di DANILO SANGUINETI
Facciamo così tanta attenzione a quello che si mette nel piatto che spesso ci sfugge quanto sia importante il recipiente. Prelibatezze e ghiottonerie. Da ogni dove nella Rete e nell’etere insegnano a pensare, costruire, sfornare il contenuto, lasciando il contenitore sullo sfondo, dimenticando che spesso è altrettanto importante: se quello è sbagliato, questo può essere realizzato ad opera d’arte ma avrà sempre qualcosa di incompleto, di insoddisfacente.
Le attrezzature e gli accessori per la cucina, a livello di ristorazione professionale come per il semplice amatore (che è sempre di più esigente), rappresentano una parte non secondaria della sempre più ampia scienza gastronomica. Non hai gli attrezzi giusti per manipolare il cibo, ti mancano i supporti per presentarlo come si deve? Difficilmente andrai oltre il compitino, la sufficienza risicata. Un concetto che ha faticato ad imporsi, e che oggi è norma per lo chef stellato e consiglio da seguire senza sgarrare per l’aspirante star come per il ristoratore non banale.
Nel mondo della ristorazione, la qualità del servizio e del prodotto dipende non solo dallo chef e dal personale, ma anche dalle attrezzature tecniche utilizzate. Sono il “motore” invisibile che permette a un locale di funzionare in modo efficiente e costante
Nel Tigullio, a Lavagna, con diramazione Chiavari, abbiamo un’azienda che in questo campo si è guadagnata in quarant’anni (anniversario appena celebrato) una ben riposta fama. Potrebbe avere come slogan “la cucina per chi cucina sempre” dato che il suo core business resta la progettazione e la realizzazione di qualsiasi tipo di cucina.
Si occupa delle forniture tecniche per la ristorazione in provincia di Genova e in Liguria nell’ambito di tutti i settori food: ristoranti, trattorie, alberghi, pizzerie, bar, panifici, pasticcerie, macellerie, gastronomie, mense. Da questi partì nel 1985 ed anno dopo anno ha sempre migliorato. La prima esposizione in via G. Previati 133, poi in corso Genova 209 sempre a Lavagna, infine piazza Roma 56, a Chiavari. Un attacco a tre punte: in via Previati, ossia Rossi 1985 propriamente detta, forniture tecniche per la ristorazione; in corso Genova Rossi Hotellerie, aperto al pubblico, con ampia esposizione di porcellane, bicchieri, posate, tovaglie e oggettistica, dedicata alle forniture alberghiere e per i privati; in piazza Roma Rossi Home, negozio di casalinghi, attrezzature ed accessori di alta qualità per la preparazione, la cottura e il servizio in tavola.
Rossi in partenza, e Rossi ancora oggi: la famiglia dal cognome che più italico non si potrebbe c’è dentro al cento per cento, con due generazioni, i fratelli fondatori e gli eredi. Oltre ai titolari e consanguinei sette fidati aiutanti, una quindicina di persone per mandare avanti una ditta che si è fatta conoscere in tutta la Penisola. Il riassunto di quarant’anni nelle parole di Gloria, seconda generazione Rossi: “Siamo partiti come “Rossi Refrigerazione” nel 1985 quando i fratelli Paolo (mio papà) e Massimo aprirono il loro piccolo negozio di “assistenza tecnica con vendita”. Partenza da zero “sotto casa” con tanto entusiasmo e passione. Naturalmente il confronto con altre realtà più dimensionate già presenti sul mercato ci ha spronato a trovare prodotti e soluzioni alternative; percorso difficile in quanto non esistevano tutti gli strumenti comunicazione attuali ma solo telefono fisso e fax, allora per pochi privilegiati”.
Gloria è giovane, è preparata e soprattutto ha già capito molto dell’ambiente nel quale deve operare: “Lavoriamo in una splendida regione ma gli spazi sono veramente ridotti, costantemente “fuori squadra”. Ambienti piccoli dove i nostri clienti (hotel, ristoranti, ecc, ndr) hanno necessità di lavorare rispettando le normative vigenti. Questa anomalia nella quale incappiamo quotidianamente ci ha portato a modificare il nostro concetto di progettazione: capire prima le necessità dei nostri interlocutori dialogando ed ascoltando le loro esigenze, adeguandosi agli spazi, cercando di creare un sistema di flussi ergonomico con elementi durevoli, tecnologicamente all’avanguardia e facili da pulire. Naturalmente il tutto ad un prezzo altamente competitivo come richiesto da noi liguri (ride, ndr)”.
