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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

All’Opera Villaggio del Ragazzo si punta a creare una struttura recettiva etica, grazie al progetto Re-agire

La location è semplicemente unica. Situata nella parte sud-ovest del grande complesso residenziale gestito dalle Suore Gianelline a Chiavari
La struttura recettiva che si intende creare a Chiavari grazie al progetto Re-agire
La struttura recettiva che si intende creare a Chiavari grazie al progetto Re-agire
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di DANILO SANGUINETI

Il prefisso “Re” nei verbi italiani e nei loro derivati esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario. Se ci si riferisce a Re-aGiRe – la particella che veicola il significato potrebbe andare in un verso o nell’altro dato che si pensa ad opporsi a una forza e allo stesso tempo a un combinato di forze che produce qualcosa di nuovo, nella fattispecie a rigenerare. E qui il vortice semantico si muta in turbine.

Rigenerare, comunemente associato alla rimessa in funzione di un apparecchio elettronico attraverso riparazioni, sostituzioni di componenti, pulizia o aggiornamenti, se riferito a persone acquisisce un significato più complesso. Viene in mente rinnovamento perché significa conferire dignità e speranza a chi le ha perdute o non le ha mai avute per i più svariati motivi. Operazione quanto mai meritoria, che in molti tentano mettendoci lodevole impegno ma spesso finendo nel girone dei velleitari. 

L’Opera Villaggio del Ragazzo di San Salvatore di Cogorno è tra coloro che possono definirsi, senza timore, illuminati. Mostra con i fatti, non solo a parole, di essere capace di mobilitare energie e sollevare idee che altrove rimangono sulla carta. Un intervento innovativo e stimolante, un’operazione portata a termine con piena successo e che promette di dare frutti assai interessanti nei prossimi mesi, con ricadute sul tessuto economico e sociale della zona in grado di allargarsi a macchia d’olio e di maggior durata. Idee reiterate appunto. Partendo dalla prima puntata, lanciata due anni fa e giunta oggi a felice compimento, “L’Agricola”, per giungere alla seconda puntata tenuta a battesimo pochi giorni fa in una presentazione alla presenza di politici nazionali e regionali oltre che di numerosi sindaci. Con una terza puntata che coinvolgerà anche Chiavari in un modo del tutto nuovo. 

A illustrare la progressione creativa Antonio Zampogna, che l’Opera Diocesana Madonna dei Bambini Villaggio del Ragazzo ha designato come coordinatore della serie di progetti. “Il 4 luglio c’è stato l’evento di lancio del progetto “3*Re_Agire” (la fantasia degli amministratori pare sbizzarrirsi solo nella creazione di sigle N.d.r.) nell’ambito della iniziativa di Regione Liguria “Abilità al plurale 3”. Si tratta di interventi integrati in ambito socio lavorativo di soggetti a rischio di emarginazione sociale a valere sul programma regionale FSE+ Liguria 2021-2027. Abbiamo inaugurato il Laboratorio di trasformazione agroalimentare de “L’Agricola” con degustazione di prodotti a Km 0″. 

Si tratta della diretta prosecuzione di quanto realizzato nel biennio che va in scadenza. “Un progetto si chiude e uno nuovo prende il largo. Abbiamo presentato a casa nostra, al Villaggio del Ragazzo, il laboratorio di trasformazione della produzione orticola de L’Agricola. Sarà un altro biennio di grande impegno: il lavoro fatto tra il 2023 ed oggi ci ha esaltato e non vogliamo che gli sforzi fatti per dare vita ai nostri orti “supersostebnibili” riportando in vita terreno incolti vadano perduti. In più non vedevamo l’ora di parlare dell’altra impresa che va a cominciare. Infatti grazie alla terza edizione del Progetto Re- Agire potrà partire l’attività di una nuova struttura ricettiva etica, ubicata nel centro storico di Chiavari. Getteremo quindi un ponte tra due realtà, uniche nel loro genere, che puntano all’inclusione lavorativa di soggetti fragili, per dare autonomia, dignità e lavoro equo. Non abbiamo paura io e i miei collaboratori di parlare di una sorta di rivoluzione culturale: agricolo e turistico i due ambiti tipici del territorio, che creeranno fra loro sinergie e commistioni”.

