di SANDRO FRERA *
In Galleria Grasso è in corso la mostra di Balazs Berzsenyl dal titolo Impronte – Magia della scultura XVI-XVII secolo. Tradizioni, trasformazioni, testimonianze.
Mai titolo è stato, a mio modesto parere, più fuorviante, nel senso che se certamente è vero che Berzsenyl è uno scultore e in alcune giornate sarà presente in mostra per illustrare le tecniche utilizzate nei secolo scorsi anche e soprattutto da un punto di vista pratico (alcuni marmi sono presenti in giardino pronti per essere scolpiti), è altrettanto vero che le opere presenti in galleria sono opere pittoriche o grafiche.
Pittura e grafica fino ad un certo punto, perché è alcune di queste, forse le più interessanti, coniugano la pittura e la grafica con elementi scultorei.
Ma al di là di queste quisquilie definitorie, il risultato è che ciò che si vede è di grande impatto emotivo e grande interesse tecnico.
Utilizzando i materiali più vari (ad esempio il damasco di Lorsica), Berzsenyl compone racconti, illustra storie, lascia intendere scontri o incontri, in una bidimensionalità (salvo alcune felici eccezioni) che apparentemente confligge con il suo essere scultore.
In realtà se ne esce con la convinzione che i quadri e le grafiche siano per lui il modo di raccontare storie che le sculture possono solo lasciare intuire. Merita la visita.
Al contempo nelle sale della Quadreria al primo piano dell’Economica, è in corso la mostra fotografica di Frederick Clarke, omaggio ad un amico, realizzata in collaborazione con l’Associazione Tecnica Mista Chiavari.
Sono una trentina di fotografie in bianco e nero di paesaggi alpini o appenninici che lasciano stupefatti per nitidezza di particolari e calore della luce. Clarke non solo ha imparato la lezione di Anselm Adams, ma in alcuni scatti l’ha eguagliato quando non superato.
La natura emerge in queste fotografie come fosse stata vista per la prima volta.
In tutte, oltre alla eccellenza tecnica, scaturisce la vivezza della luce, sia essa quella mattutina che serale. Anche questa merita una visita attenta.
Complimenti all’Economica e alle sue due curatrici, Margherita Casaretto e Lia Gnecco.
(* fondatore del circolo Prima I Lettori)