Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Ultima edizione

Giovedì 25 settembre 2025 - Numero 393

‘Dimensione Paintball’, la bellissima avventura in mezzo ai boschi di cinque ardimentosi ragazzi

Ciò che era un passatempo è diventata una attività seria, sia pure non esclusiva, con finalità propagandistiche e che va avanti da oltre sette anni
Il Paintball si gioca nella bellissima struttura di Santa Maria del Campo
Il Paintball si gioca nella bellissima struttura di Santa Maria del Campo
Condividi su

di DANILO SANGUINETI

Pensate se le questioni internazionali potessero risolversi sparando pallottole di vernice dando da lavorare ai tintori piuttosto che a medici e becchini. Un’utopia. Il che non impedisce di sorridere alla indistruttibile buona volontà di ragazzini (categoria mentale non anagrafica) che rifiutano di lasciare il recinto – cortile, strada ma anche prato, e per i più fortunati collina e bosco – dove hanno appreso i rudimenti di “Guardie e Ladri” e “Palla Prigioniera”. I due antichi giochi di gruppo si sono miscelati ed evoluti nel Paintball, un’attività ludica che qui da noi ha attecchito più tardi rispetto ai paesi di cultura anglosassone, conquistando però spazi e interesse con l’avanzare del secolo ventunesimo. Ed oggi persino nel Levante Ligure c’è una comunità di “Paintballer” e una associazione al quale possono fare riferimento, “Dimensione Paintball” che ha aperto un campo di gioco molto esteso e molto “particolareggiato” in via dei Campi da Tiro 2, a Rapallo, a pochi minuti dal casello autostradale. 

Ciò che era un passatempo è diventata una attività seria, sia pure non esclusiva, con finalità propagandistiche e che va avanti da oltre sette anni, per cinque ragazzi del Tigullio che così si presentavano: “Cinque amici con la voglia di divertirsi e far divertire, a cui piace molto il gioco del paintball. Abbiamo quindi pensato di arricchirlo, con le nostre idee fantasiose e un po’ bislacche, per far vivere un’esperienza diversa e unica a chi viene a giocare da noi e con noi”. Firmato Riccardo “Freccia”, Daniel “Il Nordico”, Gabriele “L’ingegnere”, Gian Marco “Fiamma”, Jacopo “Levure”. 

A Riccardo che di cognome fa Galanzino e che di Dimensione Paintball è ancora oggi il presidente nel raccontare di cosa è diventato il loro campo da Paintball brillano gli occhi: “Il nostro campo si trova a soli 3 minuti dall’uscita dell’autostrada, in località S. Maria del Campo. Copre un’area di 10.000 metri quadri di terreno giocabile (tra i più grandi di Europa) ed è immerso nella vegetazione tipica della Riviera. L’ambientazione boschiva al suo interno si differenzia in zone pianeggianti, accessibili ai meno sportivi, e in zone più scoscese e selvagge, accattivanti per i giocatori più atletici; ci sono anche numerose strutture in legno, dove si può provare il brivido dell’azione negli spazi stretti. Nella lista di peculiarità possiamo aggiungere che consente di essere in live action fino a 30 giocatori contemporaneamente, strutture e attrazioni a tema, un ampio parcheggio, servizi, distributori automatici per snack e acqua. Ci teniamo molto a sottolineare che l’intera zona boschiva è stata completamente bonificata da un precedente stato di abbandono mentre le costruzioni sono state realizzate a mano con materiali di recupero”.

La piattaforma perfetta per la “Pallavernice” – come tradurrebbero i sovranisti della linguistica – che potrebbe rientrare nella ampia scelta dei Wargame – pardon Gioco Guerresco – collocabile nella sottocategoria delle simulazioni “live scala 1:1” Qui i soldati sono persone vere e non miniature o segnalini. Il paintball è uno sport di squadra ad alto tasso di adrenalina, nato negli Stati Uniti nei primi anni ’80, in cui i giocatori si sfidano sparandosi palline di gelatina riempite di vernice colorata tramite speciali strumenti ad aria compressa chiamati marker (marcatori). Colpire gli avversari significa “eliminarli” temporaneamente. In alcune modalità la vittoria viene attribuita non colpendo tutti gli avversari ma conquistando la base avversaria o completando una missione tipo “Cattura la bandiera”, cioè prendendo un vessillo e portandolo alla propria zona di partenza senza farsi intercettare dal nemico. L’attrezzatura essenziale consiste in una maschera protettiva, obbligatoria per proteggere viso e occhi., un’arma, il “Marker” che spara le palline a diverse velocità (anche 300 km al secondo), le munizioni, le palline di plastica contenenti vernice, biodegradabili, atossiche ed ecocompatibili.

Il campo di Rapallo si presta sia allo Speedball (campo di gara piccolo e veloce, con ostacoli gonfiabili), sia al Woodsball (ambienti naturali, tattiche più lente e strategiche).

