di ROSA CAPPATO
Mantenere vivo il focus del paese rispetto alle tematiche dell’infanzia e della natalità. Per questo motivo è nato il ‘Comitato Vivi Uscio’, che ha una natura esclusivamente sociale e non politica, fondato dalla presa di coscienza che se il calo della natalità è un problema sistemico, può diventare una vera minaccia per una piccola realtà come Uscio.
Il ‘Comitato Vivi Uscio’ ha appena portato a casa un ottimo risultato: scongiurare la pluriclasse alla scuola Primaria, lavoro frutto di una collaborazione attiva e propositiva con le istituzioni comunali e scolastiche, così il 20 giugno scorso l’Ufficio Scolastico Regionale ha formalizzato la concessione della classe I della scuola Primaria, in deroga all’istituzione di una pluriclasse, visto il numero degli allievi iscritti. Il comitato è nato il 15 marzo e sullo statuto si cita proprio la volontà di promuovere lo studio e la soluzione dei problemi che riguardano l’infanzia e l’età dello sviluppo.
L’occasione che ha fatto riunire questi genitori è stata quella dell’ipotetica pluriclasse. “Ci siamo riuniti la prima volta quando abbiamo appreso la notizia della chiusura della scuola dell’infanzia – spiega la presidente Claudia Bisso – poiché abbiamo preso consapevolezza del calo demografico di Uscio, perciò si è deciso di prendere in mano la situazione, in particolare per garantire una scuola e quest’anno è stato scampato il pericolo. Il nostro obiettivo è creare sempre qualcosa per i bambini e mantenere alta l’attenzione su di loro. Sul piano della scuola per l’anno 2025- 2026 non si ci si troverà di fronte a questo problema poiché i nati nel 2019 sono veramente tanti: si rischierà invece sull’anno 2020-2021”.
Per la comunità di Uscio si pensa ad un luogo appetibile e accogliente per nuove famiglie ed è su questo che il comitato lavora. “Si vuole anche coinvolgere il Comune – prosegue la presidente – per garantire e promuovere il doposcuola, istituzione che già rappresenta un risultato poiché anche questa realtà già presente si arricchirà del pre-scuola. Si procede quindi con buoni riscontri”. Tanti usciesi infatti portano i figli nelle scuole di Recco, anche per motivi di comodità dovendo molte persone recarsi nel Comune limitrofo per lavoro, ma spesso poi si assiste a trasferimenti ed è ciò che si vuole evitare in futuro. Al momento i bambini sul territorio comunale sono circa 170 fra i 3 e i 14 anni (una trentina all’asilo, un’ottantina alla primaria e circa 60 alla scuola media media. Il ‘Comitato Vivi Uscio’ tiene alta l’attenzione nei loro confronti poiché l’obiettivo è rendere Uscio un paese a misura di bambino. Gli aderenti al comitato sono tutti residenti per la maggior parte e conta 100 iscritti, di cui 30 volontari attivi. Ad affiancare la presidente, che è psicoterapeuta, c’è il vice, Riccardo Romano oltre agli altri componenti del direttivo: Cristina Camosso, Paola Allodi, Valentina Martinotti, Francesca Zerega.
Tra i fini altruistici elencati nell’atto costitutivo del comitato – senza fini di lucro – si legge, appunto, della volontà di promuovere lo studio e la soluzione dei problemi riguardanti l’infanzia e l’età dello sviluppo all’interno del Comune, con particolare attenzione alle problematiche legate agli spazi pubblici adatti allo svolgimento di attività ricreative, ludiche sportive, collaborando con organi e uffici comunali competenti e, più in generale, facendosi promotore di proposte e istanze rivolte alle pubbliche amministrazioni. Altro obiettivo è promuovere lo studio e la soluzione dei problemi che riguardano le scuole di ogni ordine e grado, raccogliere ed elaborare proposte provenienti dai genitori e più in generale dalla cittadinanza e poi sottoporle a chi ha competenza. Si vuole anche studiare, suggerire e realizzare iniziative intese ad aggiornare i genitori e i cittadini sui problemi della scuola e dell’educazione; realizzare iniziative e attività educative rivolta a bambine e ragazzi in età scolare e prescolare.
“Un paese senza scuola e senza bambini è un paese morto – riferisce Bisso – e il calo della natalità si sta già ripercuotendo sulla nostra scuola ed è facile immaginare quali potranno essere le ripercussioni nei prossimi anni sulla primaria e le medie. Quindi il comitato si pone l’obiettivo, seppure ambizioso, di rendere Uscio un paese a misura di famiglie. Un paese in cui si decida di vivere non solo perchè gli affitti sono più bassi che a Recco. Un paese fondato sulla collaborazione e su senso di comunita in cui l’infanzia occupa un posto centrale”. L’idea è quindi quella di creare una rete di persone a sostegno dell’infanzia e delle famiglie, in grado di proporre progetti, eventi e iniziative benefiche, formative e sportive a favore dei bambini. “Per raggiungere questi obbiettivi siamo convinti che sia fondamentale che i cittadini partecipino e mettano a disposizione le lo competenze e il loro tempo a favore del territorio. Mi rendo conto che il tempo libero per ognuno di noi è molto poco, ma il lavoro di squadra, quando si è tanti e mossi da buone intenzioni, è sicuramente la più importante delle risorse”.
Tra gli eventi più significativi del comitato c’è stata la ‘Mini Olimpiade’ in collaborazione con la Calvarese e anche il Don Bosco di Recco, il 15 giugno, che ha riscosso grande successo e partecipazione con l’adesione di molti bimbi, richiamati anche dai Comuni limitrofi, manifestazione sportiva arricchita da stand gastronomici e la proiezione finale della partita Italia-Albania, momento di significativo scambio anche tra adulti. Prima ancora, in primavera, il comitato ha organizzato la lotteria di Pasqua ed è riuscito a donare ben 600 euro alla scuola della primaria, dell’infanzia e della media, denaro utilissimo per il materiale didattico. Ora si prosegue affrontando luglio e a settembre si organizzerà un torneo di calcio: si pensa anche ad una collaborazione con il festival culturale previsto negli eventi estivi, tutti sempre uniti e motivati. Si lavora anche per incrementare le fila del comitato. Con la tessera annuale si può partecipare a tutte le riunioni, in cui ci si confronta circa i progetti e le iniziative più salienti. Gli eventi invece sono aperti a tutti. “Io sono nata e cresciuta a Uscio. – chiude Bisso -. Ho ricordi di un paese vivo e meraviglioso in cui crescere. Vorrei che anche i nostri figli avessero la possibilità di scegliere se rimanere e costruire la propria vita a Uscio ma se non investiamo oggi, tempo e risorse, difficilmente riusciremo a ottenere qualcosa di buono per il futuro”. Chiunque voglia associarsi e dare una mano è bene accetto. Info: viviuscio@gmail.com e pagina Facebook.