Per niente conservatrice, lei come gli altri del team Rossi non si adagiano sugli allori. “Quando si presenta l’occasione stimoliamo i nostri partner a “mettersi in prima fila” realizzando cucine e laboratori a vista dove i cuochi ed operatori diventano gli attori protagonisti. Non esistono progetti grandi o piccoli: dall’Hotel di Capri alla prossima cucina del sig. Sumito Estevez a Chiavari noi ci mettiamo lo stesso impegno. Realizzazioni personalizzate anche di piccoli spazi dove ad opera terminata vedi l’operatore muoversi a proprio agio, trovando le cose giuste nel punto giusto, svolgendo le normali mansioni senza eccessiva fatica. Ecco vedere il nostro progetto portare benefici all’utilizzatore, ci rende orgogliosi e responsabili di aver fatto un lavoro con “scienza e coscienza””.
Un altro motto? Chi si ferma è perduto. “Oggi, dopo 40 anni, possiamo affermare che la nostra principale peculiarità è quella di ricercare continuamente innovazioni, stimoli e nuove idee commerciali da proporre ai nostri clienti. Grazie a una selezione accurata di marchi prestigiosi ed affidabili con servizi che spaziano dalla progettazione all’installazione e all’assistenza tecnica, Rossi 1985 accompagna il cliente in ogni fase, assicurando performance e durabilità delle attrezzature”.

La formazione titolare presenta il giusto mix tra esperienza e entusiasmo. “La new generation formata dai giovani della famiglia: la sottoscritta Gloria, Manuel, mia cugina Valeria e Vittorio, tutti attivamente coinvolti nell’azienda, vogliamo portare freschezza di visione e approccio moderno che affiancati alla sapienza di Paolo e Massimo, creano un mix di passione innovazione e concretezza”.
Lo show room di corso Genova è completato dalla nuova sala corsi di cucina, dove, grazie alla partecipazione di chef professionisti, vengono organizzate lezioni sulla preparazione e cottura del cibo. “Offriamo un’esperienza pratica e formativa sia per appassionati che per esperti del settore. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai clienti privati, con l’apertura nel 2022 a Chiavari di un negozio dove è possibile trovare collezioni uniche di stoviglie, posate e bicchieri oltre agli accessori più innovativi per completare la cucina”.
E non è ancora finita: “Per i clienti più esigenti abbiamo pensato ad eleganti soluzioni di arredamento con design unici e tecnologia d’avanguardia per esaltare la bellezza della zona cucina. Realizzazioni in acciaio inox “a misura”, soluzioni sartoriali abbinate a qualità e finiture di pregio per adattarsi ad ogni stile”. Senza limiti di spazio o tempo. “Il sito e-commerce di “www.rossi1985.it” ci permette di raggiungere clienti in tutta Italia, offrendo un catalogo completo di prodotti per la ristorazione professionale e domestica, consulenza online e la possibilità di ritirare gli ordini direttamente nei punti vendita”.
Gloria è sempre sul pezzo, attenta a ogni dettaglio non molla la presa. Caratteristiche ereditarie perché il padre Paolo è volto che ad ogni supporter del Tigullio che abbia superato i quaranta dice molto. Perché “Popi” Rossi è stato per almeno due decenni uno dei calciatori più noti dell’intero Levante. Difensore implacabile, non rude ma preciso, determinato ma non irruento, ha guadagnato un posto d’onore nel libro d’oro della Lavagnese: 221 presenze in un’epoca dove difficilmente si andava oltre le 30 partite a stagione. Paolo Rossi era un difensore che prendeva gli avversari sul ritmo: li cucinava, adesso li serve su un piatto d’argento…
Non era ancora uscito definitivamente dal rettangolo verde che già stava costruendo con il fratello Massimo questa impresa. “Nella mia carriera agonistica ho vinto ma ho anche perso. Questa azienda è il mio “triplete”, e, grazie al cielo, non è mai retrocessa, anzi, continua a scalare categorie. La nostra storia è quella di una grande famiglia capace di unire tradizione e innovazione, esperienza e entusiasmo, competenza tecnica e passione per la cucina, continuando a crescere e rinnovarsi quotidianamente, senza mai perdere di vista le origini, il legame con i clienti ed il proprio territorio”.
L’apparenza per una volta non inganna. È pure sostanza. I rustici fagioli “spazzolati” dalla coppia Bud Spencer-Terence Hill avrebbero peggiorato o migliorato il gusto se cotti in padelle e pentole più appropriate? Paganini sarebbe stato Paganini se non avesse avuto il privilegio di esprimersi attraverso il “Cannone”, un Guarneri del Gesù dal suono inimitabilmente potente quanto inimitabilmente meraviglioso? Serve un artista o quanto meno un maestro per far risplendere il genio altrui. Rossi 1985, facilitatori di talenti.