di DANILO SANGUINETI
Pensare fuori dagli schemi, pensare fuori dalla scatola delle nostre convinzioni: “Thinking outside the box”. È un esercizio sempre faticoso, lo è particolarmente quando si parla di controllo della mente perché la stessa ad ascoltare certi termini tende a difendersi, a chiudersi, fantasticando di sette e congreghe esoteriche, esercizi in stile Manchurian Candidate e via discorrendo. Insomma spesso fa premio e blocca sul nascere ogni desiderio di approfondimento la paura di finire preda dei Dulcamara che spacciano come verità assolute elisir di dubbia provenienza.
Se però si supera la istintiva diffidenza, si procede oltre il sentito dire – che a sua volta è figlio del pensare “piatto”… – ci si informa, si soppesa l’offerta e soprattutto l’offerente, allora può accadere di sfociare nell’incontro che ti facilita la vita, in alcuni casi che te la cambia in meglio.
Spiegare che cos’è un’attività di Life Coaching o anche di Counseling e Mentoring è quasi più difficile che praticarle. Si rischia di dire o scrivere castronerie fuorvianti. Conviene affidarsi a una persona come Maura Amelia Bonanno, lavagnese, che ha studiato, meditato e anche incontrato nel suo percorso esistenziale qualificati maestri, specializzandosi nella conoscenza dell’Enneagramma. Per capirlo nel dettaglio servirebbero conoscenze di filosofia, teologia, psicologia e matematica complesse. Maura Bonanno invece usa concetti comprensibili.
“L’Enneagramma è una mappa dell’esperienza umana a sostegno dell’evoluzione della coscienza umana e della consapevolezza attraverso la conoscenza di sé. L’Enneagramma ci aiuta a fare chiarezza nel nostro mondo interiore e a vedere gli altri per come sono veramente. A comprendere e discernere la nostra esperienza. A scoprire e onorare i nostri talenti e risorse naturali e prenderci la responsabilità delle nostre difficoltà con gli altri. A essere meno schiavi della rabbia, della tristezza e della paura ed amare di più. Tutto questo senza calcoli e senza guru, il solo ingrediente necessario è l’intenzione di essere onesti con se stessi”.
L’Enneagramma nel senso stretto della parola è un cerchio che include un triangolo equilatero intersecante una figura a sei lati. I punti che toccano il cerchio sono numerati da uno a nove in senso orario e sono collegati da linee e frecce in entrambe le figure interne. Una cartina geografica del nostro Io interiore, diremmo noi “profani”? “L’Enneagramma è oggi principalmente usato per delineare nove tipi di personalità con distinti e specifici modelli mentali, emotivi e motori e la loro interrelazione. In realtà è molto di più. Rappresenta in modo molto preciso tre intelligenze – cognitiva, emotiva e viscerale – con distinti approcci al mondo e tre impulsi indirizzati alla sopravvivenza che governano le nostre decisioni e azioni. Descrive anche differenti aspetti dell’esperienza che tutti gli esseri umani hanno in comune. È una mappa del cammino nel viaggio di ritorno a casa, del ricordo di sé”. Così è un po’ più chiaro per noi profani. Siamo nel campo della psicologia in senso lato, ossia della dottrina di chi si occupa del pensiero, di cosa abbiamo in noi, senza definirlo anima, spirito, essenza dato che non intende racchiudersi nel campo di dottrine, sia pure nobilissime, “altre”.

“Uno dei grandi punti di forza e di interesse dell’Enneagramma è il suo essere oggettivo, non abbracciare alcuna ideologia né dottrina. Parla una lingua che supera le differenze culturali, educative o religiose. Nel descrivere le nostre differenze, evidenzia un livello di umanità comune. È un sostegno ai processi di trasformazione e cambiamento che diventa davvero funzionale e utile quando inserita in un contesto pratico e applicato con metodi adeguati. È prezioso in qualsiasi situazione che considera la conoscenza di sé e la trasformazione individuale alla base di qualsiasi cambiamento positivo nella qualità di vita e dell’ambiente di lavoro”.
Per farlo la dottoressa Bonanno ci ha impiegato tanto, di sé, del suo tempo, delle sue energie. “Ho una laurea in Lettere con specializzazione in etnologia religiosa, la credenziale di Professional Certified Coach dell’International Coaching Federation e di Senior Pratictioner dell’European Mentoring and Coaching Council. Sono iscritta al registro Assocounseling come Counselor professionista, accreditata dall’International Enneagram Association come Enneagram professional, dalla Body-Mind Centering Association come Somatic Movement Educator e Infant Development Movement Educator, dall’International Somatic Movement Education and Therapy Association come Registered Somatic Movement Therapist”.