A sottolineare come il progetto sia qualcosa di straordinario per il territorio la massiccia presenza di autorità locali e regionali. Tra di loro il sindaco di Cogorno Gino Garibaldi, il presidente del Villaggio don Paolo Zanandreis, il Vescovo della Diocesi di Chiavari Monsignor Gianpio Devasini, l’assessore regionale Simona Ferro ma anche rappresentanti del mondo imprenditoriale ed aziendale, delle cooperative e della formazione, tutti a vario titolo coinvolti o interessati agli sviluppi dei progetti.

Il Villaggio del Ragazzo come capofila, Ente Forma, Golfo del Tigullio Cooperativa Sociale arl, Il Sentiero di Arianna Società, Cooperativa Sociale arl Onlus, sono soggetti che hanno dato prova di assoluta affidabilità. Il progetto Re-Agire si è caratterizzato per l’ampio coinvolgimento di tutti i servizi del territorio: Servizi ASL, Distretti Socio Sanitari, Comuni, Associazioni e strutture di accoglienza, coinvolti nelle procedure di segnalazione di candidati appartenenti alle aree: Disabilità, Immigrazione, Dipendenze, Circuito Penale, Nuova Povertà.

Ha perfettamente sfruttato l’opportunità “L’Agricola” società agricola a responsabilità limitata. Racconta Zampogna: “La nostra società si è distinta per un’attività imprenditoriale finalizzata a creare nuove opportunità di inclusione socio-lavorativa per persone in situazione di svantaggio nel settore dell’agricoltura e della trasformazione agroalimentare. L’azienda, che ha sede operativa in un’area sita all’interno del Centro San Salvatore limitrofa al fiume Entella, ha messo a coltura orticola alcuni terreni abbandonati individuati nella piana, ottenuti in affitto e bonificati”. 

Ai primi terreni via via si aggiungono uliveti, per la maggior parte da riformare, più ampiamente dislocati, tra Chiavari, Ne, Lavagna, Castiglione Chiavarese. Parallelamente alle coltivazioni prendono avvio le attività di vendita diretta, con un punto vendita presso la sede a San Salvatore di Cogorno e tramite consegne a gruppi di acquisto nei comuni limitrofi. L’offerta a “km zero” si caratterizza per una scelta di coltivazione biologica, senza uso di concimi e trattamenti chimici, scelta apprezzata da una clientela attenta al benessere ed al cibo sano.

Nei mesi scorsi scatta la fase due per sfruttare il secondo biennio concesso da Re-Agire. “La ristrutturazione di un piccolo edificio ha permesso di realizzare un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli, in parte finanziato dal progetto Re-Agire grazie alla complementarietà FESR ed in parte attraverso l’accesso al Piano di Sviluppo Rurale. Esso costituisce lo spazio dedicato al conferimento, trasformazione e alla conservazione dei prodotti agricoli, oltre che punto di vendita diretta. L’edificio, data la collocazione pertinenziale al complesso del Villaggio del Ragazzo, si colloca in un’area confinante con la sponda sinistra del fiume Entella e quindi affacciata sul percorso ciclopedonale, situata all’interno delle zone verdi presenti all’interno del Centro San Salvatore e contigua con l’edificio “Portale del Parco”, recentemente realizzato grazie al progetto intercomunale “Le vie dell’Acqua – parco fluviale dell’Entella” con il quale condivide, completandolo, il progetto di valorizzazione dell’ecosistema fluviale dell’Entella, patrimonio di biodiversità e storicamente centro di produzione agricola”.

I bonus si moltiplicano allargando lo sguardo: “L’area ospita attività di fattoria didattica a favore delle scuole del territorio e, a partire dal prossimo mese saranno organizzati percorsi di degustazione a tema, con l’utilizzo di prodotti propri, freschi e trasformati, ed in rete con le altre aziende agricole locali. Il posizionamento poi nell’area di un punto ristoro mobile potrà offrire ai frequentatori del percorso ciclopedonale cibi e bevande km zero”. 

