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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

A Zoagli il Castello di Sem Benelli, a 75 anni dalla morte dell’eccentrico personaggio, fa gola agli stranieri

Gli immobili all’interno del Castello sono pezzi unici, nulla a che vedere con un appartamento ‘tradizionale’ a cui siamo più comunemente abituati
Il Castello di Sem Benelli è una delle dimore più belle di tutta la riviera di Levante
Il Castello di Sem Benelli è una delle dimore più belle di tutta la riviera di Levante
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di ROSA CAPPATO

La dimora di Sem Benelli, indiscusso poeta, scrittore e drammaturgo, continua ad affascinare. L’imponente e colorata struttura, rimodernata e suddivisa in 11 appartamenti negli anni ‘80, ne ha ancora due senza proprietario. Uno si trova all’ultimo piano, la torre esclusiva su tre livelli, l’altro è al secondo. ‘Vendesi appartamento a picco sul mare di circa 100 mq. ben diviso, con terrazzino e due posti auto’. 

Il Castello di Sem Benelli a Zoagli, è un’opera architettonica di gran pregio, costruito direttamente sul mare con un parco di macchia mediterranea incontaminata. Da qui, percorrendo un viale ombreggiato o utilizzando direttamente la scala in pietra, si raggiunge la casetta prendisole e la spiaggia privata, in un angolo di costa dall’acqua color smeraldo. La richiesta supera di poco il milione di euro. 

L’agenzia di Rapallo ‘Abita immobiliare’ si occupa delle trattative e i professionisti spiegano che il Castello di Sem Benelli desta sempre maggior interesse in una clientela straniera, affascinata dalle caratteristiche di un immobile unico nel suo genere. “Portando i clienti si percepisce una netta dicotomia tra chi ne resta estasiato e chi invece ne è quasi spaventato dalla maestosità e dalla scelta dei materiali”. Vi si accostano infatti pietra, mattoni, marmi colorati. L’originale struttura è ricca di elementi pittorici, maioliche, vetrate, logge, nicchie, balconi e terrazze nascoste. “

Gli immobili all’interno del Castello sono pezzi unici, nulla a che vedere con un appartamento ‘tradizionale’ a cui siamo più comunemente abituati. Nel corso del frazionamento, eseguito sotto l’occhio vigile della Soprintendenza, a comandare sono state l’architettura e la tutela di quegli effetti scenografici progettati dall’architetto Mancini. Il risultato sono appartamenti che non sempre mettono al centro la funzionalità, ma che, d’altra parte, garantiscono un fascino difficilmente raggiungibile in altri contesti. Acquistare un appartamento al Sem Benelli è un po’ come acquistare un’opera d’arte. Pensiamo a un quadro di Picasso: non è sicuramente per tutti i gusti, ma il suo valore storico e artistico è indiscutibile”. 

Il drammaturgo e il suo Castello sono tra i caratteri distintivi del borgo tigullino. L’eccentrico artista nacque a Filettole, in provincia di Pisa, in Toscana, il 12 agosto 1877, ma volle morire a Zoagli, dove visse 30 anni, sino al 18 dicembre 1949. Dalla sua dipartita sono trascorsi 75 anni proprio ieri, ma la memoria delle imprese che lo hanno visto protagonista, non potrà essere cancellata e il suo Castello ne è la prova. Il padre del testo teatrale ‘La cena delle beffe’, scritta durante un soggiorno spezzino, aveva scelto il piccolo paese come sua dimora, facendo costruire apposta, nel 1914, questo spettacolare edificio a picco sul mare, progetto dal suo scenografo teatrale e architetto toscano Gian Giuseppe Mancini

Lo scrittore e storico ligure Sandro Antonini narra tutta la vicenda nel libro ‘Sem Benelli, vita di un poeta: dai trionfi internazionali alla persecuzione fascista’ e descrive come questa costruzione rappresentasse una sorta di rivalsa sul ‘Vittoriale’ del suo antagonista Gabriele d’Annunzio. Dissoluto e incauto spese due milioni di lire e lo fece arredare con mobili del ‘400, indebitandosi per gli anni a venire, anche con l’amico Mancini. Inevitabilmente ipotecato, nel 1932 l’ipoteca fu acquistata dal gerarca fascista Francesco Giunta e trasferita al Banco Carlotto di Genova, con la clausola di usufrutto per Benelli. Nel 1939 la sfortuna continua a colpire il regista e il Banco Carlotto fallisce. Fu Mussolini a salvarlo dal lastrico, evitandogli lo scandalo e scongiurando l’esproprio dal suo Castello, pagando l’ipoteca. Nel 1941 il poeta riuscì a vendere la struttura ai Conti Maria e Costantino Lentati, di Milano e si trasferì nella semplice dimora del giardiniere, dove visse sino alla morte. A Zoagli la figura Benelli, che insieme all’amico Marinetti contribuì alla nascita del Futurismo, non si dimentica, così come il rapporto speciale che ebbe con la Liguria: fu lui a battezzare il golfo di La Spezia come ‘Golfo dei Poeti’. Negli anni più volte si sono svolte manifestazioni in sua memoria, celebrando il lustro che continua a offrire al piccolo borgo. Nel 1999 l’associazione culturale ‘Due Torri’, vi dedicò un’intera giornata: ‘Sem Benelli il prigioniero della fama’, in occasione dei 50 anni dalla morte, insieme al ‘Zonta international Club Portofino Tigullio’. 

Nel 2011 l’allora sindaco Rita Nichel curò un’altra giornata e una tavola rotonda di analisi di tutti gli aspetti della sua vita e opere, le scelte politiche in bilico fra adesione al fascismo e rivendicazione della libertà di pensiero; del rapporto di Benelli con Zoagli (con la proiezione in piazza del film ‘La cena delle beffe’, a 70 anni dall’uscita della pellicola di Alessandro Blasetti). All’evento, tra altri, era presente anche Sandro Antonini, Roberto Trovato, professore di drammaturgia, Roberto Napolitano e Gianfrancesco Grasso responsabili del Fondo Benelli della Società Economica di Chiavari e Mirna Brignole, presidente dell’associazione culturale ‘L’Agave’ L’anno scorso l’attuale amministrazione ha lanciato il premio letterario nazionale di poesia ‘Premio Sem Benelli Young’, rivolto agli studenti degli istituti superiori, su proposta dell’associazione culturale ‘Le Muse Novae’, con premiazione a giugno, alla presenza di uno scrittore legato agli ideali di Benelli, che riceve il ‘Premio Sem Benelli Zoagli’, curato dalla Società economica di Chiavari, che custodisce le opere originali del poeta. 

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