di ROSA CAPPATO
A Uscio entrano nel vivo i festeggiamenti, con l’atteso concerto di Andrea Bacchetti nell’antica parrocchia di Sant’Ambrogio, mentre splendono più che mai entrambe le chiese di Uscio, storicamente una accanto all’altra. Con l’organizzazione del Comune, i primi ad aver dato il via alle manifestazioni sono stati gli anziani, che hanno goduto di una giornata tutta dedicata, tra buon cibo e scambio di doni.
Ogni anno l’amministrazione Garbarino, in collaborazione con la Pro Loco, il gruppo di volontari della Croce Rossa, il sottocomitato di Uscio ed altre associazioni locali, organizza una serie di eventi.
Sabato 16 dicembre ha avuto luogo il ‘Pranzo per i nostri anziani’, organizzato presso il Salone ex ‘Dolce vita’ insieme alla Pro Loco. A seguire il ‘Coro dei Bambini di Uscio’, ha allietato i presenti con i tradizionali canti natalizi, evento a cura dell’associazione ‘Vivi Uscio’. Il pomeriggio successivo si è svolta la ‘Festa del Santo Natale dei bambini’, denominata ‘Natale…… all’Uscio’ nello stesso salone. Domattina alle 10, invece, torna l’immancabile cerimonia del ‘Confuego’, con i bambini e ragazzi delle scuole di Uscio, in piazza XX Settembre, presso i giardinetti.
La sera della vigilia, ecco che la magia del Natale accende la comunità: domenica 24 dicembre il parroco don Arturo Rampollo celebra la santa Messa di Mezzanotte, a cui seguirà la degustazione di cioccolata calda offerta dalla Croce Rossa di Uscio, in piazza XX Settembre, di fronte all’Ufficio postale.
Il giorno di Santo Stefano, martedì 26 dicembre, alle 17, l’evento musicale di eccellenza, con il concerto del pianista Andrea Bacchetti, nella Chiesa Romanica di Uscio. L’enfant prodige genovese, classe ’77, ha iniziato la sua carriera di giovanissimo, a 5 anni, anche ospite di Mike Bongiorno e altre trasmissioni, per le sue capacità musicali. A 11 anni ha debuttato nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Da allora si è esibito nelle massime istituzioni e festival di tutto il mondo, con molte orchestre internazionali di rilievo, tra cui la Filarmonica della Scala.
In tv l’anno scorso ha collaborato con Chiambretti. La sua musica risuonerà nella ‘chiesa vecchia’ per i cittadini di Uscio, in un sito raro dalla storia significativa. È riportata sul sito della Pro Loco. È un monumento nazionale, di puro stile romanico, la cui costruzione risale al secolo XI. Oggi fa bella mostra di sé accanto alla ‘chiesa nuova’ di Sant’Ambrogio, ma all’epoca faceva parte, con le ‘pievi’ di Recco, Camogli e Rapallo, di una antica arimannia (ricchezza sottoposta a tributo) della Diocesi milanese (da qui il titolo di S. Ambrogio).
Rivolta al preciso Oriente è larga 12 metri e lunga 22, costruita in pietra locale ‘aegu’. La luce vi penetra misurata da una monofora grande in facciata e da altre 16 minori. La parete della navata di sinistra non ha finestre e in passato era affrescata (ne restano soltanto due piccole porzioni). Attorno agli anni 1700, la pietra non piacque più e si iniziò ad adornare facciata, pareti e colonne con stucchi, ori e decorazioni; venne sopraelevata in mattoni la torre campanaria, ma entrando, sulla destra, si può vedere la parte originale del campanile.
La trasformata in stile barocco continuò a ricevere i fedeli di Uscio fino al 1895, anno in cui fu costruita e aperta al culto l’altra chiesa dall’allora Arciprete Mons. G. Benvenuto. Per qualche anno la ‘chiesa vecchia’ fu abbandonata, ma successivamente la Sovrintendenza ai Monumenti provvide a un restauro, così il 12 giugno 1976 fu riaperta al culto. Don Rampollo conferma che questo luogo di culto viene ancora chiamato ‘chiesa vecchia’, e che “come la più recente, è costantemente frequentata. La messa è celebrata in entrambe, perché ai fedeli piace pregare sia in quella nuova, che qui. È aperta regolarmente, sia per le funzioni religiose, che per le visite, essendo di pregio e i residenti amano stare in entrambe”.
La ‘chiesa nuova’ fu progettata dall’ingegnere Camillo Galliano. In un primo momento si pensava di ingrandire la vecchia chiesa (costo stimato 100 mila lire) e a febbraio 1893 cominciarono gli scavi, sospesi quasi subito dalla Soprintendenza dei Monumenti per il Piemonte e la Liguria che impose “di non toccare assolutamente nessuna pietra”. Così la prima pietra del nuovo tempio fu benedetta dal vescovo di Chiavari Monsignor Vinelli il 23 aprile 1893 e si trova ancora nell’angolo in fondo a sinistra. I lavori si protrassero fino al 1895 con la collaborazione di tutta la popolazione. Il 16 giugno 1895 ecco la benedizione. Nel 1901 furono terminati il piazzale e la scalinata in ardesia e nel 1907 si realizzò l’orchestra. Il giorno dell’Epifania, sabato 6 gennaio 2024, nella ‘chiesa nuova’ si celebra la messa, mentre il pomeriggio è dedicato ai bimbi che si spostano all’esterno della parrocchia. Alle 16,30 per loro è organizzata la ‘Festa dell’Epifania’, con tanti giochi e premi, presso il salone ex ‘Dolce vita’ e ancora sabato 13 gennaio, alle 10,30, ecco la ‘Cerimonia di Benvenuto nel Comune di Uscio’, per i bambini nati nel 2019, che riceveranno in dono una ‘Pigotta’ dell’Unicef, all’interno dello stesso salone. Per tutta la durata delle festività, inoltre, le vie del paese saranno decorate, con l’installazione di luminarie, così come sarà illuminato l’abete natalizio dell’altezza di circa 7 metri, nel centro del paese. Un impianto di filodiffusione scalderà l’atmosfera con musiche natalizie sino al 7 gennaio 2024.