di ALESSANDRA FONTANA
In arrivo 136mila euro per le aree protette della Liguria e per i rifugi del Parco dell’Aveto. Questa è la buona notizia che arriva direttamente dalla Regione Liguria, che ha deciso di confermare il proprio impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale con il sostegno alle aree naturali protette, nell’ambito degli interventi legati al programma “Liguria Preziosa – Dimora naturale”.
Un programma volto a promuovere la fruizione, la conservazione e la valorizzazione dei territori di pregio naturalistico, storico e paesaggistico. Ed ecco che anche per il nostro territorio è arrivata la buona notizia dello stanziamento da dividere: “Investiamo per tutelare e rendere fruibile il nostro patrimonio naturale, un tesoro di biodiversità e identità territoriale – dice il vicepresidente della Regione Liguria con delega ai Parchi e Biodiversità Alessandro Piana – Con uno stanziamento di oltre 136 mila euro, verranno finanziati interventi mirati in sei aree protette liguri: Parco Naturale Regionale di Piana Crixia, Riserva Naturale di Bric Tana, Parco Naturale Regionale di Montemarcello Magra Vara, Parco Naturale Regionale dell’Aveto, Parco Naturale Regionale di Portovenere e Riserva Naturale Regionale di Rio Torsero”.
Tra gli interventi più rilevanti figura la manutenzione dei rifugi del Parco dell’Aveto. “Questi contributi – sottolinea Piana – permetteranno di intervenire su sentieri, rifugi, foresterie, segnaletica e infrastrutture che rendono fruibili i nostri parchi, migliorando la sicurezza, l’accoglienza e la qualità dell’esperienza per residenti e visitatori. È un modo concreto per sostenere anche le comunità locali, rafforzare la rete dei cammini e valorizzare il marchio ‘Liguria Preziosa – Dimora naturale’, che racchiude il valore unico dei nostri paesaggi, dalla costa all’entroterra. Nel frattempo però continua ad essere fondamentale l’aiuto dei volontari che vivono e abitano il Parco impegnandosi a tenere i sentieri puliti e talvolta, come nel caso della comunione familiare del Bosco Fontana, installando nuove panchine nei punti panoramici dei sentieri. La speranza è che i rifugi aperti continuino a lavorare con entusiasmo e inventiva e che quelli chiusi, come quello degli Abeti che si trova nei pressi della Cappelletta delle Lame, apra finalmente i battenti.