di ALESSANDRA FONTANA
Nei mesi di luglio e agosto Santo Stefano d’Aveto ospita il tradizionale mercato ogni mercoledì mattina. Un appuntamento fisso ormai da anni… eppure quest’anno con la nuova formula qualcosa non torna.
I cambiamenti non sono mai facili da assimilare ma in questo caso la questione sembra più complessa. Il mercato, che prima si svolgeva nel cuore di Santo Stefano, ha assunto una dislocazione diversa: le bancarelle sono sparse per le vie del paese e questa soluzione sembra non accontentare gli stessi operatori che hanno scritto una lettera per denunciare il disagio: “Vogliamo esprimere il nostro profondo malcontento in merito al recente spostamento del mercato settimanale del mercoledì a Santo Stefano d’Aveto, questa decisione ha generato un forte disappunto non solo tra noi operatori del mercato, ma anche tra i commercianti locali e, soprattutto, tra i numerosi clienti che affluivano anche dalla vicina Emilia Romagna per visitare quello che era considerato uno mercato molto apprezzato”.
Sempre nei giorni scorsi è spuntata anche una raccolta firme per opporsi alla dislocazione “dispersiva” delle bancarelle e ripristinare quella originaria. La richiesta degli utenti è ovviamente la stessa degli ambulanti che sottolineano: “Riteniamo fondamentale sottolineare che una parte significativa dei frequentatori di Santo Stefano d’Aveto è costituita da persone anziane. Per questa fascia di popolazione, un mercato così frammentato e caratterizzato da un notevole dislivello tra le varie aree rende estremamente difficoltosa la visita di gran parte delle bancarelle, dislocate in piazzette e vie del paese accessibili solo tramite strade in ciottolato. Si stima che almeno il 70% del mercato sia ora difficilmente raggiungibile. Alla luce di queste problematiche, chiediamo che la riorganizzazione del mercato venga ripensata e ridisegnata con il contributo di chi quotidianamente ci lavora e ne conosce le reali esigenze”. Alcune bancarelle si trovano infatti nei pressi della bocciofila, altre nella via che conduce al paese e altre ancora dal vecchio municipio.