di DANILO SANGUINETI
Il mondo dello sport è vario ed è quindi bello perché contribuisce a sfornare discipline e specialità del tutto inattese. Per esempio in pochi avrebbero mai immaginato che possa esistere un tipo di Surf fatto non con le tavole o con il parapendio o con un motore ma addirittura con i propri piedi aiutati solo da un paio di pinne. Cavalcare le onde con il fisico: sembra impossibile invece basta vederlo per capire che è qualcosa che affascina e che appassiona. È una specialità giovane ma che ha incredibili possibilità perché non richiede neppure l’utilizzo delle raffinate e soprattutto costose tavole da “surfeggio”.
Il “Body Surf“, noto anche come “Bodysurfing”, è l’arte e lo sport di cavalcare un’onda senza l’ausilio di alcun dispositivo galleggiante. I bodysurfers spesso si equipaggiano con un paio di pinne da nuoto che aiutano la propulsione e aiutano il bodysurfer a prendere, cavalcare e uscire dalle onde. Alcuni bodysurfers utilizzano anche una handplane, una piccola tavola di legno o schiuma che si tiene con una mano, che aiuta a sollevare il petto fuori dall’acqua per ridurre l’attrito. Questa variante del bodysurfing è chiamata handplaning o handsurfing.
Soprattutto da tenere a mente che il bodysurfing è una pratica antica che risale all’origine del surf e permette di sentire una connessione intima con l’oceano.
E dove poteva esserci un campione di questa originale disciplina se non nella sportivissima Recco?
Un talento recchelino purosangue come Michele Florio si prepara a scivolare sulle onde dell’Oceano Pacifico, alle Hawaii, a Oahu Island precisamente, per la finale mondiale di bodysurf.
Bagnino di professione, a 38 anni Michele parteciperà alle finali dell’IBSA Bodysurfing World Tour, dove saranno riuniti i migliori bodysurfer classificati di Europa/Africa, Nord America, Australia/Asia, Polinesia (40 uomini e 20 donne), nonché i bodysurfer che ricevono le “wild card” (8 uomini e 4 donne). Le qualificazioni si sono svolte in Francia e in Marocco, e ora gli atleti, dal 4 al 14 giugno saranno alle Hawaii con la speranza di cavalcare l’onda perfetta.
E ci andrà sostenuto dal tifo della sua città e del suo primo cittadino che da super sportivo qual ‘è ha un occhio di riguardo per tutti coloro che si cimentano in discipline nuove ed estreme.
“Apprendo con piacere e faccio i miei complimenti a Michele per questa competizione – ha dichiarato il sindaco Carlo Gandolfo – mentre si prepara per un’avventura che sicuramente rappresenta una sfida personale. Si è allenato nel mare di Recco che accoglie, con le condizioni marine ideali, sempre tanti surfisti, ma il bodysurf in Italia è poco popolare. Il nostro concittadino scivolando sulle onde, contribuirà a farlo conoscere. La finale mondiale di questa disciplina sarà senza dubbio un evento emozionante”.
Ha ragione il sindaco Gandolfo l’insenatura di Recco è perfetta per questo tipo di surf. Le migliori onde per il bodysurfing sono spesso quelle ripide, veloci e tubolari che sono spesso al contrario inadatte per il surf con tavola. Alcune delle regioni con onde di classe mondiale per il bodysurfing includono Hossegor (Francia), Puerto Escondido (Messico) e Nazaré (Portogallo).
All’Aquaman di Recco Michele Florio a questo punto non serve altro che “seguire l’onda” e chissà che non incontri qualche piccolo Nemo.