di ALBERTO BRUZZONE
Prima seduta, ieri pomeriggio, del Consiglio della Città Metropolitana di Genova, dopo le elezioni dello scorso 5 ottobre. Le opposizioni hanno lasciato l’aula al momento del voto sulla delibera di indirizzo inerente le nuove tariffe di Amt, ma prima di questo c’è stato spazio per alcune pratiche del precedente ciclo amministrativo (come quella sulla succursale di Mignanego della scuola “Gobetti”) e anche per la comunicazione, da parte della sindaca metropolitana Silvia Salis, delle deleghe ai vari consiglieri.
È stata quindi risolta la situazione di stallo venutasi a creare la scorsa settimana, che aveva comportato il rinvio della seduta. A fare da vice a Silvia Salis sarà Simone Franceschi del Partito Democratico, sindaco di Vobbia. Franceschi dovrà gestire alcuni dei dossier più complessi, con le deleghe alla Viabilità, alla Mobilità e soprattutto al Trasporto pubblico locale: sarà lui, quindi, a dover affrontare il caos su tutto il territorio dell’ex provincia di Genova, a proposito del servizio di trasporto pubblico, che è particolarmente critico soprattutto nelle zone dell’entroterra, come si è potuto vedere anche negli ultimissimi giorni.
L’altra delega piuttosto complessa tocca al sindaco di Campomorone, Giancarlo Campora (Partito Democratico), che si vedrà assegnare la gestione del Ciclo dei rifiuti, oltre ad Ambiente, Transizione Ecologica e Coordinamento delle grandi opere. A Filippo Bruzzone, che in Comune a Genova è consigliere della Lista Salis ed esponente di Linea Condivisa, va un altro impegnativo dossier su cui lavorare: la delega alla Scuola e all’Edilizia scolastica, ovvero alla salvaguardia e alla manutenzione del complesso panorama degli edifici scolastici. Bruzzone, inoltre, si occuperà anche di Pari Opportunità.
Alla consigliera comunale di Sori, Ilaria Bozzo, è stata attribuita la delega alla Pianificazione territoriale e allo Sviluppo socio-economico e transizione digitale. Al sindaco di Casarza Ligure, Giovanni Stagnaro (Italia Viva) è andata la delega al Servizio idrico integrato, oltre alle Attività di supporto ai Comuni, mentre al vicesindaco del Comune di Cogoleto, Stefano Damonte (Partito Democratico), è stato attribuito il pesante pacchetto di Bilancio, patrimonio, società partecipate e affari legali. A complimentarsi per le deleghe è Raffaella Paita, parlamentare di Italia Viva: “Scelte ottime da parte della sindaca Salis a cui va il nostro pieno sostegno. Faccio i miei complimenti a Giovanni Stagnaro, sindaco di Casarza Ligure, presidente provinciale di Italia Viva, e più votato alle recenti elezioni di secondo livello della città metropolitana di Genova. Giovanni è un gran lavoratore e una persona seria, sono certa che renderà un ottimo servizio per tutti i cittadini”.
Intanto, anche il nuovo sistema tariffario di Amt è stato oggetto di polemica. Ieri in Consiglio Metropolitano si sarebbe dovuta votare la delibera di indirizzo sui nuovi costi degli abbonamenti, ma tutto è saltato perché il centrodestra ha fatto mancare il numero legale. A spiegare le motivazioni del gesto è Carlo Gandolfo, consigliere metropolitano e sindaco di Recco: “La richiesta di presa d’atto della decisione di Amt giunge all’attenzione del Consiglio Metropolitano a cose già fatte, rendendola una sorta di sanatoria. Tutto ciò è aggravato dal fatto che non sono stati minimamente coinvolti i territori, che già da diversi giorni stanno vivendo situazioni di grande difficoltà per la mancata o parziale erogazione del servizio di trasporto pubblico”.
A replicare è il consigliere di maggioranza Filippo Bruzzone: “Potevano almeno ascoltare la replica della sindaca Salis, invece di lasciare l’aula. Proprio loro che hanno combinato questo disastro nei conti di Amt”. Anche in mancanza della delibera di indirizzo, che è un atto soprattutto politico, oggi il vicesindaco Simone Franceschi, delegato per il Trasporto pubblico locale, potrà comunque andare all’assemblea dei soci di Amt a votare le nuove tariffe per conto della Città Metropolitana, il secondo socio più “pesante” dopo il Comune di Genova.
La situazione generale è vista con grande attenzione in piazza De Ferrari, sede della Regione Liguria: anche da parte di Filse, infatti, si sta studiando il dossier Amt per l’eventuale aumento di capitale.
