di ROSA CAPPATO
Conto alla rovescia per l’avvio ai lavori di efficientamento energetico dell’edificio che ospita la scuola d’infanzia comunale di Avegno. A giugno è stato approvato dalla giunta lo studio di fattibilità tecnico – economica del progetto che prevede la riqualificazione dell’involucro edilizio e delle parti finestrate. Il passo era necessario per ottenere un finanziamento che rientra nel Programma Regionale Liguria FESR 2021 – 2027.
Si tratta di un bando da 4 milioni, finalizzato alla promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche, riservato ai Comuni liguri appartenenti alle nuove 4 aree interne e sostiene le azioni di efficientamento energetico degli edifici pubblici di ben 58 Comuni. Si trovano inFontanabuona, 11 Comuni, tra cui Avegno, Cicagna, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lorsica, Moconesi, Neirone, Orero, San Colombano Certenoli, Tribogna e Uscio; nell’Imperiese (19 Comuni); in Val Bormida Ligure (19 Comuni) e Valle Scrivia (9 Comuni).
Il bando regionale promuove lo sviluppo sostenibile e integrato dei territori. L’obiettivo è incentivare lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo a livello locale; la cultura; il patrimonio naturale; il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree diverse da quelle urbane. L’Azione 5.2.1 prevede inoltre: “Strategie territoriali di sviluppo sostenibile per le aree interne, per il rafforzamento dell’attrattività, della resilienza, della sicurezza e dell’innovazione nei territori svantaggiati”.
L’amministrazione comunale ha colto questa opportunità, accedendo al bando, ritenendo intervento prioritario l’efficientamento energetico dell’edificio adibito a scuola d’infanzia e biblioteca, situato in via delle Mimose 14. I lavori consistono nella riqualificazione dell’involucro edilizio (le facciate) con la realizzazione di cappotto termico; la sostituzione dei serramenti esterni con altri più performanti dal punto di vista energetico; la ristrutturazione dell’impianto di climatizzazione con sostituzione parziale del generatore e rifacimento del sistema di distribuzione; l’installazione di impianto fotovoltaico di generazione di energia elettrica, sostituzione dei corpi illuminanti con altri di tecnologia recente. L’importo complessivo delle lavorazioni ammonta a 150.000 euro (l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura massima del 100% della spesa ammissibile. Il contributo concesso per ciascuna domanda presentata non poteva superare l’importo massimo di euro 150 mila euro).
Erano ammissibili le spese connesse ai progetti di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Tra le altre, la coibentazione dell’involucro edilizio, la sostituzione dei serramenti; la realizzazione di pareti ventilate; eventuali costi relativi alla rimozione e smaltimento dell’amianto – funzionali all’intervento di efficientamento energetico -; la realizzazione di giardini verticali o tetti verdi; l’acquisto e installazione di sistemi schermanti per la protezione dalla radiazione solare, la ristrutturazione dell’impianto termico, del sistema di distribuzione, di regolazione ed eventuale contabilizzazione del calore, (esclusi impianti termici alimentati a gas e ibridi factory made); l’acquisto e l’installazione di impianti solari termici – o altro impianto alimentato da fonte rinnovabile e destinato all’autoconsumo, nei limiti del 20% del valore della somma degli importi lordi ammissibili; l’installazione di sistemi e dispositivi per il controllo automatizzato e la telegestione dell’edificio; l’efficientamento del sistema di illuminazione o dei sistemi di trasporto (es. ascensori o scale mobili); la realizzazione di reti di teleriscaldamento dirette all’autoconsumo. Ammissibili anche: imposte, diagnosi energetiche, oneri vari, attestati APE, spese tecniche (progettazione, contabilizzazione, direzione e assistenza ai lavori, collaudo dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, nella misura massima del 10% (dieci per cento), costi indiretti dell’intervento (pari al 7% dei costi diretti ammissibili), consulenze specialistiche, indagini preliminari e studi ambientali.
Ad Avegno ora si attende la conferma del contributo, che dovrebbe giungere a breve, così come in tutti gli altri Comuni richiedenti che hanno aderito al bando. È ottimista il vicesindaco Hugo Santoro: “Si auspica di avere presto accesso a questo finanziamento – spiega – così da poter iniziare i lavori con le scuole ancora chiuse. Siamo molto contenti perché questo va ad aggiungersi ad un altro finanziamento che abbiamo ottenuto, insieme alla scuola di Sori, di oltre 500.000 euro, per costruire un asilo tutto nuovo, che sorgerà nell’area prospiciente all’edificio scolastico, così da poter concentrare tutto in un unico sito, opere che dovranno concludersi entro l’agosto del 2026”.
Per il nuovo asilo comunale di via delle mimose il Comune di Avegno aveva infatti aderito, entro l’aprile scorso, all’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, presentando una manifestazioni di interesse dedicata alla costruzione di nuovi asili nido nella fascia 0-2 anni, o per la riconversione di edifici pubblici non già destinati ad asili nido nell’ambito del PNRR, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU (Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1 Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia). La richiesta di finanziamento è stata pari a 576.000 euro, per la realizzazione di nuovo asilo nido utile ad accogliere 24 bambini e il Comune è stato inserito nel finanziamento al numero 941 della graduatoria. Nel frattempo nella frazione di Testana, frutto di un ulteriore finanziamento pubblico ottenuto dall’amministrazione comunale, si realizzano dei mini appartamenti dedicati agli anziani, nell’edificio che prima era il ‘vecchio’ asilo. “Anche in questo caso – chiude il vicesindaco – opera da concludersi entro il 2026”. Queste le novità che miglioreranno la qualità della vita e il futuro degli avegnesi.