di ALBERTO BRUZZONE
“La voglia e il bisogno di informazione di qualità ci sono anche tra le nuove generazioni. Il punto è trovare la modalità giusta per comunicare con loro”. È la grande sfida dei media nel mondo del digitale, dei social, della iper connessione. Giovani che parlano ad altri giovani: su questa strada sta Chiara Piotto, giornalista di Sky Tg24, che si divide tra Milano e Parigi.
“Le nuove generazioni – afferma – non guardano praticamente più la televisione ma si affidano unicamente a contenuti on demand, in particolare le piattaforme di YouTube, Instagram e TikTok. Lì cercano le notizie e apprezzano questi canali anche perché c’è modo di interagire, cosa che non è possibile per la televisione tradizionale. Ecco dove noi giornalisti dobbiamo lavorare: c’è tanta qualità anche laddove sembra che non ve ne possa essere. Siamo sempre noi a produrre i contenuti. La competenza è saperli veicolare”.
Chiara Piotto ha studiato a lungo questi argomenti, ha svolto ruoli da social media manager, lei stessa con i suoi profili personali fa informazione in maniera sempre più moderna. Un lavoro lungo e appassionato che l’ha portata, nei mesi scorsi, a ideare il suo primo format: si chiama ‘Connessi’ ed è la nuova proposta di Sky Tg24 proprio pensata per le nuove generazioni, ma non solo: “Ogni settimana si siedono intorno al tavolo ospiti conosciuti per la loro capacità di analizzare, raccontare e informare sui social. A cominciare da Marco Cartasegna, fondatore del media social Torcha e ospite fisso della trasmissione. Con la cura editoriale di Andrea Dambrosio, vengono selezionati alcuni temi di dibattito senza limiti di campo: dalla politica agli esteri, dalla cultura all’economia”.
La prima puntata è andata in onda domenica scorsa: “Si è parlato del racconto sui social, spesso diviso, sulla guerra in Medio Oriente, di come ridurre la fuga all’estero dei giovani talenti e di come le app di dating hanno modificato il modo in cui ci si innamora (o no)”.
La particolarità di ‘Connessi’, come dice la parola, è che la puntata non finisce in un tempo stabilito, ma “la diretta social continua anche sul profilo Instagram di Sky Tg24, dove giornalisti e ospiti faranno il punto sui temi della puntata per arricchire la conversazione e raccogliere spunti in vista degli appuntamenti successivi. I contenuti video trasmessi saranno disponibili anche sulle piattaforme online di Sky Tg24, dal sito ai vari canali social”.
Ecco così che il programma, attraverso condivisioni, commenti e interazioni viene costruito ‘dal basso’ anche dagli utenti. Così viaggia l’informazione moderna. Chiara Piotto, che ha avuto modo di parlare del suo lavoro anche a Chiavari nei mesi scorsi, ospite della seconda edizione dello Zueni Festival, guarda avanti: “Il programma durerà sino a giugno, e intanto vediamo come sarà la risposta del pubblico. Non nasce da un’indagine di mercato, ma dalla mia volontà di parlare alla mia generazione. Molti ragazzi e molte ragazze vorrebbero accedere a contenuti, ma poi rispondono che non hanno la tv. Ecco allora come spostiamo i contenuti sulle piattaforme, adattandoli alle peculiarità delle piattaforme stesse”. È il giornalismo che ha il sapore della sfida: anni fa, è stato travolto dall’avvento del digitale; adesso, finalmente, compie ogni tentativo per utilizzare il digitale a suo vantaggio.