da un centro, bensì molto dispersivo. È importante avere una visione di insieme puntuale. Tra gli obiettivi primari c’è il monitoraggio delle autovetture e il controllo delle aree a monte, dove c’è il bosco, perché è da qui che spesso si introducono malviventi intenzionati a commettere furti o rapine. Vorremmo implementare tutto il sistema già operante, compresi i collegamenti. Il costo di questa operazione si aggira sui 90.000 euro nella totalità. In caso riuscissimo ad a giudicarci il contributo faremmo davvero un bel lavoro. Ciò nonostante ogni anno la nostra amministrazione aggiorna e manutiene il sistema di videosorveglianza esistente, anche con implementazioni, ma il progetto presentato offrirebbe decisamente un risultato più performante”.

Nel quadro della collaborazione tra le forze di polizia e la Polizia locale, il Comune intende, tra l’altro, avvalersi delle specifiche risorse previste, sulla base delle linee guida adottate su proposta del Ministro dell’Interno, con accordo sancito in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali. Queste sono le aree maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità individuate per il monitoraggio ad Avegno: area Magazzino Comunale intersezione Vie Corticella/Arbora/Govi – punto di accesso al territorio comunale con letture targhe; Via Govi – punto di accesso al territorio comunale con lettura targhe; Via Don Ansaldo intersezione S.P. 333 punto di accesso alla frazione di Salto, lettura targhe su punto di accesso al territorio comunale; Campo Sportivo e locali annessi nella frazione di Testana; Via Steneri – frazione di Vescina; Via Leonardo da Vinci – S.P. 333 punto di accesso al territorio comunale con lettura targhe; Via Posato – S.P. 333 punto di accesso alla frazione di Posato; Via C. Colombo – S.P. 333 punto di accesso alla frazione di Soprano; Via Colombo fine strada frazione di Salto; Via Fontanella, area industriale; Via dell’Artigianato, Museo Comunale delle Campane; Via delle Mimose – plesso scolastico/attività commerciali con lettura targhe; Via del Piano, fine strada carrabile; Via Colombo, accesso alla frazione di Salto e percorso di ingresso all’area ludica della ‘Marana’; Via Cappelletta, località Serro fine strada carrabile inizio pedonale per il monte Cornua, via di fuga per attività predatorie; Via Cò di Serro capolinea autobus; Via Cò di Serro inizio sentiero pedonale per il monte Cornua; Via Arbora intersezione Vai delle Cabanne; Via delle Rovere intersezione Via del Mulinello, area soggetta ad atti vandalici. 

I progetti, anche integrati, dei sistemi di videosorveglianza, elaborati nel rispetto delle disposizioni dell’Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, saranno ora oggetto di valutazione da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per le modalità di impiego e ogni aspetto tecnico operativo, in coerenza con le direttive ministeriali emanate in materia (Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale). Gli accordi tra il Ministero dell’Interno, le Regioni e gli enti locali, stipulati in base alle normative vigenti, possono prevedere anche la contribuzione di altri enti pubblici (anche non economici) e di soggetti privati, purché finalizzata al sostegno strumentale, finanziario e logistico delle attività di promozione della sicurezza dei cittadini, del controllo del territorio e del soccorso.

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