di DANILO SANGUINETI
Auguri Fi.Ma Chiavari. Società che compie settant’anni e non li dimostra. È stato un lungo percorso, quello percorso dal club pesca-sportivo più importante del Levante e uno dei più ricchi di affermazioni dell’intera Liguria. Un percorso intrapreso lungo i torrenti, le spiagge e le sponde dei laghi della nostra zona. Questo itinerario è ben lungi dall’essere concluso. Gli stessi festeggiamenti per il settantesimo compleanno non hanno niente di malinconico. Non sono dominati dal rimpianto, anzi sono un’occasione per raccogliere un po’ le idee prima di avanzare verso altre mete, altre vittorie, altri successi, altri trofei e, tanto per gradire, altri record.
La Fi.Ma (ossia FIume-MAre) Chiavari venne fondata il 30 marzo 1955. Affiliata alla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) da subito da una manciata di appassionati che si ritrovano nel negozio di Alfredo Lanata in Carrugio a Chiavari oggi vanta quasi cinquecento tesserati. Per la precisione 439 tessere FI.MA rilasciate nel periodo 2019-2023, di cui: n° 52 atleti praticanti attività agonistica di Acque Interne e Mare; n° 19 giovani Soci pescatori da 10 a 15 anni; n° 6 donne pescatrici; n° 14 Soci Sostenitori; n° 3 i Soci Onorari, n° 8 Soci con decreto di Guardia Ittico-Ambientale.
Il suo “core business” è la pesca sportiva di passatempo, pesca ricreativa e amatoriale per adulti, anziani e giovani, con particolare specializzazione nell’Agonismo di Mare ed Acque Interne, oltre ad un efficiente organizzazione di eventi ricreativi amatoriali, agonismo sociale, e gare ufficiali FIPSAS come Provinciali, Regionali e Nazionali per tutte le specialità. In più sensibile e determinante partecipazione con i propri atleti praticamente a tutte le gare di qualificazione nazionale di pesca marittima da riva o da natante, Surf Casting e Long Casting, Drifting e Kayak Fishing, pesca al colpo in acque interne, pesca alla carpa, pesca a feeder in lago e fiume, pesca alla trota torrente e lago, pesca a mosca in torrente e lago.
In questi sette decenni i suoi soci hanno conquistato più volte massimi allori nazionali e mondiali, molti hanno indossato ed indossano la maglia azzurra della Nazionale di specialità.
Nel lontano 23 febbraio 1973 nacque il Gruppo Mosca FIMA con lo scopo di promuovere, diffondere.
Nel 1988 nacque anche il Gruppo Surf Casting FIMA seguendo l’onda nazionale della tecnica emergente di pesca dalla spiaggia, creando tanti talenti tramite i corsi tecnici con serate teoriche e tanta pratica sulle spiagge.
Nel 2002 al Gruppo Surf Casting si aggiunta la costola del Long Casting, una tecnica di lancio su prato, ma che aiuta a migliorare l’impostazione del lancio anche dalla spiaggia. Il Gruppo Surf e Long Casting ha formato decine di atleti saliti ai vertici nazionali e mondiali.
Nel 2016 si è riformato il Gruppo Colpo/Feeder FIMA, specialità agonistica di pesca dei ciprinidi in acque libere e acque commerciali. Con l’ingresso dello sponsor tecnico Garbolino, e attrezzature di alta classe il Gruppo si è subito distinto sui campi gara, vincendo il Titolo di Campioni Provinciali dal 2017 in poi ogni anno, e dopo ben 30 anni di assenza da tale specialità, raccogliendo ogni anno che passa sempre più adesioni tra Soci adulti e giovani.
Nel 2020 si è ricostituito il Gruppo Trota Torrente FIMA, raccogliendo anche atleti provenienti da altre società, e riportando a Chiavari dopo 25 anni il titolo provinciale e tanto nuovo vigore agonistico e nuovi ingressi nel 2024.
Oltre alle tecniche agonistiche i suoi corsi comprendono anche nozioni sulla tutela ambientale e zoologia, corsi per adulti, ma anche per giovani, coinvolgendo le scuole elementari e medie. Segue anche la gestione delle acque interne per la tutela ed incremento del popolamento ittico, con l’attiva partecipazione e collaborazione sul territorio al fianco di Regione e FIPSAS.
FI.MA emerge nettamente rispetto ad altre realtà dello stesso settore, per l’alto numero di tesserati,
Il presidente Umberto Righi racconta questa epica cavalcata partendo dalla sua esperienza personale. “Ero un “pivello”, un bimbetto di 12 anni quando incontrai per la prima volta Alfredo Lanata, nel negozio di caccia e pesca in “carruggio” a Chiavari. La “malattia della pesca” aveva preso possesso della mia mente, non esistevano amici e giochi in cortile, preferivo dopo i compiti correre a pescare. Ovviamente per l’assidua frequentazione in pesca occorreva procurarsi gli accessori per le lenze, e la frequentazione del negozio di Lanata era assidua, e immancabili le mie richieste di consigli come pescare quel pesce o l’altro, ad Alfredo Lanata. Scoprii dopo alcuni anni che “nonno Dino” era il presidente della FIMA. Lo fu dal 1969 al 1996. Suo successore fu Giuseppe Lanata, che condusse la società sino al 2002. Poi con un anno di transizione con Jacopo Pagliani, nel 2004 toccò al sottoscritto. Come accennato prima, ho imparato molto dalla famiglia Lanata. Ero stato vicino alla gestione amministrativa anche negli anni antecedenti, la mia nomina di rappresentante legale della società venne quasi spontanea. Fermo nelle convinzioni dei principi di serietà trasmessi da “nonno Dino”, dallo “zio Pino” e da mio padre Tito, ho cercato di incrementare la parte dinamica della società, portando anche nuove idee e rafforzando i rapporti con FIPSAS e Provincia, nella gestione delle acque”.