di DANILO SANGUINETI
Tra dolori e gioie – l’irrompere di buone notizie e l’abbattersi di comunicazioni che nessuno vorrebbe ricevere, l’annuncio di dipartite particolarmente dolorose – procede la stagione della FIMA Chiavari. Se ne vanno dei campioni, dei protagonisti della vita del club pescasportivo. Ma, o per fortuna, la vita continua ed arrivano giovani a raccogliere il testimone portando avanti la ininterrotta serie, da diversi decenni, di successi, trofei e record.
Nel giro di un mese scarso se ne sono andati due pescatori, due dirigenti, due gentiluomini. Ad inizio febbraio Fabrizio Pitto, atleta di spicco nelle specialità FIMA della Trota Torrente e del Colpo. In risalto le sue vittorie nei vari Campionati che disputava con la maglia della Garbolino sponsor della FIMA Chiavari. Sempre pronto e collaborativo nel proprio ruolo all’interno del gruppo agonistico, non faceva mai mancare il suo apporto nelle fasi organizzative degli eventi provinciali e regionali per la trota torrente disputati nel suo amato torrente Sturla, che riteneva, con ragione il più bello e tecnico campo gara ligure. Residente a Genova, era da una vita nel settore commerciale della pesca come collaboratore tecnico vendita del negozio Casa del Pescatore a Genova.
Pochi giorni fa, il 3 marzo, se ne è andato Stefano Croce, legato da sempre alla FIMA con l’attività di pesca con la Mosca, svolta sin dalla creazione del Gruppo di Specialità nel lontano 1973, e praticata sia agonisticamente quale componente di rilievo nelle trasferte fuori regione, ma in particolare a livello didattico come “istruttore” teorico, pratico, di lancio e pesca, nei vari corsi organizzati e gestiti da lui stesso in oltre 40 anni. Tra pochi giorni sarebbe stato in programma il 44° Corso Mosca con lui come sempre primario conduttore.
Il presidente FIMA, Umberto Righi, è affranto: “Stefano credeva fermamente in ciò che insegnava e trasmetteva con la sua semplicità quei concetti base che svelavano il meraviglioso mondo della pesca a mosca, degli insetti che vivono negli ambienti umidi, il comportamento dei pesci e l’impostazione di pesca, le attrezzature, i materiali per la costruzione, la costruzione e presentazione degli artificiali in pesca. Era un cultore della costruzione con i materiali naturali peli e piume, come la vecchia scuola inglese, e con la sua strabiliante semplicità sapeva creare artificiali ancora oggi micidiali e insuperabili, perché la sua maestria nella costruzione portava ad eseguire il montaggio perfetto anche al più “imbranato” tra gli allievi”.
L’unica ricetta per contrastare la malinconia che sorge spontanea è quella di lavorare affinché il club sia degno di questi dirigenti.
C’è la notizia elettrizzante di un nuovo prestigioso abbinamento, un accordo di grande importanza per il futuro del club. Annuncia il presidente Righi: “FIMA da quest’anno rappresenterà tecnicamente i marchi “Garbolino-Sunset-Jmc” nelle competizioni agonistiche, compresa la promozione commerciale delle attrezzature. La sponsorizzazione riguarda l’intero Team e le varie specialità agonistiche praticate, mettendo in risalto i prodotti di Sert Francia con le divise e attrezzature dei marchi: Garbolino tecniche colpo e trota torrente, Sunset per mare e surf casting, JMC per pesca a mosca in torrente e lago”.
La gloriosa società chiavarese su oltre 350 soci ricreativi annovera ben 60 agonisti tra i quali campioni mondiali, italiani, abituati a vincere regionali e provinciali con continuità. Per FIMA quello “di vincere” è il compito da settant’anni, da quando nel negozio caccia e pesca di Alfredo “Dino” Lanata “in caruggio” a Chiavari un gruppo di amici fondò la Pescasportiva Fiume-Mare, oggi conosciuta in tutta Italia con l’abbreviazione FIMA Chiavari.
Era il 31 marzo 1955. Siamo a pochi giorni dall’anniversario e da una festa, che sarà “grande” una volta tributato il giusto commiato ai due compagni persi nell’imminenza delle celebrazioni.