di ROSA CAPPATO
A Camogli sarà posata la prima Pietra d’Inciampo. Sarà la prima del Golfo Paradiso. Il nuovo anno inizierà con due intense celebrazioni con cui l’amministrazione comunale intende promuovere riflessioni sull’uguaglianza fra gli uomini e sulle distorsioni provocate da ideologie che negano un valore di crescita personale e di confronto alla diversità.
Per la prima volta il Giorno della Memoria a gennaio 2025 sarà celebrato in modo significativo con ben due appuntamenti, il primo al Teatro Sociale e il secondo, pochi giorni dopo a Ruta, con la posa della prima Pietra d’Inciampo. L’iniziativa nasce dalla proposta del consigliere comunale delegato alla Cultura, Paolo Terrile anche presidente del consiglio comunale, che curerà le manifestazioni, aperte alla cittadinanza, ai giovani, a coloro che vorranno partecipare.
La prima sarà mercoledì 22 gennaio, al Teatro Sociale, in collaborazione con il ‘Festival della Comunicazione’. Ci sarà un incontro in mattinata, con il giornalista e storico Aldo Cazzullo. L’evento, a ingresso gratuito, verterà sul significato che rappresenta nella memoria collettiva la ricorrenza del 27 gennaio, attraverso i rimandi storici degli accadimenti. L’incontro è diretto a rafforzare nell’opinione pubblica e, in particolare, negli studenti di ogni ordine e grado, la riflessione sui fatti di persecuzione e violenza che hanno contraddistinto quel periodo oscuro della storia europea, con l’auspicio che non si ripetano simili accadimenti e che le istanze di convivenze si radichino nei paesi e nei popoli. “Così si promuovono riflessioni sull’uguaglianza fra gli uomini – spiega Terrile – e sulle distorsioni provocate da ideologie che negano alla diversità un valore di crescita personale e di confronto”.
Pochi giorni dopo, lunedì 27 gennaio, Giorno internazionale della Memoria, a 80 anni dalla liberazione degli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz, la Città di Camogli posa la prima Pietra d’Inciampo, a Ruta. Il 27 gennaio 1945 è la data storica dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il Giorno della Memoria ricorda lo sterminio del popolo ebraico (Shoah), le leggi razziali, le persecuzioni dei cittadini ebrei e degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte in quanto, da schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e hanno messo in pericolo la propria vita per salvare e proteggere i perseguitati. Quel giorno un’avanguardia della 332ª divisione di fanteria dell’Armata Rossa liberò gli ebrei dal più grande campo di sterminio costruito dai nazisti in Polonia.
“Grazie alle ricerche del nostro cultore di storia locale l’avvocato G.B. Figari – aggiunge il consigliere – e confortata dal lavoro dell’ufficio comunale cui fa capo Carla Campodonico, siamo riusciti a risalire alla storia di una persona che fu prelevata da Camogli e portata ad Auschwitz”.
Si tratta di Carlo Staineri, nato a Gorizia e morto prigioniero nel 1945. A lui sarà dedicata la prima Pietra d’Inciampo del borgo, nel luogo dove si ha memoria dell’arresto e della deportazione, ‘per non dimenticare questo cittadino italiano che, sebbene non originario di Camogli, ebbe forti legami con la città’. “Sarà posata là dove è stato catturato, nel 1944, davanti l’abitazione di Ruta, in Via Maggiolo, dove all’epoca egli abitava con la moglie”.
La Pietra d’Inciampo, nel rispetto delle istanze del progetto internazionale di collocazione di ‘pietre’ a ricordo della deportazione di cittadini durante la seconda Guerra Mondiale, consiste in una targa in ottone satinato, aventi misure 10×10 cm ed incisione di una scritta riportante il nome del cittadino deportato, il luogo e la data di nascita, la data della cattura e quella della morte nel luogo di prigionia. Le Pietre d’Inciampo, in tedesco ‘Stolpersteine’, fanno parte del progetto artistico-commemorativo ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig proprio per tenere viva la memoria dei deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti, che non sono mai più tornati nelle loro case. La targa, da incastonare nel selciato di fronte al luogo di cattura di Staineri, riporterà la seguente incisione: ‘Qui fu arrestato Carlo Staineri, nato Gorizia nel 1884, deportato 1944, morto ad Auschwitz nel 1945’. Il nome del deportato appare negli elenchi redatti dalla Fondazione CDEC, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. In un’area dedicata del sito è possibile accedere ai dati biografici delle persone associate alle risorse pubblicate sul portale, nonchè ai dati sulle vittime della persecuzione e deportazione dall’Italia fra il 1943 e il 1945. Nella sezione ‘Ricerca avanzata sulla Shoah in Italia 1943-1945’ è possibile fare ricerche sulla base dei luoghi di arresto, dei luoghi di raccolta, dei campi di internamento e di deportazione, sugli eccidi avvenuti in Italia e sul destino finale delle vittime. Di Staineri si leggono le note biografiche e di persecuzione.
E’ scritto che era figlio di Leone Staineri e Angiolina Pincherle, nato in Italia a Gorizia il 3 luglio 1884: ‘Coniugato con Lucia Bruno. Arrestato a Ruta (Genova). Deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuto alla Shoah’. Il suo luogo di detenzione e raccolta: Bolzano campo. ‘Destino: morto in campo di sterminio; numero di convoglio 18, 24/10/1944; data di partenza del convoglio: 24/10/1944; data di arrivo del convoglio: 28/10/1944; campo di destinazione: Auschwitz; sconosciuto il numero di matricola. La sua triste storia resterà indelebile a Camogli, apripista nel Golfo Paradiso per la collocazione della Pietra d’Inciampo. Nel febbraio 2023 nel vicino Comune di Recco si lanciò un’iniziativa analoga, durante una seduta consiliare. L’allora capogruppo di lista civica Gian Luca Buccilli aveva suggerito di intestare una Pietra d’Inciampo a Riccardo Pacifici, Rabbino capo della Comunità ebraica di Genova, deportato ad Auschwitz, dove morì con la moglie Wanda, da posare il successivo 3 novembre, data dell’80° anniversario della retata di 261 ebrei in Sinagoga a Genova. La pietra, tuttavia, non è più stata posata. A Camogli, con le manifestazioni e la narrazione degli eventi bellici, si metterà in particolare evidenza il ricordo delle vittime dell’olocausto, come appunto Staineri, il cui genocidio venne alla luce nei tragici mesi dell’inizio del 1945 quando vennero scoperti i campi di sterminio e liberati i prigionieri ancora in vita.