Tutto molto bello e tutto anche molto utile dal punto di vista dell’impiego di forza lavoro. “Dalla primavera 2023 ad oggi l’azienda ha occupato, oltre all’imprenditore agricolo che conduce l’attività, tre operai stagionali (per un totale di 24 mesi lavorati), di cui uno attualmente in forza. L’azienda ha ospitato sette tirocini nell’ambito del progetto Re-Agire ed attualmente ospita tre borse lavoro in collaborazione con il Cpi di Chiavari e la Asl 4, di cui due a beneficio di giovani con sindrome di Down e una a favore di un soggetto adulto con disabilità, oltre ad uno stage con un ragazzo disabile afferente al percorso di Attività professionalizzante del Villaggio del Ragazzo”. 

Nel biennio 2025-27 si pensa non solo di mantenere ma forse anche di incrementare la forza lavoro. Un cammino entusiasmante, un cammino tutt’altro che concluso. C’è di più, molto di più. La parola ad una delle operatrici incaricate da Zampogna di seguire il “sentiero numero 3”, Laura Costaro: “Siamo pronti per una nuova sfida: la creazione di una struttura ricettiva etica. Intraprendere per includere. Lo sviluppo di idee imprenditoriali con potenzialità inclusive si dimostra, all’interno del sistema rappresentato dalla cornice progettuale, una modalità efficace per conferire generatività agli investimenti, conferendo una prospettiva di continuità che vada oltre la dimensione temporale stessa del progetto. L’esperienza dell’Agricola ne è testimonianza e 3*Re-Agire intende proseguire su questa strada dando avvio ad una nuova sfida: l’avvio e la gestione di quello che potrei definire un “super B&B, una struttura ricettiva etica, situata nel pieno centro della Città di Chiavari. Attraverso un modello di accoglienza turistica al passo coi tempi mostrerà di essere capace di generare una catena di valore della quale le risorse umane siano uno degli elementi caratterizzanti. Un bene concreto per la comunità e per il territorio in quanto luogo di autonomia e di inclusione”. La location è semplicemente unica. Situata nella parte sud-ovest del grande complesso residenziale gestito dalle Suore Gianelline, al culmine della salita Gianelli.

“La nuova struttura, che sarà gestita da Accademia del Turismo, presenta una peculiare location allo stesso tempo cittadina e rurale: essa si trova infatti a poche decine di metri dal centro storico e vanta l’unicità della presenza, all’intorno, di una superficie agricola di circa 2.500 metri, coltivata in prevalenza a ulivi e vigna e, distribuite tra terrazzamenti e ampi piani, ad altre essenze quali agrumi e piante officinali. L’edificio, utilizzato in passato con scopi di accoglienza, costa di sei camere da 2 persone, tutte con bagno, più spazi in comune amplissimi, una cucina molto grande e in grado di sfornare pasti per tutti gli ospiti a tutte le ore del giorno. All’esterno è pronto, all’interno dobbiamo completare alcuni lavori per consentire l’accesso ai clienti. Contiamo di essere pronti per la prossima primavera. Verrà inserito nei maggiori circuiti turistici, lo vorremmo tenere aperto tutto l’anno puntando sulla vendita del pacchetto a comitive di 10-12 persone. Insomma un B&B per comitive e gruppi che vogliano visitare il Tigullio partendo da una location per vista e centralità senza pari. Vi impiegheremo giovani e non segnalataci dal progetto e che seguiranno corsi di apprendimento per gli specifici incarichi”.

Ed il cerchio si chiude: “Elemento di valore e di continuità rispetto alla progettualità precedente, la stretta collaborazione con l’Agricola, che contribuisce a caratterizzarne l’offerta, sia in termini di fornitura dei prodotti per la composizione dei menù, sia per il mantenimento delle aree verdi e la realizzazione di attività esperienziali in ambito agro-rurale”.

Rinnovamento, resurrezione. La particella Re variante Ri torna a fare capolino in un discorso proiettato in avanti, sia dal punto di vista temporale sia di quello del pensiero per niente debole perché mescola solidarietà e sostenibilità senza perdersi nell’utopia, parola anch’essa con prefisso, ma privativo e pessimista, quindi sconosciuto ad Antonio, Laura ed agli altri operatori di un’Accademia che non si rifugia nell’Iperuranio.

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