di ALBERTO BRUZZONE
Lezioni private al di fuori dell’orario scolastico, ovvero le cosiddette ripetizioni: un rimedio che, prima o poi, può capitare a qualsiasi famiglia e a qualsiasi studente ‘medio’. Appoggiarsi a un esperto che possa guidare nel processo di apprendimento e colmare determinate lacune.
Spesso, si tratta di processi molto dispendiosi: un’economia sommersa che consente a laureandi, universitari e anche tanti docenti di arrotondare. Nessuno si scandalizza: è sempre stato così.
Ma a Chiavari, oltre a questo, c’è molto, ma molto di più. Perché esiste un gruppo di professori, la maggior parte dei quali sono in pensione, che le ripetizioni le dà gratuitamente. Volontariato ‘bidirezionale’: prestazione gratuita da parte dei docenti, che mettono a disposizione la loro esperienza; servizio gratuito per gli studenti, che trovano persone competenti, pazienti e profondamente preparate, in grado di dare una mano a recuperare, specie in quelle materie dove si va meno bene.
La domanda (numerosa) incontra l’offerta (cospicua) sotto i portici di via Costaguta, dove si trova la sede cittadina del Partito Democratico. Ma, ovviamente, la politica non c’entra nulla. Il Pd offre semplicemente gli spazi dove opera un’associazione indipendente, in tutto e per tutto.
Si chiama ‘Fuoriclasse’, è stata fondata da una quindicina di persone nel 2016 ed è attualmente composta da circa quaranta associati, presieduti dall’ex professoressa di matematica in pensione Anna Goffy. “È un progetto molto bello – racconta – nonché di grandissima utilità sociale. Infatti, ‘Fuoriclasse’ è iscritta al registro delle associazioni di volontariato della Regione Liguria. Da una parte aiutiamo gli studenti, nonché alcuni ragazzi stranieri che devono imparare la lingua italiana, dall’altra siamo un punto per l’invecchiamento attivo: molti miei colleghi sono felicissimi di prestare la propria esperienza, continuando a essere utili e facendo quello che hanno fatto per una lunga carriera lavorativa, ovvero insegnare e seguire i ragazzi”.
‘Piazza Levante’, che nei suoi numeri precedenti ha spesso parlato di silver economy, racconta molto volentieri questa brillante esperienza, oltre a raccogliere l’appello da parte degli insegnanti: “La richiesta di ore di ripetizione è molto vasta. Attualmente, seguiamo venticinque ragazzi delle scuole, oltre a cinque stranieri che vengono al mattino per imparare la lingua italiana. Se ci fossero persone disponibili ad ampliare il numero dei docenti, sarebbe veramente una bella cosa. In questo senso, siamo aperti a ogni collaborazione”.
‘Fuoriclasse’, si diceva, nasce nel 2016: “Sono due – spiega Anna Goffy – le motivazioni che ci hanno spinto. Da una parte, quella di animare un po’ la Sala Gramsci di via Costaguta. Dall’altra, fare un’esperienza di volontariato che potesse essere utile ai ragazzi delle scuole. Sempre più è vasta la richiesta di ripetizioni, ma non tutte le famiglie se le possono permettere, perché le lezioni private possono anche essere molto costose. Io avevo già avuto delle esperienze di questo tipo. Ci siamo trovati in una quindicina di persone con la stessa buona volontà e abbiamo deciso di partire, dopo aver avuto l’appoggio della segreteria cittadina del partito, nonché di circolo e federazione. Il Pd ci ospita presso la sua sede chiavarese, il che ci consente di avere poche spese. Però noi ci siamo costituiti in associazione autonoma, chiamandoci ‘Fuoriclasse’. Il solo costo è la tessera associativa, di dieci euro all’anno. Con il ricavato, paghiamo un’assicurazione per noi insegnanti, che ci copre dal punto di vista della responsabilità civile, e poi investiamo tutto il resto per l’acquisto di libri di testo e di tutti gli altri supporti necessari allo studio”.
Siamo al terzo anno scolastico completo: “Dai quindici fondatori, si è passati ai quaranta soci. Seguiamo ragazzi delle medie inferiori e delle medie superiori. Si tratta sempre di lezioni frontali ‘one to one’, ovvero individuali, nove ore alla settimana: il lunedì, il mercoledì e il giovedì, dalle 15 alle 18. Le materie? Matematica e inglese sono le principali richieste. Ma anche italiano e francese, scienze e chimica. Un avvocato viene ogni tanto a tenere lezioni di diritto. A breve, dovremmo riuscire ad aggiungere latino e greco, grazie a una nuova persona che si è resa disponibile. A rimpinguare le nostre file, ci sono pure tre ragazze delle superiori: due dell’ultimo anno del liceo linguistico e una del quarto anno di geometra. Ci danno una grossa mano”.
Al mattino, invece, un’altra persona segue cinque ragazzi stranieri: “Insegniamo l’italiano base: per andare a fare la spesa, per andare dal medico. Insomma, per farsi capire e iniziare a integrarsi. Si tratta di un percorso molto impegnativo, ma anche ricco di soddisfazioni. E il bello, per noi che siamo in pensione, è che possiamo continuare a sentirci utili. Potremmo stare su una panchina a chiacchierare, ma volete mettere questa avventura? Un bellissimo impegno”.
Come, centinaia di anni fa, già aveva espresso perfettamente un grande pensatore come Lucio Anneo Seneca, nelle ‘Lettere morali a Lucilio’: Recede in te ipse quantum potes; cum his versare qui te meliorem facturi sunt, illos admitte quos tu potes facere meliores. Mutuo ista fiunt, et homines dum docent discunt. ‘Ritirati in te stesso quanto puoi; stai insieme con quelli che sono destinati a renderti migliore, accogli quelli che tu puoi rendere migliori. Queste cose si fanno reciprocamente e le persone, mentre insegnano, imparano’.