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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Si chiude l’edizione 2024 del Riviera International Film Festival: uno scenario privilegiato per chi vuole lavorare nel cinema

Il premio per il miglior film è stato assegnato al lungometraggio spagnolo The Quiet Maid, film incentrato sulla vicenda di Ana, una giovane domestica colombiana
Il Duferco Lounge (foto Bottinelli) è stato una delle location del RIFF 2024
Il Duferco Lounge (foto Bottinelli) è stato una delle location del RIFF 2024
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di NICOLA PEIRANO *

‘Unlimited Adventures’ recita il titolo dell’ottava edizione del RIFF, il Riviera International Film Festival di Sestri Levante, destinato a lungometraggi e documentari di registi under 35.

“Giovani in fuga dal loro passato… Incontri improbabili che si trasformano in amicizie straordinarie… Donne che cercano di sopravvivere in un mondo ostile o che lottano per imporre i propri valori” … sono solo alcune delle “avventure senza limiti” che hanno vissuto i protagonisti degli 11 film in concorso, premiati domenica 12 maggio durante la cerimonia finale all’ex convento dell’Annunziata.

Il premio per il miglior film è stato assegnato al lungometraggio spagnolo The Quiet Maid, film incentrato sulla vicenda di Ana, una giovane domestica colombiana che lavora per una facoltosa coppia di mercanti d’arte e che trascorre con loro alcune settimane in Costa Brava nel periodo estivo. Senza documenti in regola, Ana mette da parte ciò che guadagna per la madre e la sorella minore, che grazie a quei soldi potrà frequentare l’università. Durante il soggiorno in una lussuosa villa, trascorso a pulire da cima a fondo ogni locale e a preparare gustose pietanze per i padroni e i loro ospiti, la ragazza non ha molto tempo per sé stessa, finché non incontra la domestica dei vicini.

Colombiana come Ana, la nuova amica le insegna a godersi la sua libertà, ma le fa capire anche quanto i suoi datori di lavoro non siano persone affidabili come lei spera… Una storia alla Parasite, il film coreano vincitore agli Oscar pochi anni fa, ma in una chiave più leggera, con un apprezzabile equilibrio tra satira, dramma e commedia, che ci fa riflettere ancora una volta su un tema molto raccontato negli ultimi anni sul grande schermo: quello dell’ingiustizia sociale e del divario tra classi.

A rendere il festival, come ogni anno, un evento unico per il nostro territorio, hanno contribuito le numerose masterclass tenute da ospiti internazionali. Susan Sarandon, la grande icona americana protagonista di capolavori come Thelma e Louise o The Rocky Horror Picture Show, ha parlato alla platea del rapporto inscindibile tra arte, attivismo e impegno civile. I registi Andrew Dominik ed Eva Horner hanno condiviso col pubblico i segreti del loro lavoro, così come il montatore Pietro Scalia e il maestro dei visual effects Francesco Grisi. Scalia, premio Oscar per JFK – Un caso ancora aperto e Il gladiatore, ha raccontato il dietro le quinte di alcune sue opere. Grisi, invece, ha approfondito alcuni aspetti del suo mestiere, una professione non così nota al grande pubblico, relativamente nuova e che offre molte opportunità ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro. Una testimonianza che, ancora una volta, ci ricorda quanto sia importante un’iniziativa come il RIFF, uno scenario privilegiato per l’incontro tra talents e le ragazze e i ragazzi che vogliono intraprendere le professioni del settore cinematografico e televisivo.

(* sceneggiatore)

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