di ROSA CAPPATO
Inizia la stagione 2025 degli ‘Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi’. La più nota associazione culturale di Sori invita la popolazione, sabato 12 aprile, all’Anfiprato Confauné, alle 16, dove si svolgerà la terza edizione del ‘Premio Scaletta’.
“Sin dalla prima volta – spiega Patrizia Biaghetti, presidente degli Agitatori – abbiamo deciso che lo ‘Scaletta’ sarebbe stato il riconoscimento da attribuire a quelle persone che si fossero prodigate con ogni mezzo per donarci un farmaco salvavita, attraverso la letteratura, l’immagine, la musica, tutti coloro che come Cosimo del ‘Barone Rampante’ di Italo Calvino non sarebbero scesi dagli alberi”.
La scelta del nome degli Agitatori deriva da Gian dei Brughi, personaggio letterario di Calvino, che appare anch’egli nel ‘Barone Rampante’. È un brigante dedito ad efferatezze la cui vita si modifica nel momento del contatto con Cosimo, il protagonista e conseguentemente con i suoi libri. L’addentrarsi nella lettura fa a poco a poco sparire in lui l’animo del malfattore. Il potere salvifico dell’arte è quello che i soci hanno scelto per migliorare la vita, un piacere di fruire e condividere l’arte che li ha spinti a creare un gruppo con la finalità di creare e divulgare cultura, col nome di un personaggio redento da questa. ‘Agitatori Culturali Irrequieti’ anteposto al nome è sinonimo di curiosità, piacere della scoperta e voglia di condividere con il maggior numero di persone.
“Il ‘Premio Scaletta’ nasce curiosamente da un equivoco, – prosegue l’Agitatore – un’errata interpretazione, un poeta e un oggetto che ‘non si sono capiti’ e, come si sa, tutti gli errori conducono al risveglio della creatività. La percezione sbagliata di una sequenza di parole crea poesia, fa scaturire il pensiero surrealista, lancia la lenza per pescare nell’inconscio. Quest’anno il premio viene attribuito a Gian Luca Favetto, che inconsciamente, ne è stato l’autore”. Sì, perché è accaduto che un giorno, il noto poeta, drammaturgo, romanziere, una delle voci di Wikiradio di Rai Radio 3, entrando in casa di Biaghetti, confondesse un oggetto con un altro e da questo episodio, un equivoco, è sorta una sorta di burla, ma anche l’idea del premio stesso, ‘per non scendere mai dagli alberi’.
“Quando abbiamo consegnato il primo premio ad Emilia Lodigiani – aggiunge Biaghetti – della Casa Editrice Iperborea, Agitatrice Culturale, che ha fatto conoscere in Italia una letteratura arrivata dai freddi paesi del nord, ricca del calore della poesia, aveva appena vinto il Premio Pavese. Ci disse quanto sarebbe stata felice di ricevere un premio proprio da noi Agitatori, così ecco l’idea, rifacendosi a quell’equivoco. Il secondo ‘Premio Scaletta’ è stato successivamente consegnato a Claudio Pozzani, direttore del ‘Festival di Poesia’ di Genova, poeta, scrittore, performer, musicista, con poesie tradotte e pubblicate in oltre 10 Paesi, ‘un poeta che non si è mai arreso’. Tutto gira intorno alla scala, una sorta di ascensione, un progetto di vita, senza compromessi e nonostante la fatica che implichi tale scelta. La ‘Scaletta’ eleva”.
Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con ‘La Repubblica’ e Radio Rai. Tra i suoi libri: ‘Italia, provincia del Giro’ e ‘La vita non fa rumore’ (Mondadori); le poesie: ‘Il viaggio della parola’ (Interlinea); l’audiolibro: ‘I nomi fanno il mondo’ (Il Narratore), ‘Se dico radici dico storie’ (Laterza), ‘Premessa per un addio’ e ‘Qualcosa che s’impara’ (NNeditore), ‘Il giorno perduto, con Anthony Cartwright’, e ‘Si chiama Andrea’ (66thand2nd). Fra i lavori teatrali più recenti: ‘Le radici davanti, Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione’ e, all’interno del progetto ‘Atlante del Gran Kan’, le tre drammaturgie dedicate a Iros, Anen e Nairat. Con Leandro Agostini ha realizzato: ‘Interferenze fra la città e gli uomini’ e il progetto/mostra ‘Il teatro del mondo’. A Sori è una figura molto stimata perché partendo da qui ha creato il ‘Teatro di comunità’ che ha poi esportato in tutta Italia.
L’iniziativa è stata poi riproposta, col presupposto di ‘riconnettere una comunità. Ridare spazio e tempo. Creare incontro’, (sempre insieme a Sergio Maifredi di Teatro Pubblico Ligure, facendo un passo avanti, offrendo, oltre alla rappresentazione teatrale, una comunità che si mette in gioco, con l’intento della condivisione). Si tratta di un teatro fondato sulle storie dei cittadini che si sono raccontati, storie che, come afferma lo stesso autore, ‘fanno geografie’. Così, ad esempio, le opere Iros e Le strade identificano Sori; Anen: Enna; ‘Camogli racconta’: Camogli. Il progetto è divenuto famoso e sia a Sori che a Enna, la raccolta di testimonianze è stata facilitata per Favetto da un’associazione locale: a Sori dagli ‘Agitatori Culturali Irrequieti Gian dei Brughi’ (a Enna dalla ‘Compagnia dell’Arpa’). Gli Agitatori hanno chiamato a raccolta varie figure della città, consentendo a Favetto di entrare rapidamente a contatto con gli abitanti, persone significative, esperti di aspetti storici, appassionati o personaggi particolari. “Accanto a questi, però, – spiegava all’epoca Favetto – se ne incontrano altri. Ed è solo un Marco Polo, un estraneo, con il suo sguardo di straniero che può vederli e interessarsi a loro. Così si scoprono persone della città che altri pensavano di conoscere perfettamente, ma di cui in verità non sanno niente”. Sabato Favetto verrà dunque insignito del ‘suo’ Premio Scaletta’.
Questa la motivazione: ‘Al poeta, che con le sue fragili parole di carta ha reso noi lettori più forti, ci ha fatto condividere passioni sentimenti e bellezza’. Saranno letti brani dal libro dello stesso Favetto, ‘Marco Polo o l’invenzione del mondo’. All’Anfiprato Confauné si parteciperà a un viaggio culturale, ma anche gastronomico. “Si potranno gustare dei dolci – annuncia Biaghetti – alcuni tipici e provenienti dalla Mongolia, e poi quelli veneziani, proprio a ricordare il viaggio di Marco Polo, tutti preparati artigianalmente, in casa, dagli Agitatori”. Ospiti speciali della giornata: Ilaria Tuila Olcese e Lu J. Fois. L’associazione culturale ringrazia il ‘Comitato San Matteo di Sussisa’ per la costante collaborazione, anche in occasione di questo evento inaugurale.