La sua curiosità di apprendere nuove vie l’ha portata molto lontano. “Mi sono dedicata ai processi di cambiamento e trasformazione, alla liberazione dagli schemi interiori limitanti e al nutrimento delle risorse individuali e collettive per il miglioramento della qualità nella vita privata e nell’ambiente di lavoro. Da oltre 20 anni ho la fortuna di lavorare avvalendomi di strumenti che nelle decadi precedenti ho approfondito per interesse personale. Sono impegnata in pratiche di sviluppo personale, crescita spirituale e nelle discipline del movimento da quarant’anni”.
La sua base è ancora oggi lo studio in via Monte 4/3 a Lavagna, lo Spazio Diwan dove riceve su appuntamento. “I clienti in presenza che possono venire di persona a trovarmi, non sono oggi moltissimi. La pandemia 2020-22 ha cambiato tutto. Oggi lavoro soprattutto lontano da qua, oppure via Zoom e Skype”. Da sempre comunque il suo lavoro è lontano da Lavagna e oltre ai corsi e agli incontri on-line viaggia parecchio.Per capirci,ta per partire per lavorare come facilitatrice in un ritiro organizzato da una “Megaditta” di Dubai in un centro in Toscana.” La sua agenda è fitta: viaggia tantissimo, tiene corsi di aggiornamento e incontri on line con cadenza settimanale.
“Lavoro in ambiti diversi: privato, professionale, sociale, educativo, artistico. Con individui e famiglie, presso organizzazioni, aziende, comunità, società di formazione, scuole di counseling e di coaching, scuole di recitazione e danza. Il mio scopo è aiutare a essere. Non aggiungere risorse, ma fare emergere le proprie risorse”.
Ha incontrato l’Enneagramma – introdotto in Occidente dal filosofo armeno Georges Ivanovich Gurdjieff intorno al 1913 a Mosca – nel 2002 traducendo l’insegnante brasiliana Maisa Branco Castelo. Lo ha approfondito negli Stati Uniti con l’Enneagram Institute”. Sarebbe già tantissimo, è solo il principale riferimento di una cinquantaseienne studiosa “multiskill”.
“Mi sono diplomata con l’Istituto Body-Mind Centering come Educatrice del Movimento Somatico e come Educatrice del Movimento in Età Evolutiva, inoltre ho formazione in Embriologia con Jaap van der Wal, Expression Primitive con Herns Duplan, Bioenergetica e Lettura Corporea (Lowen), Osho Dance Therapy e Life Moves ed esperienza in Danza classica e contemporanea, improvvisazione, teatrodanza e arti marziali”.
Anche qui la spiegazione per chi non ha mai incontrato questo tipo di ricerca è doverosa. “La somatica include diversi metodi di pedagogia e tecniche di analisi del movimento. I principi comuni sono la concezione olistica del soggetto in cui corpo, emozione e pensiero compongono un continuum inseparabile, un’ampia e sofisticata disponibilità di tecniche gestuali e manuali e una costruzione dell’esperienza soggettiva attraverso la pratica costante e approfondita dell’ascolto e della sensibilità, soprattutto propriocettiva e cinestetica”.
Negli anni Sessanta il filosofo americano Thomas Hanna ha coniato il termine somatica per definire il campo di studio del corpo attraverso la prospettiva dell’esperienza individuale. Ha iniziato a usare il termine soma per definire il corpo come soggetto che esperisce, in contrapposizione al corpo considerato come oggetto. È importante capire questo: il corpo ha una innata saggezza e capacità di regolare e monitorare l’agio e il benessere e sa come spostarsi verso l’equilibrio. Ogni individuo può essere in grado di percepire le proprie sensazioni corporee, di conoscersi nel corpo e fare esperienza di se stesso dal proprio interno. Sostiene l’autostima, l’assertività e la capacità di gestire la tensione. Permette l’integrazione e l’armonizzazione dei diversi livelli della nostra esperienza: sensazione, percezione, emozioni, pensieri”. Da quando è scoppiato il boom del movimento ci si inventa operatori olistici dopo aver letto due paginette su internet. Con la studiosa di Lavagna siamo su ben altro livello.
Siete dubbiosi? Provate. Tenete a mente che “Ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quanto ne sogni la tua filosofia”. Una cosa deve essere ben chiara: Maura Amelia Bonanno non offre ricette miracolistiche, fatte di un paio di frasi ad effetto, che millantano di avere una soluzione per ogni cosa e di poterla trovare in quattro e quattr’otto. Non è il profeta di Quelo, mitica parodia delle correnti New Age di Corrado Guzzanti. Semmai assomiglia a Mr. Wolf di Tarantino. Lei risolve problemi.