di ALBERTO BRUZZONE
Lo scorso gennaio, in uno dei suoi editoriali (leggi qui), l’editore di ‘Piazza Levante’, Antonio Gozzi, ribadiva l’importanza del cammino intrapreso dalla Cisl per una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese. Poi, durante il suo cammino nelle aule parlamentari, questa norma si è ritrovata in un percorso accidentato, senza la necessaria e auspicata condivisione tra le varie sigle sindacali e tra i vari partiti.
Il Partito Democratico ha espresso un voto d’astensione e questo ha creato malumori tra le varie anime dei dem. Provocando, oltre ad altri motivi, l’addio al Pd di una esponente storica della Cisl, in veste di segretaria generale dal 2014 al 2021: la senatrice genovese Annamaria Furlan.
È di pochi giorni fa la notizia del passaggio della parlamentare dal Partito Democratico a Italia Viva, perché “Italia Viva – racconta lei stessa – è la realtà più riformista sui temi del lavoro, che sono quelli a me maggiormente cari. È stata una decisione sofferta ma non si poteva più attendere”.
Annamaria Furlan ha deciso questo passaggio “dopo alcune impostazioni in aula che non ho condiviso sul salario minimo e dopo il dibattito interno, che alla fine ha portato a un voto d’astensione, sulla legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese, che era stata sostenuta con quattrocentomila firme da parte della Cisl”. Secondo Annamaria Furlan, “i minimi contrattuali vanno fissati attraverso trattative sindacali che coinvolgano Cgil, Cisl e Uil, mentre fissare per legge il minimo salariale rischia di indebolire la contrattazione”.
Quanto alla legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese, “ritengo che andasse appoggiata sino in fondo, anche se poteva non essere la migliore legge possibile, ma sarebbe stata un buon punto di partenza”. Sono due discussioni che hanno segnato molto il rapporto di Annamaria Furlan con il Pd, e poi è arrivato il passaggio in Italia Viva: “Con il Pd rimangono in comune tante proposte su sanità e sociale, non è uno strappo. Io credo fortemente che il dialogo instaurato da parte del Pd con i partiti più riformisti possa rafforzare tutto il centrosinistra”. E, sulle elezioni comunali di Genova, la senatrice sostiene: “È vero quanto dice Silvia Salis: le elezioni di Genova con un campo così largo come non si era mai visto sono importanti per il futuro della città, ma possono anche diventare un riferimento per altre province e altre regioni, sino a un’alleanza complessiva a livello nazionale. L’obiettivo è sempre quello di costruire un’alternativa al centrodestra”.
Intanto, il passaggio di Annamaria Furlan dal Pd a Italia Viva è salutato con grande entusiasmo da Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva: “Non si tratta di un’operazione contro il Pd, ma di un rafforzamento del centro all’interno della coalizione di centrosinistra. Sono molto contenta della scelta di Annamaria, che è una grande amica con la quale abbiamo già condiviso anche il percorso dell’associazione Liguria Futura. So quanto può essere sofferta la scelta di cambiare schieramento: ci sono passata prima di lei e conosco le difficoltà”.
Secondo Raffaella Paita, “quello di Annamaria Furlan è un arrivo preziosissimo per il gruppo di Italia Viva al Senato e per tutta la comunità politica di Italia Viva. La grande esperienza, l’autorevolezza, la lungimiranza da sempre dimostrate nell’affrontare i problemi del mondo del lavoro offriranno alla vita del gruppo e al progetto riformista del partito un contributo fondamentale. Sarà un piacere e un onore lavorare insieme a lei alla costruzione di un centro che guardi a sinistra. È inoltre un valore aggiunto anche nel sostegno a Silvia Salis candidata sindaca di Genova”.
“Italia Viva Genova accoglie con entusiasmo l’adesione di Annamaria Furlan, sindacalista di lungo corso, già segretaria generale della Cisl e attuale senatrice della Repubblica – aggiunge la presidente di Italia Viva Genova, Arianna Viscogliosi – Il suo ingresso nel nostro partito rappresenta un importante valore aggiunto per la nostra comunità politica e per la nostra visione del lavoro, dei diritti e dello sviluppo economico del Paese. Annamaria Furlan ha dedicato la sua vita alla difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, portando avanti battaglie sindacali con determinazione e competenza. Oggi sceglie Italia Viva per continuare questo impegno con una visione riformista, moderna e concreta. La sua esperienza sarà fondamentale per costruire politiche innovative che sappiano conciliare crescita, diritti e nuove opportunità per le generazioni future. Per me, che sono figlia di un sindacalista e ho visto da vicino il valore della lotta per la dignità del lavoro, questa adesione ha un significato profondo. Mio padre e Annamaria hanno condiviso le stesse battaglie, hanno difeso insieme i diritti dei lavoratori in un’epoca di grandi trasformazioni. Oggi, Italia Viva continua su quella strada, con la consapevolezza che servono soluzioni coraggiose e concrete per affrontare le sfide del nostro tempo. Annamaria Furlan porta con sé una storia di impegno e competenza che sarà preziosa per il nostro percorso. Le diamo il benvenuto con grande entusiasmo e siamo certi che il suo contributo sarà fondamentale per rafforzare la nostra azione politica a Genova, in Liguria e a livello nazionale”.