di ALESSANDRA FONTANA
Si respira aria d’estate a Santo Stefano d’Aveto all’insegna della buona musica: “Questa giornata, dedicata interamente alla musica, promette di offrire un’esperienza indimenticabile a tutti i partecipanti, dai più piccoli ai più grandi, attraverso un programma ricco di attività”.
Il complesso musicale di Santo Stefano d’Aveto APS è infatti orgoglioso di annunciare la tanto attesa “Festa della musica”, che si terrà domani, venerdì 21 giugno. Dalle 16 alle 18 si svolgerà l’open day e la prova strumenti. Il pomeriggio si aprirà con un’opportunità unica: il pubblico avrà la possibilità di esplorare il meraviglioso mondo degli strumenti musicali.
“Sarà un’occasione perfetta per chiunque voglia avvicinarsi alla musica, scoprendo le proprie inclinazioni musicali e magari trovando lo strumento che fa per loro”, spiegano con soddisfazione dal complesso musicale. Ma non solo, ci saranno giochi e divertimento: per rendere l’evento ancora più speciale, verranno organizzate attività ludiche e giochi adatti a tutte le età. Un modo ideale per trascorrere un pomeriggio in allegria, facendo nuove amicizie e godendo dell’atmosfera festosa. “Non mancherà una deliziosa merenda per tutti i presenti. Sarà un momento di convivialità, in cui ricaricare le energie e condividere sorrisi e chiacchiere in compagnia”.
La giornata si concluderà con un evento davvero speciale: le prove aperte del coro misto del complesso musicale di S. Stefano d’Aveto: un’occasione unica per assistere dal vivo alle performance del coro e apprezzare la magia e l’armonia del canto corale. L’intera giornata si svolgerà presso la Casa di Santa Cecilia, che si trova in via Badinelli, 19 a S. Stefano d’Aveto. Un luogo simbolico e suggestivo che ben si presta ad ospitare un evento di tale importanza. Il complesso musicale invita tutti a partecipare: “Appassionati di musica e curiosi, a partecipare a questa giornata ricca di emozioni e divertimento”.
La storia del complesso della Val d’Aveto è lunga e avventurosa: la sua storia è cominciata nel lontano 1856. Dopo la guerra di Crimea un bersagliere di Lamarmora, Giovanni Marrè, di ritorno dalle imprese sul mar Nero, insieme alla gloria portò con sé anche la sua tromba. Poco dopo, insieme a un minuscolo gruppo di appassionati, diede vita alla banda. Il gruppo iniziale, tramandando di padre in figlio la passione per la musica, crebbe e si sviluppò e continua fino ad oggi.