di ROSA CAPPATO
Condividere i video degli animali selvatici del territorio e fare corretta informazione. Nasce da questi intenti la pagina “Fototrappolaggio Liguria” ideata da Simone Rutella, studente di scienze naturali e prossimo alla laurea, che ha coinvolto Gianfranco Dellacasa pensionato appassionato di fototrappolaggio da oltre dieci anni.
“Fototrappolaggio Liguria” è nato dall’interesse condiviso per la natura e gli animali: “Utilizziamo le fototrappole – spiega Rutella – per osservare e studiare la fauna selvatica presente nei boschi liguri. La nostra passione ci spinge a diffondere le conoscenze acquisite, attraverso la condivisione dei video ottenuti tramite le fototrappole, che pubblichiamo sulle nostre pagine Facebook, Instagram e YouTube”.
Anche nel Levante la fauna selvatica è abbondante ma, come accade per tutte le altre fototrappole piazzate in Liguria, i siti non vengono mai indicati: la riservatezza è d’obbligo perciò non ci si sbilancia sulle località, ma c’è la certezza delle presenze, garantendone la salvaguardia. Simone si dedica al fototrappolaggio naturalistico nei boschi e ha iniziato da quelli genovesi.
Ora, insieme a Gianfranco, si sposta su tutto l’Appennino ligure, sino alle coste: “Grazie a questa attività ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino gli animali, osservandoli nel loro habitat naturale e imparando a rispettarli. Questa passione mi ha permesso di avvicinarmi a loro senza disturbarli e di catturare immagini straordinarie della loro vita quotidiana”.
Dellacasa, grande appassionato di fauna selvatica, ama passare il tempo nei boschi: “Grazie alla mia lunga esperienza ho acquisito una buona conoscenza del territorio, in particolare dell’entroterra genovese, e questo mi consente di individuare le zone migliori per le nostre attività di fototrappolaggio. Sono lieto di contribuire alla diffusione di informazioni e conoscenze sulla fauna selvatica della nostra regione”.
La fauna ligure di cui è ricco anche il Levante è molto varia e ricca di sorprese. Ci sono il capriolo, il cinghiale, il lupo, l’istrice ma anche la volpe, senza contare i tanti rapaci, insomma ci sono moltissimi animali che vivono all’ombra della macchia, presenze silenziose che si nascondono al passaggio dell’uomo, che però, grazie a questa preziosa attività si possono osservare senza nuocere o spaventarle.
“È possibile così studiare a fondo la biologia dei selvatici in Liguria, che è una delle regioni percentualmente più boscate d’Italia con moltissime specie presenti”. Ma come funziona il Fototrappolaggio? “Da circa 5 anni – prosegue il giovane – da quando è nata la nostra pagina sui vari social, posizioniamo le fototrappole in varie zone della Liguria e poi andiamo a ‘raccogliere’ i risultati”.
Le fototrappole sono dispositivi fotografici dotati di sensore di movimento che si mettono sugli alberi. Appena passa un animale si avvia il filmato, senza che l’esemplare di turno se ne accorga. Ce ne sono alcune posizionate da quasi cinque anni. Con cadenza mensile Rutella e Dellacasa vanno a recuperare la memoria dall’apparecchio, scaricano i video e la rimettono all’interno della fototrappola.
Dopo un mese si torna e si recupera nuovo materiale. Siccome oramai molte persone cercano di dedicarsi a questa attività a livello amatoriale, è importante sapere che è obbligatorio posizionare dei cartelli che indichino la presenza di una telecamera, onde evitare multe salate che riguardano la privacy.
I due operano tutto l’anno, 365 giorni, senza distinzione di stagioni anzi, riferisce Rutella che d’inverno più bello: “Perché se è nevicato da poco, sulla neve fresca si possono spesso individuare tante orme e scoprire quale animale sia appena passato. Ovviamente è vietato mettere del cibo o esche sotto le fototrappole poiché osservare gli animali nel loro habitat naturale deve essere fatto in modo etico. Questo metodo è il migliore per osservare il passaggio e il comportamento dei selvatici senza l’influenza dell’uomo”. Nei video, numerosi e affascinanti, ci sono Caprioli, Cervi e Daini ma anche Faine, Tassi ed è pure stata avvistata una Martora (in attesa di osservarla in un video). Non manca l’avifauna, tra cui l’Allocco e il Picchio verde, ma c’è anche il Gatto selvatico (Felis silvestris), avvistato proprio in provincia di Genova.
Questo lavoro seppur impegnativo e inteso offre una grande soddisfazione ai due appassionati, così come riferiscono che offra grande soddisfazione poter divulgare e condividere i video, soprattutto per fare corretta informazione. Rutella da buon conoscitore dei boschi vuole sfatare così molte ‘leggende metropolitane’ sulla fauna selvatica, come per esempio quelle attorno al lupo: “In Liguria abbiamo tantissime specie presenti e coesistono tutte in un naturale equilibrio. Sono presenti prede e predatori come un normale ecosistema deve avere. Nessun predatore ha la capacità di eliminare tutte le proprie prede, altrimenti non esisterebbero più nè prede nè predatori”.
Anche per questo motivo “Fototrappolaggio Liguria” è spesso atteso ospite nelle scuole, nei centri estivi e invitato da diverse associazioni in tutta la Liguria, che chiamano Rutella e Dellacasa ai loro eventi, dove illustrare l’attività, mostrare rari animali e spiegarne il comportamento anche dal punto di vista scientifico. Non manca il divertimento e attimi di tenerezza quando nei filmati compaiono nascite o cuccioli. “Cerchiamo sempre di mostrarvi la natura e i suoi equilibri. – chiude Rutella – Affrontiamo i temi in modo scientifico e non di parte. Speriamo di sensibilizzare sempre più persone sull’importanza della tutela e della conservazione della biodiversità, una questione fondamentale per la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema”.
Info: Pagina Facebook: https://www.facebook.com/fototrappolaggioliguria; Pagina Instagram: https://www.instagram.com/fototrappolaggio_liguria?igsh=MTR5bWswbWN3dXNpZQ; Canale YouTube: https://youtube.com/@fototrappolaggioliguria?si=IFudYSPgLXzKlK-3.