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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Un viaggio nella Genova del “Siglo de Oro”, insieme a Le Gratie d’Amore

Al Palazzo Fascie di Sestri Levante, sino al 30 giugno a ingresso libero, è allestita un’esposizione celebrativa di un grande periodo di storia del capoluogo
Via Garibaldi a Genova, simbolo del "Siglo de Oro" della città
Via Garibaldi a Genova, simbolo del "Siglo de Oro" della città
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A vent’anni dalla mostra “L’Età di Rubens” che diede il via agli eventi di Genova Capitale Europea della Cultura il gruppo di danza storica Le Gratie d’Amore ricostruisce il percorso di eventi, spettacoli e laboratori di cui è stato protagonista dal 2004 tra Genova e il Tigullio: un viaggio alla riscoperta della moda, della musica e dei cerimoniali della Repubblica di Genova nell’epoca passata alla storia come il “Siglo de Oro”, il secolo d’oro dei genovesi. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Un Granello di Sale e ha il patrocinio del Comune di Sestri Levante e dell’associazione Aima Tigullio con cui è stato attivato il ciclo di lezioni di Danzare nella Storia curato a Sestri Levante dalle Gratie d’Amore. 

Dai grandi ritratti delle nobildonne e delle famiglie dell’aristocrazia genovese del ‘600, tramandati da artisti del calibro di Rubens e Van Dyck, Le Gratie d’Amore hanno tratto ispirazione per ricostruire tre abiti iconici. Quello indossato nel ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale del 1627 di Van Dyck, conservato a Genova nel Palazzo Rosso di via Garibaldi, quello di Caterina Balbi Durazzo (1624)  sempre di Van Dyck, esposto a Genova a Palazzo Reale, e la Brigida Spinola Doria del 1606 (“La più bella effigie di donna dipinta in Italia da Rubens” secondo il celebre storico dell’arte fiammingo Didier Bodart), finito dopo alterne vicende alla National Gallery di Washington e ospitato per l’occasione, in quei mesi del 2004, nelle sale di Palazzo Ducale.

 Quel volto dal sorriso enigmatico, incorniciato da una candida gorgiera e con il suo sontuoso corredo di “gioielli da testa” divenne il simbolo stesso della mostra  e dell’intero ciclo di Genova 2004. Il 20 aprile 2004 le Gratie d’Amore ebbero il privilegio di presentare i tre abiti ricostruiti nel salone del Maggior Consiglio, introdotti dal presidente di Palazzo Ducale Arnaldo Bagnasco e con il prestigioso accompagnamento musicale di Gian Enrico Cortese, compositore e musicologo genovese.  E sempre nel 2004 misero in scena altri eventi, tutti inseriti nel programma ufficiale di “L’età di Rubens”,  ancora al Ducale e a Palazzo Spinola di Pellicceria. 

Negli anni successivi il percorso è proseguito con la ricostruzione dell’abito di un senatore della Repubblica – ispirata al ritratto del senatore Alessandro Giustiniani  di Van Dyck – del robone rosso di foggia dogale con cui il futuro doge Agostino Pallavicino si fece ritrarre sempre da Van Dyck per l’ambasceria a papa Gregorio XV nel 1621, dei paramenti dogali dell’incoronazione sempre di Agostino Pallavicino, della veste di un cardinale, ispirato ai ritratto del cardinale Guido Bentivoglio e Domenico Rivarola entrambi di Van Dyck (1623-1624).

Tutto questo materiale, e molto altro ancora – dai rilievi dei gioielli e dei ricami agli studi per la loro ricostruzione, dai manifesti originali dell’evento agli oggetti di scena dell’esposizione del 2004 – è al centro di una mostra ospitata a Sestri Levante dal 23 al 30 giugno nel Palazzo Fascie di corso Colombo, aperta a ingresso libero fino al 30 giugno con i seguenti orari: 11-13 e 19-23.

Gli eventi
Due, anzi tre eventi collaterali completano il quadro: 
un intermezzo di musica e danza storica previsto nel contesto dell’inaugurazione, alle 11 di domenica 23 giugno; la stessa sera, il 23 giugno alle 21 in Sala Bo sempre a Palazzo Fascie, lo spettacolo dedicato al Medioevo con il musicista, docente e compositore genovese Gian Enrico Cortese e il cantor Andrea Tacchella, ricercatore nell’ambito delle Confraternite liguri e priore dell’antica Confraternita di Sant’Antonio di Casella. Interventi di danza delle Gratie d’Amore.
Il 29 giugno sempre alle 21, in piazzetta Francesco Bo (piazzetta della Vela in fregio al lungomare) uno spettacolo di musica e danza tra Rinascimento e Barocco con le Gratie d’Amore e le allieve del corso di danza storica promosso dalle Gratie d’Amore, progetto finanziato dalla Regione Liguria e coordinato da Aima Tigullio. Voce narrante Pier Luigi Curci, ospite il gruppo di danza I Gatteschi di Genova.

Gli autori
Gli abiti sono stati realizzati dalle stiliste Fernanda Venturini † e Antonella Faenza, con la consulenza di Marco Raffa. Tessuti ObiStok Prato e Cordani Zoagli. Rilievi e dettagli di abiti, gioielli, ricami e pizzi a cura di Franco Casoni, Luca Daum, Luigi e Manuela Campodonico, Ricamilandia Genova e Ricamificio Marini 1986. Acconciature di Micol Fortunati, progettazione e allestimento mostra di Marco Raffa e Victor Vug, consulenza storica Barbara Bernabò, Daniele Calcagno e Marina Cavana, consulenza teatrale Pier Luigi Curci, servizi fotografici di Giuseppe Benini, video di Guido Scaglia, stampe e pannelli di Dakota Enterprise Chiavari.

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