Aggiunge Riccardo: “Il Paintball è adatto a tutti, può essere un gioco ricreativo come diventare uno sport a livello agonistico, ed anche servire come esperienza team building aziendale”. Per il gruppo dei cinque tutto cominciò nell’inverno del 2018: “L’idea venne a me e a Daniel Hansen. Ne parlammo mentre eravamo sul lavoro. Ci piace questo sport perché si pratica immersi nella natura, perché si fa in gruppo con gli amici. Volevamo dare l’opportunità di praticarlo a chiunque potesse piacere. Da quel momento ci adoperammo per realizzare il nostro piccolo sogno. Per mesi continuammo ad ideare il nostro campo, informandoci su tutte le operazioni necessarie per creare la nostra associazione. Poi, all’inizio dell’estate, riuscimmo anche a trovare un terreno adatto, molto ampio, immerso nel verde e vicinissimo al centro di Rapallo. A quel punto, non restava che prepararlo, montare le scenografie e ordinare le attrezzature”. Facile? No. “Ci mettemmo “solo” un anno e mezzo per ripulire i vent’anni di abbandono e sfacelo di quel terreno, con tanto sudore e schiene spezzate. Senza contare gli attrezzi rotti. Fortunatamente, non ci mancò né la determinazione né le forze. Grazie anche all’aiuto prezioso di qualche amico e un po’ di fortuna nel riuscire a utilizzare quasi interamente materiali di recupero, alla fine, ce la facemmo”. L’essere riusciti a partire però non mise fino al travagliato viaggio. 

“Ideologicamente siamo ancora quelli dell’inizio. Ovviamente ci sono state molte problematiche. Il COVID ha rallentato anche noi, finalmente nel 2022 siamo riusciti a dare vita al nostro progetto come lo avevamo pensato, da allora siamo sempre riusciti a mantenere lo spirito dello sport di squadra per il puro e semplice divertimento di svolgerlo in compagnia”.

Oltre ad avere un campo di gioco estremamente vario adesso si è molto diversificato anche il campo dei partecipanti.  “Vengono a giocare principalmente abitanti della Liguria. Oggi però possiamo contare su partecipanti provenienti dalle regioni vicine e durante l’estate capitano sempre più spesso stranieri. Lo dobbiamo al fatto che lasciamo grande possibilità di scelta su come partecipare. Consigliamo di formare un gruppo di almeno dieci persone. Non c’è problema se non si è così numerosi: anche se si è in pochi si trova una soluzione poche persone perché promuoviamo la condivisione con nuove persone e conoscenze e uniamo insieme diversi gruppi di giocatori che non si conoscono. Forniamo ovviamente tutta l’attrezzatura necessaria per giocare e per la sicurezza, chi viene deve semplicemente provvedere indumenti comodi e adatti per correre nel bosco. In generale siamo aperti tutto l’anno, tuttavia siamo legati al tempo libero lasciatoci dai nostri lavori “regolari”: le partite sono organizzate su prenotazione solo nei weekend”.

Il futuro per Galanzino ed amici non è mai una strada piatta: “Siamo pieni di idee che ci piacerebbe realizzare ma il tempo disponibile è sempre meno di quello che si vorrebbe. Riusciamo comunque a organizzare eventi speciali e qualche torneo di quando in quando. Per esempio ha riscosso molto successo (diciamolo molto ci ha divertiti come matti anche noi proprietari) l’evento speciale di Halloween a tema zombie che abbiamo organizzato”. E le variazioni sul tema sono infinite, basta scorrere la lista dei tipi di partite: deathmatch a squadre, deathmatch tutti contro tutti, assedio, scorta il Vip, il Re della Collina (conquista il forte).

La terminologia ricorda la guerra con la “g” cupamente maiuscola, quella che per terra lascia cadaveri e non residui di vernice. Sarebbe sbagliato però credere che il Paintball sia affare per rambo repressi o peggio aspiranti killer. Anzi, come insegna l’analisi comportamentale più evoluta, i “giochi di guerra” aiutano a sublimare istinti che sono connaturati alla nostra natura. Per scacciare l’irrefrenabile “homo homini lupus” ben venga l’homo pictus.

Ultimi video

Al via lo Zueni Festival: musica, innovazione e IA al centro della terza edizione
Franco Cavagnaro, vicepresidente dell’Economica: “La presenza di Salis e Bucci conferma apprezzamento e supporto per l’attività del nostro ente. Vogliamo potenziare la progettualità dei giovani"
Elezioni in Città Metropolitana: Chiavari si tira indietro, nessun candidato
Silvia Garibaldi (Italia Viva): “L’amministrazione rinuncia alla rappresentanza. Una delega in bianco: così le responsabilità ricadono sempre sugli altri”

Altri articoli

Anciua - Le acciughe di Sestri Levante: la scommessa vinta nove anni fa da Michele Senno

"Anche Carlo Cracco mi ha contattato per saperne di più su questa tradizione della salatura e stagionatura delle acciughe. Oggi posso dire che i miei prodotti sono apprezzati ben oltre questa zona"

La bella avventura di Alessandro Repetto: a diciannove anni riapre lo storico negozio di serrature di via Entella a Chiavari

"I miei nonni mi hanno dato la somma che serviva per rilevare l'attività, rinfrescare i locali, rifornirmi e tirare su la saracinesca"